silvio berlusconi figli testamento eredita marina pier silvio barbara luigi eleonora fininvest

QUANTO REGGERÀ IL PATTO TRA I “BERLUSCHINI”? – OGGI L’ASSETTO DI FININVEST SARÀ CONFERMATO. I CINQUE FIGLI DEL CAV SONO D’ACCORDO: SARANNO LORO A CONTROLLARE LA HOLDING DI FAMIGLIA, FORSE RIUNITI IN UN PATTO DI SINDACATO, CON UN’EVENTUALE QUOTA “TECNICA” A FARE DA CERNIERA TRA PIER SILVIO-MARINA E BARBARA-LUIGI-ELEONORA – IL TUTTO SAREBBE GIÀ STATO PENSATO PER TEMPO DA SILVIO…

marina berlusconi piersilvio e silvio

Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi e Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”

 

Si profila una mezza rivoluzione societaria nell’impero Berlusconi. Confermato l’assetto a valle di Fininvest (con le società operative quotate e non), la riorganizzazione dovrebbe coinvolgere la parte alta del gruppo, quella delle holding di famiglia. E ciò a prescindere dal contenuto del testamento […].

 

barbara luigi marina berlusconi marta fascina

L’attuale struttura con le quattro finanziarie del fondatore che detengono la quota di controllo (61%) verrebbe riorganizzata e in parte anche smantellata, con nuovi statuti (compresa Fininvest), per essere più aderente alle esigenze di governance di un gruppo che non ha più una sola persona fisica in maggioranza assoluta.

 

La cassaforte di famiglia […] sarà controllata […] dai 5 fratelli, forse riuniti in un patto di sindacato, come suggeriscono alcuni rumors, con un’eventuale quota “tecnica” a far da cerniera tra Pier Silvio-Marina e i più giovani Barbara, Luigi ed Eleonora.

 

MARINA BERLUSCONI MARTA FASCINA - FUNERALI SILVIO BERLUSCONI

I fratelli […] si muoverebbero […] in totale sintonia e sarebbero stati messi al corrente dal padre già da tempo sul destino delle sua quota Fininvest.  […] sono solo indiscrezioni, ma convergenti, tant’è che il processo di cambiamento della Fininvest del dopo Silvio sarebbe già partito, in modo unitario e ordinato.

 

In altre parole si tratta solo di adattare alla convivenza di cinque azionisti l’asset più importante, il motore della ricchezza e del potere berlusconiano che poi è anche il cuore del testamento. Il resto, al confronto, (ville, quadri, denaro) sono spiccioli.

 

Il riassetto dovrebbe anche introdurre paletti sulla compravendita di azioni che oggi, sorprendentemente, mancherebbero del tutto, al punto che le azioni Fininvest sono liberamente trasferibili senza un meccanismo di prelazione interna. E dunque in teoria un’offerta di acquisto (o una cessione dei soci) non si scontrerebbe con le difese classiche previste negli statuti delle casseforti familiari. Finché “comandava” il fondatore con il 61% non c’era discussione né esigenza di “paletti”.

 

marina berlusconi silvio berlusconi veronica lario pier silvio berlusconi

[…] L’opportunità di rivedere la governance statutaria, però, era già stata prospettata all’ex premier. È una prassi in tutte le grandi casseforti familiari introdurre prelazione e maggioranze qualificate. In Fininvest non risultano nemmeno patti parasociali per blindare quote di capitale o vincolare voti perché, nel caso, avrebbero dovuto essere comunicati alle autorità di Borsa. […]

BARBARA PIER SILVIO MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI silvio piersilvio e marina berlusconimarina berlusconi marta fascina funerali silvio berlusconiLA FAMIGLIA BERLUSCONI SU CHI MARINA PIERSILVIO ELEONORA LUIGI SENZA BARBARAeleonora barbara luigi marina pier silvio paolo berlusconi funerali silvio berlusconi MARINA BERLUSCONI MARTA FASCINA - FUNERALI SILVIO BERLUSCONIbarbara pier silvio e marina berlusconi barbara pier silvio marina berlusconi ELEONORA BARBARA E LUIGI BERLUSCONI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONIfedele confalonieri con marina e pier silvio berlusconipier silvio e marina funerali silvio berlusconieleonora barbara luigi marina pier silvio paolo berlusconi funerali silvio berlusconi

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...