
UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA – I SEMPIO SI SONO RIUNITI A CASA DI UNA DELLE ZIE DI ANDREA, L’UNICO INDAGATO NELLA NUOVA INDAGINE SULL’OMICIDIO DI CHIARA POGGI: SONO STATE PROPRIE LE SORELLE DEL PADRE DEL RAGAZZO A VERSARE TRA IL 2016 E IL 2017 43MILA EURO SUL CONTO DI GIUSEPPE SEMPIO, CHE SOSTIENE DI AVER PRESO QUEI SOLDI PER PAGARE GLI AVVOCATI. E IL BIGLIETTINO CON L’INDICAZIONE “20.30 ARCHIVIA”? PER IL LEGALE DEI SEMPIO, ANGELA TACCIA, SAREBBERO “I COSTI DELLE MARCHE DA BOLLO” – MARIO VENDITTI, L’EX PM ORA INDAGATO PER CORRUZIONE, ALL’EPOCA ARCHIVIÒ DUE VOLTE IL 37ENNE PER MANCANZA DI UN MOVENTE. MA ORA SI TORNA A INDAGARE: IL DNA SOTTO LE UNGHIE, IL PIÙ TEMUTO DA SEMPIO, È STATO RITENUTO VALIDO…
1. IL SUMMIT DEI SEMPIO DOPO IL NUOVO TERREMOTO RIUNIONE DI ORE CON LE ZIE
Estratto dell’articolo di Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”
GIUSEPPE SEMPIO DANIELA FERRARI
Tutti insieme. Per qualche ora. Il giorno dopo il terremoto che li ha svegliati venerdì, con finanzieri e carabinieri a suonare all’alba ai loro campanelli. I Sempio ieri si sono riuniti in una villetta a schiera ai margini di Garlasco. È una delle abitazioni perquisite nell’ambito dell’indagine della procura di Brescia che vede indagato per corruzione in atti giudiziari l’ex procuratore pavese Mario Venditti.
È la casa delle zie di Andrea, il 37enne unico indagato nella nuova inchiesta della procura di Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi. È dalle zie che si ritrova nel primo pomeriggio il resto della famiglia: i due fratelli, tra cui Giuseppe, il papà di Andrea, arrivato in auto con la moglie, Daniela Ferrari. «Sono le mie sorelle, le amo da morire».
C’è da fare quadrato nel momento più difficile. Quando i riflessi della vicenda giudiziaria di Andrea si sono ormai allargati di fatto a tutta la famiglia. Perché dentro l’inchiesta bresciana ci sono tutti i loro nomi. E perché tutti e cinque sono poi stati sentiti dagli inquirenti nella caserma della Finanza a Pavia. Con i genitori di Andrea ascoltati uno alla volta per ore per tutto il pomeriggio, e tornati a Garlasco quando ormai era buio.
DANIELA SEMPIO E ANGELA TACCIA
[…]
Gli accertamenti bancari della Gdf di Brescia e Pavia hanno fotografato la rete d’aiuto familiare. Con le due zie protagoniste. Una, in pensione dopo anni di lavoro come agente della Polizia penitenziaria. L’altra è andata a vivere con lei dopo la separazione dal marito, importante e noto imprenditore della zona.
Sono loro le persone a cui il padre di Andrea si rivolge quando nove anni fa il figlio, amico di Marco Poggi, viene per la prima volta indagato. E sono sempre loro che, tra la fine del 2016 e la prima metà del 2017, versano sul suo conto assegni per un totale di 43 mila euro. Denaro che subito Giuseppe preleva. In un caso (un assegno da 5 mila euro) con l’aiuto del fratello. Quei soldi, o almeno una parte, per gli inquirenti sarebbero serviti a corrompere Venditti, in modo da ottenere la richiesta di archiviazione, poi arrivata.
il padre di andrea sempio - giuseppe sempio
Venerdì, i Sempio sono stati sentiti come persone informate sui fatti, dunque non hanno potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. La sera stessa delle perquisizioni, i genitori si sono sfogati in tv, a Quarto Grado . Daniela, dal divano di casa: «Mi fa schifo che le intercettazioni di una famiglia in macchina vengano rese pubbliche», aggiungendo che l’ipotesi di aver consegnato contanti a Venditti «è una cavolata». Dopo di lei, il marito, che ha ammesso di aver scritto il bigliettino scoperto nella loro casa durante altre perquisizioni a maggio («Venditti gip archivia X 20.30 € euro»), ma «capire adesso a cosa serviva, diventa difficile».
MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO
Il padre ha però chiarito che è sua abitudine appuntarsi «tutte le spese» e che portava «la busta coi soldi agli avvocati». La spiegazione a quei contanti, secondo i Sempio, sarebbe così da collegare alle parcelle per i legali. Sulle cifre di quell’appunto i difensori del 37enne lanciano un’altra ipotesi. Angela Taccia (nel 2016 che ancora non affiancava Massimo Lovati nella difesa): «Quei “20.30 € euro” sono i costi delle marche da bollo» per le copie degli atti.
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2. «NON C’È MOVENTE» COSÌ VENDITTI CHIESE AL GIP LE DUE ARCHIVIAZIONI
Estratto dell’articolo di P. Lio per il “Corriere della Sera”
«Gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari escludono categoricamente la responsabilità dell’odierno indagato per l’omicidio di Chiara Poggi». La richiesta d’archiviazione di Andrea Sempio, la prima, poi accolta dal gip, è datata 16 marzo 2017.
E la firma è dell’allora procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Tutta l’inchiesta bresciana che venerdì ha portato alla perquisizione di nove persone e all’iscrizione nel registro degli indagati del solo Venditti, con l’ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari, ruota intorno a quell’atto.
O meglio, alla sua genesi. E oggi che sui (reali) motivi che portarono a quell’archiviazione si allungano i sospetti di mazzette, s’indebolisce anche il bis concesso tre anni dopo — sempre su richiesta dell’ex procuratore, anche se formalmente contro ignoti — al termine di indagini lampo: 21 giorni che, rivendicò poi Venditti in tv, furono pure troppi, perché «dopo 21 secondi avevo deciso».
[…] l’unico indagato per l’omicidio della 26enne, agli occhi della giustizia, e anche della pubblica opinione, non ha più quella «barriera» difensiva rappresentata dal fatto di aver superato (due volte) sospetti e accertamenti investigativi. Per cui, ora, la «soglia probatoria», ovvero la convinzione necessaria per accertare un fatto in un processo, si abbassa. Elementi che erano già stati valutati in un certo modo nei due fascicoli non potranno essere derubricati in quanto già esaminati in passato.
«Non si riesce a individuare alcun movente a carico di Sempio», scriveva Venditti otto anni fa: […]
Per le omissioni nelle trascrizioni dei dialoghi sono stati perquisiti venerdì anche gli ex carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Nel decreto, i magistrati bresciani elencano «anomalie» in quelle indagini svolte dai militari. Oltre alle omissioni nel riportare alcune frasi captate, alla «breve durata» dell’interrogatorio di Andrea e alla «verosimile conoscenza anticipata» da parte dei Sempio «dei temi su cui sarebbero stati sentiti», sono indicati «contatti opachi» con l’indagato.
Per una notifica, Spoto «si tratteneva presso Sempio Andrea per un tempo assai esteso», dalle 16.35 alle 17.45, «incompatibile con la mera esecuzione dell’attività notificatoria». Mentre a Sapone contestano di aver avuto «un contatto» con Sempio «in data antecedente, pur non risultando una ragione investigativa correlata a tale necessità».
3. "IL DNA SULLE UNGHIE È VALIDO" OK AL TEST PIÙ TEMUTO DA SEMPIO
Estratto dell’articolo di Massimo Pisa per “la Repubblica”
MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO
L'annuncio, passato sotto silenzio, lo ha dato venerdì all'uscita dal Tribunale di Pavia il genetista Marzio Capra, storico consulente della famiglia Poggi: «Per questa analisi sul dna dei margini ungueali dovremo effettuare tutti gli eventuali confronti». E il commento amaro lo ha sottoscritto a ruota l'avvocato Francesco Compagna, legale di Marco Poggi: «Quel dna non era attribuibile, non c'era nessun elemento, ci sono dei dati probatori reali.
Stiamo dando l'impressione agli italiani che non esistono le scienze forensi, che ognuno può fare una relazione e metterla lì». Toccherà al perito Denise Albani l'esame che i familiari di Chiara hanno chiesto a gran voce fino all'appello bis contro Stasi, e al quale si sono opposti dal 2014 in poi.
ANGELA TACCIA E DANIELA SEMPIO
Dunque, il confronto tra il profilo biologico rilevato sulle unghie della ragazza, uccisa nella sua villetta a Garlasco il 13 agosto 2007, e quello di Andrea Sempio si farà.
Perché quel dna, alla base della riapertura del caso e di cui rimangono oggi i tracciati, è dunque utilizzabile. E non era scontato. Per due volte, infatti, il genetista Francesco De Stefano aveva smontato quell'indizio. […]
l ex procuratore di pavia mario venditti
LA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCO
andrea sempio 1
chiara poggi 2
chiara poggi
chiara poggi 3
andrea sempio 1
Angela Taccia - legale di Andrea Sempio - sopralluogo nella villetta del delitto di Garlasco