orso del turco

ORSI MARSICANI – MELANIA RIZZOLI: PER LA NEMESI DEL SUO NOMIGNOLO OTTAVIANO DEL TURCO, CHE VIVE IN UN PAESE VICINO L’AQUILA, L’ORSO LO CONOSCE DAVVERO E 10 GIORNI FA LO HA VISTO IN AZIONE NEL POLLAIO DEL FRATELLO – “HA DIVORATO 17 GALLINE. UNA VOLTA E’ ENTRATO IN UNA CASA E HA MANGIATO UN PANETTONE INTERO"

Melania Rizzoli per Libero Quotidiano

ORSO DEL TURCOORSO DEL TURCO

 

 

"Orso marsicano" era il soprannome che gli avevano affibbiato quando era in politica, prima da sindacalista e poi da ministro dell' Economia, per la sua origine abruzzese, per la sua mole, e per il suo carattere, schivo e riservato, ma che diventava aggressivo quando veniva provocato.

 

E per la nemesi storica del suo nomignolo, Ottaviano Del Turco l' orso marsicano lo conosce davvero, ne è diventato confidente e quasi convive con lui, e giorni fa lo ha visto in azione in un incontro ravvicinato nel pollaio del fratello Alfiere.

 

"L' altra sera ha fatto fuori diciassette galline, le ha uccise tutte. Siamo stati svegliati dallo starnazzare disperato dei polli, ma quando siamo arrivati la strage era già compiuta, e l' orso, quando ci ha visti, si è allontanato tranquillo, nemmeno correndo o scappando, ma sicuramente sazio, con la pancia piena. No, non  ha divorato intere le galline, ne ha mangiato solo la carne, lasciando a terra la testa e le zampe. Il nostro orso è un buongustaio. E doveva essere davvero affamato.

ORSOORSO

 

Si chiama Rocco, ed opera in questo territorio. Qui lo conoscono tutti.  Sì, sì, è lo stesso animale che è entrato 10giorni fa in una casa dove dormiva una famiglia con due bambini, a Villavallelonga, il paese qui vicino, dove però lo chiamano Mario; lui ha una tana in alto nel bosco e vive in quella zona. In quella casa, dove era rimasto intrappolato, ha addirittura aperto e mangiato un panettone intero".

 

Del Turco, da quando si è ritirato dalla politica, vive a Collelongo, il suo paese natale in provincia dell' Aquila, da dove continua il suo racconto: "Sai, le nostre abitazioni sorgono ai piedi del Parco Nazionale d' Abruzzo, ed il nostro orso è diventato confidente, ed opera, da mesi, prevalentemente nella zona di protezione esterna e fuori dal parco, alla ricerca di qualcosa da mangiare facilmente reperibile.

 

Bobo Craxi e Ottaviano Del Turco Bobo Craxi e Ottaviano Del Turco

Al calar della sera lui esce dalla fitta vegetazione del bosco e si aggira indisturbato tra le strade deserte dei due paesi, a caccia di cibo nei pollai che si trovano all' interno del centro abitato, nel cuore della Marsica. Qui dopo il tramonto fa freddo, la gente si ritira in casa, cena e va a letto presto. E la mattina i contadini contano i danni notturni degli orsi, che ultimamente sono diventati ospiti abitudinari, e cacciano attorno alle nostre case. Come i vostri gabbiani o i cinghiali a Roma.

 

Cosa vuoi, anche per questo i pollai si sono ridotti, perché questi animali non trovano più la frutta e i cibi essenziali; in questo territorio non ci sono più le piantagioni di mele che esistevano fino a qualche anno fa, e nelle campagne sono sparite anche le coltivazioni di granturco, quindi gli orsi si sono adattati a mangiare di tutto. Sono onnivori. E quando hanno fame non li ferma nessuno. Questa è una terra di cacciatori, e prima gli sparavano.

MELANIA RIZZOLI E OTTAVIANO DEL TURCO MELANIA RIZZOLI E OTTAVIANO DEL TURCO

 

Oggi i carabinieri forestali ed i veterinari del parco stanno seguendo una linea difensiva nei loro confronti, di quei pochi rimasti, per impedire il loro abbattimento quando vengono trovati ad uccidere gli animali da allevamento, e per governare la situazione, vista la complessità del momento, il controllo è diventato più serrato e continuativo, perché se un orso ti entra in casa di notte, questo costituisce un problema. Noi, qui in paese, chiudiamo a chiave la porta di casa la sera non per i ladri, che qui non esistono, ma per gli orsi, che non chiedono mai il permesso di entrare".

 

Ottaviano mi spiega che nel Parco Nazionale d' Abruzzo gli orsi sono monitorati, gli viene messo un collare identificativo e vengono dati loro dei nomi, e quando invadono i centri abitati, per la presenza elevata di fonti alimentari, facilmente accessibili e di forte attrattiva, quando non è possibile respingerli spontaneamente, o quando provocano una situazione di pericolo, come l' ingresso in casa, gli animali vengono sedati dal veterinario di turno, per poi essere rilasciati in montagna, lontano dal paese.

