
“ANDREA CAVALLARI NON SI È MAI PENTITO. ANDAVA SORVEGLIATO” – LA RABBIA DI PAOLO CURI, IL MARITO DI ELEONORA GIROLIMINI, MORTA A CORINALDO NEL 2018 ALLA DISCOTECA “LANTERNA ROSSA”: “LA FUGA DEL CAPO DELLA BANDA DELLO SPRAY AL PEPERONCINO È UN ULTERIORE SCHIAFFO IN UNA VICENDA SENZA GIUSTIZIA. SONO STATI CATTURATI I DELINQUENTI. MA È IL LIVELLO PIÙ ALTO CHE È RIMASTO IMPUNITO. QUEL LOCALE ERA FUORILEGGE” – CAVALLARI TRA QUALCHE MESE AVREBBE POTUTO ACCEDERE AI BENEFICI PER INIZIARE UN PERCORSO OLTRE LE SBARRE, MA DA GIOVEDÌ SCORSO È LATITANTE E ORA DOVRÀ SCONTARE IN CARCERE L’INTERA PENA, A CUI SI AGGIUNGERÀ LA CONDANNA PER EVASIONE…
CONDANNATO PER CORINALDO SI LAUREA E POI SCAPPA
Leonardo Nesti per l’ANSA
Nel dicembre del 2018 fu uno dei protagonisti della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona).
Condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi, dal carcere della Dozza di Bologna ha intrapreso un percorso di studi che giovedì lo ha portato alla laurea.
Ma dall'aula dove è stato proclamato ha fatto perdere le proprie tracce: Andrea Cavallari, uno dei componenti della banda che l'8 dicembre del 2018 seminò il panico e provocò sei vittime è, adesso, laureato e latitante in fuga.
L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)
Sono subito partite le indagini, sia per cercare di catturarlo, sia per capire se il percorso che ha portato alla concessione del permesso abbia seguito le corrette procedure: il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria avrebbe chiesto, a quanto si è appreso, una relazione alla casa circondariale di Bologna, per far luce sulle modalità di sorveglianza del giovane ed eventuali altri dettagli sulla vicenda.
Ma il ministero della Giustizia al momento non commenta. Cavallari venne arrestato ad agosto 2019, otto mesi dopo quei fatti, dai carabinieri di Ancona insieme ad altri componenti della banda di cui faceva parte, accusati a vario titolo di omicidio preterintenzionale plurimo, furto, rapina e lesioni personali.
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo
Quella sera attuarono un piano che aveva l'obiettivo di derubare gli spettatori accorsi alla Lanterna Azzurra per assistere allo spettacolo di Sfera Ebbasta.
Spruzzarono dello spray al peperoncino in un locale dove c'erano molte più persone di quelle previste e con un'uscita di sicurezza fuori servizio. La situazione sfuggì di mano creando il panico fra gli spettatori, con sei di loro, cinque dei quali minorenni, che morirono schiacciati dalla folla.
I vari gradi del processo hanno accertato le responsabilità e nel 2022 la Cassazione ha confermato le condanne.
A Cavallari, oggi 26enne, originario della Bassa Modenese come la gran parte dei giovanissimi componenti della banda protagonista dei fatti di Corinaldo, sono stati dati 11 anni e 10 mesi.
Dal carcere della Dozza di Bologna, come ha ricostruito il Corriere di Bologna, si è iscritto a Giurisprudenza e ha intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche con specializzazione in consulente del lavoro e delle relazioni aziendali.
Un percorso portato avanti con profitto tanto che giovedì scorso è arrivato anche per lui l'agognato traguardo: il magistrato di sorveglianza lo ha autorizzato ad uscire per sostenere la discussione della tesi, senza la scorta della polizia penitenziaria e accompagnato dai familiari.
Dopo la cerimonia, però, rimasto solo insieme alla fidanzata, ha fatto perdere le proprie tracce e da allora risulta irreperibile. Le ricerche sono in corso, per una vicenda che potrebbe portare a un nuovo capo di imputazione e alla messa in discussione dei benefici che aveva ottenuto in questi anni.
BIGLIETTO DI SFERA EBBASTA CORINALDO LANTERNA AZZURRA
La vicenda di Corinaldo, avvenuta la notte fra il 7 e l'8 dicembre del 2018, colpì molto, anche per la giovanissima età di cinque delle sei vittime, che avevano fra i 14 e i 16 anni.
La svolta nelle indagini arrivò nell'agosto successivo, con gli arresti dei carabinieri: da una serie di accertamenti tra cui intercettazioni telefoniche, tabulati e la mappatura di entrate e uscite dai caselli dell'A14 delle auto usate dai giovani per arrivare a Corinaldo, gli investigatori risalirono anche a una serie di furti e rapine commessi dal gruppetto non solo quella sera, ma in altri momenti e in locali in giro per l'Italia.
Durante il processo alcuni di loro, fra cui lo stesso Cavallari, si sono detti estranei alle morti, hanno parlato di un'azione avvenuta in uno stato alterato dalla cocaina, hanno chiesto scusa alle famiglie delle vittime e hanno parlato di un ravvedimento avvenuto in carcere.
