veronica panarello

LA MAMMA DI LORIS RESTA IN PRIGIONE, RESPINTA LA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE – IL PADRE DI VERONICA: “LA STANNO TRATTANDO COME UN BOSS MAFIOSO” – LA PROCURA INDAGA SU EVENTUALI COMPLICI

Nino Materi e Valentina Raffa per “Il Giornale

 

Quella lunghissima camera di consiglio aveva illuso la difesa. «Vuol dire che discutono... non sono tutti d'accordo...». E forse è stato anche così.

funerali del piccolo loris   la corona di fiori di veronica panarellofunerali del piccolo loris la corona di fiori di veronica panarello

Ma, alla fine, i giudici del Riesame l'intesa l'hanno trovata: «Esaminata la richiesta di annullamento degli arresti disposti per Veronica Panarello, conferma l'impugnata ordinanza». Tradotto dal giuridichese: Veronica Panarello deve restare in carcere, perché gli indizi su di lei restano gravi, univoci e concordanti. Per conoscere nel dettaglio le motivazioni bisognerà attendere 30 giorni. Intanto, anche a giudizio del Tribunale della libertà, la madre di Loris deve rimanere in galera.

 

Lei, 26 anni, si dispera: «Sono innocente, ma nessuno mi crede». Difficile farlo dopo le tante - troppe - bugie che ha raccontato intorno a quella maledetta mattina dello scorso 29 novembre, ultimo giorno di vita di Loris Stival, 8 anni; da allora, giorno dopo giorno, negli inquirenti si è rafforzata l'idea che ad aver ammazzato il bambino fosse stata proprio la madre. Adesso, anche dopo il vaglio del Riesame (durato ben 23 ore), l'impianto accusatorio ha retto: per la Procura ragusana è lei ad aver strangolato il figlio per poi sbarazzarsi del corpo, gettandolo in un canale nelle campagne di Santa Croce Camerina, nel Ragusano.

 

veronica panarello 9veronica panarello 9

Veronica sostiene invece di aver accompagnato Loris a scuola alle 8.30 e di non averlo più trovato quando è tornato a riprenderlo all'ora di pranzo. Immagini e rilievi tecnici sembrano smentirla, ma questo sarà solo il processo ad appurarlo. Intanto Francesco Panarello, il papà di Veronica, forse per pietà o forse per convinzione, difende la figlia: «La stanno trattando peggio di un boss mafioso... quelli al 41 bis. Non voglio parlare. Ho solo voglia di piangere».

 

A parlare è invece Francesco Villardita, l'avvocato di Veronica: «Resto convinto dell'innocenza della mia cliente e della robustezza delle nostre tesi difensive. Attendiamo di esaminare le motivazioni dei giudici per decidere l'eventuale ricorso in Cassazione».

 

veronica panarello 3veronica panarello 3

Ma in questo dramma, a parlare sono purtroppo anche quelli che farebbero meglio a tacere. E ci riferiamo agli utenti della pagina Facebook titolata «Veronica Panarello è innocente»: gente che evidentemente ignora la differenza che c'è tra una tragedia vera e un avvilente derby tra innocentisti e colpevolisti; altrimenti non si spiegherebbero frasi del tipo: «Veronica resta in carcere. Questa è la giustizia italiana. Oggi qualcuno riderà... La stessa persona che piangerà domani. Abbiamo perso una battaglia ma vinceremo la guerra. Veronica Panarello è innocente, noi lotteremo con te, sempre uniti. Sempre». E chi sarebbe mai questa «stessa persona che piangerà domani»? Mistero. Intanto la Procura tiene a precisare che «l'inchiesta prosegue», presumibilmente nella direzione di individuare eventuali complicità e coperture nelle varie di fasi dell'omicidio di Loris.

 

funerali del piccolo loris 5funerali del piccolo loris 5

Il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, in aula col sostituto Marco Rota, ha puntato sulla ricostruzione degli spostamenti di Veronica nella mattina del 29 novembre. Dalla mancata ripresa dell'auto di Veronica dinanzi a scuola, dove invece sostiene di avere accompagnato il figlio, parte l'accusa che è stata ritenuta credibile dai giudici sul fatto che quella mattina Loris, dopo essere sceso in strada con la mamma e il fratellino, sia rientrato nell'appartamento, dove di lì a breve si sarebbe consumato l'omicidio.

 

L'avvocato di Veronica, Francesco Villardita, ha contestato l'allineamento delle telecamere rilevando una differenza di qualche minuto, intrecciando questi dati con alcune testimonianze che ritiene importanti e a cui sostiene non sia stato dato il giusto peso. Ha contestato anche che sia l'auto della sua assistita quella ripresa passare due volte vicino alla strada che conduce al Mulino Vecchio, dove è stato ritrovato il corpicino di Loris. Ma per la Procura non ci sono dubbi.

 

Persino le modalità della morte del bambino e il report preliminare del medico legale, Giuseppe Iuvara, è stato oggetto di contestazione. Andando per gradi, secondo la difesa l'orario del decesso che il medico legale situa tra le 9 e le 10, stando agli esiti del consulente di parte e a delle testimonianze va posticipato di alcune ore: questo scagionerebbe Veronica che a quell'ora era a Donnafugata per seguire un corso di cucina.

funerali del piccolo loris 4funerali del piccolo loris 4

 

Persino le fascette di plastica che Veronica stava consegnando alle maestre di Loris non sarebbero compatibili, secondo la difesa, con l'arma del delitto, per l'assenza di zigrinature sulla pelle di Loris; ma l'accusa ha rilanciato, indicando la presenza sul collo del piccolo addirittura del calco dell'occhiello che serve per stringere la fascetta. A questo punto è stata mostrata in aula la foto di Loris sul tavolo autoptico. Veronica è scoppiata in lacrime. In aula è calato il gelo.

 

Tornando al fronte investigativo, in Procura si attendono gli esiti relativi alle comunicazioni (presumibilmente con WhatsApp ) intercorsi tra Veronica e qualcuno proprio nei 36 minuti in cui sarebbe rimasta da sola in casa con Loris. Conoscere il testo di quei messaggi potrebbe risultare decisivo.

funerali del piccolo loris 7funerali del piccolo loris 7

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…