 

melania rizzolimelania rizzoli

"Qui gli orsi non sono ancora arrivati a far strage di agnelli, perché gli ovili hanno i cani pastori abruzzesi di guardia. Ma il Wwf Abruzzo ha attivato un protocollo di gestione dell' animale da parte degli organi competenti, convocando anche una riunione urgente al Ministero dell' Ambiente, per garantire la sicurezza dei cittadini, che è fondamentale, ma che al tempo stesso metta in campo tutti gli sforzi possibili per salvaguardare i pochi orsi marsicani ancora in vita, per evitarne l' estinzione, poiché secondo le ultime stime in questo territorio ne rimangono appena 50 individui.

 

Li chiamo individui, e non esemplari, perché oggi vivono tra di noi e mangiano nei nostri piatti, ma Rocco, dopo le sue scorribande, rischia di finire in cattività. Ed a noi dispiace, perché siamo per la conservazione dell' orso, che è l' animale simbolo della Marsica. Certo, quando scendono nelle nostre strade provocano danni e razzie, ma noi siamo abituati ad incontrarli, ci sono familiari, e non è una sorpresa quando li avvistiamo sul percorso tra Trasacco e Collelongo. I sindaci del territorio hanno anche emesso un' ordinanza che vieta ai residenti di avvicinarli, ma a nessuno dei miei compaesani è mai venuto in mente di andare ad accarezzarli".

 

ottaviano del turcoottaviano del turco

A Del Turco rammento il fatto di cronaca recente dell' orso che in Trentino ha aggredito e ferito un uomo di 69anni che percorreva un sentiero nel bosco insieme al suo cane, al quale stanno dando la caccia intere squadre del corpo forestale e del soccorso alpino, e del quale sono stati raccolti campioni di pelo per identificarlo, nemmeno fosse Igor il russo, anche lui tuttora latitante, nonostante il dispiego di forze esagerato, impegnato per catturare un esemplare tanto pericoloso.

 

"Gli orsi marsicani storicamente non ha mai attaccato l' uomo, non c' è una sola notizia in proposito, mentre sono gli uomini semmai ad aver fatto strage di orsi. I plantigradi che popolano il Trentino sono diversi dai nostri, sono stati importati dalla Slovenia, ed aggrediscono l' uomo per "legittima" difesa. Ogni due tre anni c'è una aggressione umana riportata dalle cronache in quella regione. Loro reagiscono quando hanno paura, quando hanno i cuccioli al seguito, o quando vengono provocati o feriti.

Del Turco Bonamici Mimun Del Turco Bonamici Mimun

 

Noi in Abruzzo abbiamo quello marsicano, che è più mite, siamo abituati alla sua presenza, non proviamo panico quando ce lo troviamo vicino, ma certamente non resti indifferente; sai, quando lo vedi davanti a te provi due sentimenti contrastanti , di pura felicità e autentica paura insieme, basta non far prevalere l' uno sull' altro. Rocco ha cinque anni, è giovane e pesa quasi trecento chili, ed è notizia di ieri che lui, dopo cinque giorni dalla sua prima visita, è tornato nella casa del mio amico Medoro a Villavallelunga, fermandosi però nel giardino, dove annusava l'aria. Aveva ancora voglia di panettone? Chissà, comunque per questo è stato deciso di catturarlo, perché considerato potenzialmente pericoloso.

 

Sai lui conosce a memoria la mappa di tutti i pollai della zona, e li ha visitati tutti, avrà divorato più di centoventi galline, si orienta benissimo ed è entrato anche nell' azienda di alveari che si trova all' inizio del paese, rovesciando e leccando tutto il miele. Con il microchip del collare sarà facile individuarlo, ma bisogna aspettare che siano spenti tutti gli incendi di questi giorni, che sono stati molti qui attorno, perché con il fuoco l' orso si allontana e si nasconde".

Franco Marini con Luciano Lama e Ottaviano del Turco - Dal CorriereFranco Marini con Luciano Lama e Ottaviano del Turco - Dal Corriere

 

Ottaviano mi riferisce che mentre Rocco era monitorato in montagna, un altro orso, non "collerato", cioè senza il collare monitor, è sceso in paese, per pasteggiare con le galline di Giovanni, suo nipote, figlio di Alfiere, ed ora lo stanno cercando per individuarlo e taggarlo . "Tutti i miei amici hanno avuto la visita dell' orso. A Scanno, altro paese limitrofo, vive l' orsa Gemma, e tutti quelli che allevano polli, hanno subìto il suo passaggio notturno, con le conseguenti perdite. Tra poco non ci saranno più galline in giro. Vabbè, questo non importa, e forse non è un male, vuol dire che mangeremo solo l'agnello".

 

Ottaviano Del TurcoOttaviano Del Turco

A questo punto il mio amico Ottaviano ha un' esitazione, e riprende: "A proposito, quando vieni a trovarmi che ti faccio assaggiare gli arrosticini abruzzesi? Sai, il loro profumo attira l' orso, e magari lo vedi anche tu".

Berlusconi abbraccia Del TurcoBerlusconi abbraccia Del TurcoOttaviano Del TurcoOttaviano Del Turco

 

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