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo
ESCE DI CELLA PER LAUREARSI E FUGGE CACCIA AL CONDANNATO DI CORINALDO
Estratto dell’articolo di Giuseppe Baldessarro per “la Repubblica”
[…] Il "Cava", come lo chiamavano i suoi complici, era il capo della banda che l'8 dicembre 2018 provocò il panico con lo spray urticante nella discoteca "La Lanterna Azzurra" e la morte di sei persone […].
[…] Il 26enne, nuovo dottore in consulenza del lavoro e delle relazioni aziendali, una triennale di Giurisprudenza, tra qualche mese avrebbe potuto accedere ai benefici per iniziare un percorso oltre le sbarre, ma da giovedì scorso è latitante.
Un ricercato ora destinato a scontare l'intera pena, a cui si aggiungerà la condanna per evasione (da uno a tre anni), interamente in carcere. All'Alma Mater di Bologna era arrivato puntuale e senza scorta, con l'autorizzazione del magistrato di sorveglianza.
È stato il primo della sessione, il professor Federico Casolari, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, spiega che «era accompagnato da alcuni familiari e ha discusso la tesi. Dopo ha atteso qualche momento facendo fotografie nel cortile del palazzo con i parenti, quindi ha lasciato la struttura».
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo
Cosa sia successo dopo lo dovrà appurare il nucleo investigativo della polizia penitenziaria nell'informativa da inviare alla Procura per l'apertura di un fascicolo.
Si cerca di ricostruire i fatti per fugare qualsiasi dubbio sul ruolo avuto dai genitori e dalla fidanzata, e su come il giovane sia riuscito ad allontanarsi senza che alcuno lanciasse l'allarme o tentasse di dissuaderlo.
Casolari intanto si dice dispiaciuto «perché il rischio è quello di vanificare un percorso che Cavallari stava svolgendo con serietà».
L'appello affinché si costituisca arriva dal garante per i detenuti dell'Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri: «Ha commesso un grave errore e mi auguro che rientri in carcere o che si presenti a una forza di polizia assumendosi le sue responsabilità».
paolo curi eleonora girolimini
Tra l'altro il garante si augura che il comportamento del 26enne «non sia occasione per delegittimare il senso che queste concessioni hanno nel nostro ordinamento penitenziario». Ossia che nella maggior parte dei casi siano «una reale occasione di reinserimento nella società». […]
"Mia moglie è morta per colpa sua non si è pentito, andava sorvegliato"
Estratto dell’articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”
«La fuga di Andrea Cavallari per noi famiglie delle vittime di Corinaldo è un ulteriore schiaffo in una vicenda senza giustizia. Quei criminali della banda dello spray non si sono mai pentiti, come è stato possibile che Cavallari sia potuto andare all'università senza la scorta delle guardie penitenziarie?».
Paolo Curi ha come sempre la tristezza nella voce. La sera dell'8 dicembre 2018, […] era con la moglie Eleonora Girolimini e la più grande dei suoi quattro figli, Gemma, al concerto di Sfera Ebbasta. Eleonora e Gemma furono travolte dalla calca che scappava intossicata dallo spray urticante. Eleonora morì schiacciata dai corpi che cadevano uno sull'altro.
Paolo, lei è rimasto solo a crescere i suoi figli. Com'è la vostra vita oggi?
«Ci manca Eleonora, ogni giorno, ogni ora. […] Avere quattro figli per me è stata una salvezza, non ho potuto permettermi di soccombere al dolore. Pensavo di impazzire. Eleonora era il nostro pilastro».
E Gemma, Alma, Dora e Alessandro se la cavano?
corinaldo mascherina discoteca
«Sono bravissime e si occupano del fratello, che aveva soltanto 23 mesi quando Eleonora morì. Gemma che ha visto sua mamma cadere sotto quella folla, ha visto me che cercavo di salvarla […], per fortuna ha elaborato il suo dolore, diventando molto matura. Studia e lavora. Siamo una famiglia allegra, forte, ma io sono ancora pieno di rabbia».
Perché Paolo?
«Sono stati catturati i delinquenti della banda dello spray. Ma è il livello più alto che è rimasto impunito. Quel locale era fuorilegge, nulla era a norma. Ricordo che lì dentro mentre aspettavamo Sfera Ebbasta che non arrivò mai, Eleonora e io eravamo sconvolti dalle condizioni di quel posto. Se non fosse stato così marcio nessuno sarebbe morto scappando».
corinaldo lanterna azzurra il ponticello dove sono morte sei persone
[…] Chi è rimasto impunito?
«I gestori, il titolare, la commissione che ha dato i permessi per trasformare quel locale in discoteca. In parte sono stati assolti, in parte i processi sono in corso».
Avete avuto risarcimenti?
«Niente. E per i miei figli è dura. Quando c'era Eleonora eravamo in due a lavorare. Io sono soltanto un giardiniere, la loro qualità della vita è molto cambiata. Ma sono meravigliosi e le nostre giornate sono, nonostante tutto, piene di gioia. Eleonora sarebbe contenta di noi».
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strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 5
strage alla discoteca lanterna azzurra di corinaldo ancona 2
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MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA
MORTI E FERITI NELLA DISCOTECA LANTERNA AZZURRA DI CORINALDO ANCONA
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