alberto di rubba giulio centemero matteo salvini

UNO, NESSUNO E CENTEMERO – STASERA “REPORT” DEDICA UNA PUNTATA ALLA “NEBULOSA” GESTIONE FINANZIARIA DELLA LEGA – I 49 MILIONI SPARITI E IL RUOLO DEL TESORIERE GIULIO CENTEMERO E DEI SUOI COLLABORATORI – IL CAPITOLO SULLA SOCIETÀ VADOLIVE E QUEI 480MILA EURO PAGATI DAL GRUPPO LEGHISTA AL SENATO PER LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI SUI SOCIAL ALLA COGNATA DI ALBERTO DI RUBBA, MESTIERE BARISTA – VIDEO

 

Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

alberto di rubba

Soldi pubblici che entrano ed escono, poi rientrano e riescono, in un vorticoso e complicato gioco di società. Tutte legate più o meno direttamente al mondo della Lega. Come - ad esempio - i fondi del gruppo al Senato del partito destinati a un' impresa di una cognata di Alberto Di Rubba (direttore amministrativo del gruppo parlamentare della Camera e amministratore della Pontida fin, immobiliare della Lega) per la comunicazione social: solo che lei fa la barista e quel denaro era invece destinato a Luca Morisi, spin doctor di Matteo Salvini.

 

report e i soldi della lega

L' ultima puntata di Report , in onda stasera su Rai 3 alle 21,20, rivela nuovi dettagli della nebulosa gestione finanziaria della nuova e vecchia Lega. Con un lungo servizio di Luca Chianca e Alessia Marzi, si sviscerano gli intricati rapporti tra commercialisti, società fiduciarie, altre pubbliche della regione Lombardia e uomini direttamente legati al partito del vicepremier. Di sfondo c' è sempre la questione dei 49 milioni di euro di finanziamento pubblico della Lega Nord (quella di Umberto Bossi, poi di Roberto Maroni e infine di Salvini) che gli stessi magistrati, da tempo, stanno cercando di rintracciare.

GIULIO CENTEMERO

 

Nella trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci pare chiaro come tutto ruoti attorno al tesoriere Giulio Centemero e ai suoi collaboratori Andrea Manzoni e Di Rubba. Tra parentesi, quest' ultimo oggi è a capo del Sistema informatico nazionale, grazie al quale vengono distribuiti sei miliardi di euro di fondi pubblici per agricoltori e allevatori italiani. Comunque: quando nasce la nuova Lega nazionale, sono loro a porre la sede legale del partito nello studio del commercialista Michele Scillieri, a Milano.

 

salvini maroni

Il quale, insieme a Di Rubba, entra in Lombardia Film Commission, una fondazione della Regione (guidata dalla Lega). E cosa fanno? Comprano la nuova sede della commissione per 800 mila euro dall' immobiliare Andromeda, cliente dello stesso Scillieri. Da qui in poi le anomalie sono diverse. Una tranche da 178 mila euro finisce in una società intestata a una signora ma finanziata dallo stesso Di Rubba. Un' altra da 480 mila viene bonificata alla Eco srl, di Pierino Maffeis, un geometra che a sua volta ne bonifica 390 mila alla società di servizi di Francesco Barachetti.

 

alberto di rubba

Chi è? Un vicino di casa di Di Rubba e punto di riferimento per la nuova e vecchia Lega. Infatti tra il 2016 al 2018 Barachetti ha incassato 1,5 milioni per i suoi servizi da parte di Lega Nord, Lega e Pontida fin; ma poi a sua volta versa ai commercialisti della Lega 400 mila euro. Transazioni che, messe in fila, fanno quasi girare la testa.

 

Poi c' è un capitolo sulla società Vadolive, che appena otto giorni dopo la sua creazione nel maggio 2018 viene beneficiata da un contratto di 480 mila euro, pagati dal gruppo leghista al Senato. La Vadolive li riceve per divulgare le attività istituzionali del gruppo sui social. L' azienda è a nome di Vanessa Servalli, come detto cognata di Di Rubba e barista.

salvini centemero

«Il contratto è stato interrotto dopo qualche mese - racconta una fonte a Report - ma una parte dei soldi incassati dal gruppo della Lega, 87 mila euro, sono poi stati girati ad alcuni membri dello staff del ministro Salvini. Che però già all' epoca avrebbero dovuto avere un incarico fiduciario presso il ministero». Qui rimane una domanda tra tante: visto che nello staff di Salvini ci sono professionisti conclamati, perché non pagarli direttamente, senza passare attraverso una società di comodo? Nessuno dei titolati ha risposto. Misteri in salsa sovranista.

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