raid damasco israeliano israele iran mohamed reza zahedi

QUESTA VOLTA HANNO FATTO FUORI UN PEZZO GROSSO – MOHAMED REZA ZAHEDI, IL CAPO PASDARAN IRANIANO UCCISO DAGLI ISRAELIANI NEL RAID DI DAMASCO, IN SIRIA, ERA L’UOMO DI COLLEGAMENTO TRA TEHERAN E GLI HEZBOLLAH: ZAHEDI ERA L’ARMIERE DI TUTTE LE MILIZIE SCIITE CHE OPERANO FRA SIRIA E IRAQ E DI 4MILA PASDARAN DISLOCATI SOPRA ALEPPO. HA RECLUTATO 15MILA UOMINI TRA SCIITI AFGHANI E PACHISTANI – DOPO L’OMICIDIO DI QASSEM SOLEIMANI, NEL 2020, È L’UCCISIONE PIÙ IMPORTANTE DI UN GENERALE DELLE GUARDIE DELLA RIVOLUZIONE…

mohammad reza zahedi

1. NYT, RAID A DAMASCO CONTRO INCONTRO SEGRETO 007 IRAN-JIHAD

(ANSA) - L'attacco ad un edificio del consolato iraniano a Damasco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza. Lo scrive il New York Times, citando un membro delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

 

2. MOHAMED REZA ZAHEDI, CHI È IL COMANDANTE PASDARAN UCCISO NEL RAID ISRAELIANO SU DAMASCO

Estratto da www.corriere.it

 

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 8

Hanno aspettato che l'ambasciatore lasciasse la propria residenza e poi hanno colpito […]. È stato un raid mirato quello che Israele ha messo a segno lunedì 1° aprile uccidendo Mohamed Reza Zahedi, 80enne comandante della Forza Quds in Libano.

 

Prima di essere ucciso dalle forze militari israeliane, Zahedi guidava 4 mila pasdaran iraniani impegnati in Siria a sostenere l'esercito di Bashar Al Assad e agiva come collegamento tra l'Iran ed Hezbollah, garantendone la fornitura di armi, e tra Teheran e i servizi di intelligence siriani.

 

qassem soleimani

Durante la guerra tra Iran e Iraq, negli anni 80, Mohamed Reza Zahedi è stato uno dei comandanti dell'esercito della Repubblica Islamica e, in seguito, dal 1992 al 1996 e dal 1998 fino al 2002, è stato a capo della della Brigata al-Quds in Libano e in Siria, dove era conosciuto con il nome di Mohammad Reza Mahdavi, svolgendo, sempre in quel periodo, il ruolo di rappresentante di Khamenei in Libano e secondo segretario presso l’ambasciata iraniana a Beirut. Dal 2006 al 2008 è stato anche il responsabile della Base Sarallah, che garantiva la sicurezza di Teheran.

 

Dal 2007 (fino al 2023) il nome di Mohamed Reza Zahedi è apparso nella lista delle sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in quanto comandante della Guardia della Rivoluzione iraniana, e sempre dal 2007 gli Stati dell'Ue devono bloccarne gli asset detenuti o controllati e impedirne l'ingresso o il transito sui loro territori. […]

 

ali khamenei

3. DA BOIA DI KHAMENEI AD ARMIERE DI HEZBOLLAH: È IL «COLPO» PIÙ GRANDE DALL’UCCISIONE DI SOLEIMANI

Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

«Prego l’Onnipotente Allah perché tu abbia il più grande successo nell’adempimento delle tue responsabilità». Sul calendario persiano era il primo giorno del mese di Bahman dell’anno 1384, ovvero il 21 gennaio 2006: quasi vent’anni fa.

 

Ed era stata la Guida Suprema in persona, Ali Khamenei, a pescare dal mazzo quel generale Mohamed Reza Zahedi, che tanto s’era distinto nel reprimere le manifestazioni di protesta in Iran, e investirlo con solenne decreto «della mia massima fiducia, nel nome di Allah il Compassionevole e Misericordioso».

 

raid israeliano all ambasciata iraniana di damasco in siria 1

[…] con quel pronunciamento dell’Ayatollah Massimo, il fidato Zahedi diventava in un sol colpo comandante delle forze di terra, d’aria e di mare del Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica, milioni di pasdaran; responsabile della sicurezza in tutta Teheran, dove torturare chi s’oppone è la regola; responsabile di tutte le attività d’intelligence della Forza Quds in Siria e in Libano, quella che ha come missione principale la liberazione della Gerusalemme musulmana dal nemico sionista.

 

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 14

[…] Non è difficile capire perché a Gerusalemme, ora, s’esaltino per essersi liberati di Zahedi. L’omicidio mirato più importante degli ultimi cinque anni: «Dopo i droni che nel 2020 uccisero il generale Qassem Soleimani — spiega l’ex capo dell’agenzia israeliana per la sicurezza, Tamir Hyman —, non era mai stato centrato un obbiettivo così importante. Sembra che l’Iran stia finalmente pagando un prezzo, per essere dietro la maggior parte delle attività offensive contro Israele».

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 11

 

Zahedi contava su molte identità (Reza Mahdavi, Hassan Mahdavi, Alireza Zahedi) e molte cariche. È stato folgorato su una via di Damasco da sei missili che hanno colpito il quartiere di Mezzeh […] e assieme al consolato iraniano hanno polverizzato l’uomo di collegamento fra Teheran e gli Hezbollah, l’armiere di tutte le milizie sciite che operano fra Siria e Iraq, da quarant’anni l’eminenza grigia dei guardiani della Rivoluzione e di 4 mila pasdaran dislocati sopra Aleppo.

 

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 10

A 63 anni, sulla lista nera Onu, sotto sanzioni negli Usa e in Australia, nell’Ue e in Gran Bretagna, il generale era da un decennio il punto di riferimento di tutta la muqawama , la resistenza filoiraniana che sostiene […] Assad.

 

Reclutando 15 mila uomini tra sciiti afghani e pachistani, era riuscito a fondare le brigate Fateriyoun e a sbaragliare la pericolosa concorrenza sunnita dell’Isis. Un altro gruppo paramilitare da lui ideato, Nujaba, s’è sempre distinto per capacità militari: i suoi miliziani, per dire, considerano «troppo molle» la muqawama condotta dagli sciiti iracheni o dagli Houthi yemeniti.  […]

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 12raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 15raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 5raid israeliano all ambasciata iraniana di damasco in siria 3qassem soleimani attacco israeliano all ambasciata iraniana a damasco, in siria 2attacco israeliano all ambasciata iraniana a damasco, in siria 3raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 9raid israeliano all ambasciata iraniana di damasco in siria 2attacco israeliano all ambasciata iraniana a damasco, in siria 1raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 4raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 1raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 7raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 6raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 2raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 3raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 13

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...