
LA REGGIA DI CASERTA FA ALL-IN SUL GIARDINO PER LA RIPARTENZA - LA "VERSAILLES D'ITALIA" RIAPRE LA NUOVA STAGIONE POST-LOCKDOWN CON IL TESORETTO DA 85 MILIONI DI EURO, DI CUI 25 SOLO PER IL PARCO, GRAZIE AI FONDI DEL RECOVERY PLAN - I RIFLETTORI SONO PUNTATI SUL PARCO, CON UNA MOSTRA CHE RACCOGLIE DUECENTO OPERE, ALLESTITE NELLE SALE DELL'APPARTAMENTO DELLA REGINA, CON VISTA SUL PARCO REALE...
Laura Larcan per “il Messaggero”
La Reggia di Caserta, ovvero le regole del caos all'italiana. Viene quasi voglia di citare il film di Alan Rickman dedicato all'estro dei grandi giardinieri al servizio del re di Francia Luigi XIV. D'altronde, Versailles, tra natura e arte, fasti e giardini, è stata sempre il punto di confronto diretto per la cittadella concepita da Carlo di Borbone, Re del Regno di Napoli dal 1734, e dalla moglie Maria Amalia di Sassonia. Ma la storia va avanti.
C'è quasi l'ambizione della rinascita di un mito in questo complesso monumentale del Ministero della Cultura, patrimonio Unesco, diretto da Tiziana Maffei, che apre la nuova stagione post (quasi) Covid, con un ricco programma di eventi e progetti che può far leva anche su un tesoretto da 85 milioni di euro, di cui 25 solo per il parco grazie ai fondi del Recovery Plan.
E fervono i lavori nell'infinito capolavoro di Luigi Vanvitelli. Basta solo citare gli interventi di restauro sul complesso scultoreo della fontana di Diana e Atteone che finiranno con una grande festa entro metà luglio. I riflettori sono puntati sul parco. Il 30 giugno inaugurerà la mostra Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta (fino al 16 ottobre, in sinergia con Opera Laboratori) curata dalla stessa Maffei insieme ai due massimi esperti di storia dell'arte dei giardini, Alberta Campitelli e Alessandro Cremona.
mostra frammenti di paradiso alla reggia di caserta 4
Un'operazione che raccoglie duecento opere allestite, attenzione, nelle Sale dell'Appartamento della Regina, che apriranno per l'occasione: camere con vista sul Parco Reale. «La Reggia non è solo un palazzo, ma è un parco meraviglioso, con sequenze di giardino e bosco unici - commenta Tiziana Maffei - La mostra racconta la committenza di Carlo di Borbone, che voleva lasciare un segno di prestigio, e lo fa in maniera colta e raffinata, espressione della sua cultura europea». Saloni inediti e prospettive nuove, ma anche virtuosismi tecnologici per «restituire virtualmente al pubblico la visione di Luigi Vanvitelli», anticipa la direttrice.
mostra frammenti di paradiso alla reggia di caserta 3
IL BAGNO DI VENERE
Una mostra che dagli appartamenti reali esplora il Giardino all'Inglese per offrire visioni insolite del Bagno di Venere. Il rilancio della reggia parte, insomma, passa per l'ingegneria del verde e dell'acqua. «Con il Giardino Inglese, la Reggia di Caserta apre la strada ad una nuova concezione del verde dove la natura, seppur controllata dall'uomo, non è costretta in armonie rigide, ma si esprime in libertà secondo un credo illuminista», spiega Alberta Campitelli. E il parco sarà la grande scommessa.
«Puntiamo al recupero delle Sorgenti del Fizzo e dell'Acquedotto Carolino, al bosco di San Silvestro, fino alle fontane», racconta Maffei. Senza dimenticare i tesori della terra. Come il Vigneto a filari dell'OroRe: «Vino buonissimo già presentato al VinItaly, con le prime mille bottiglie di Pallagrello bianco». E nel 2023 il Teatro di Corte riaprirà per l'anniversario della morte di Vanvitelli. Una Reggia da cinema? Ciak, si girano due grandi produzioni top secret: una francese è una italiana.
reggia di caserta 3
mostra frammenti di paradiso alla reggia di caserta 1
mostra frammenti di paradiso alla reggia di caserta 2
reggia di caserta 1
reggia di caserta 2
reggia di caserta 7
reggia di caserta 4