PASSIONI DI PRIMO PELO - NON SOLO LE BABY ESCORT DEI PARIOLI E LE PISCHELLE DEL FOTTO-GRAFO FUSCO, A ROMA I CASI DI PROSTITUTE MINORENNI SI SONO QUADRUPLICATI IN UN ANNO

Grazia Longo per “la Stampa

 

Lolite a tratti ingenue, a tratti disincantate che si vendono online, nei festini delle discoteche o fuori dai locali più fashion della capitale. Adolescenti con storie difficili alle spalle, ma anche altre cullate in un ambiente economico borghese e quasi ricco, seppur povero dal punto di vista etico e sociale. 

Baby squillo Parioli x Baby squillo Parioli x

 

È drammaticamente impietosa la fotografia della prostituzione minorile che emerge da una maxi inchiesta della procura di Roma sulla crescita esponenziale del fenomeno. Non stiamo parlando dell’inchiesta sulle tristemente note baby squillo dell’esclusivo quartiere Parioli, ma di un fenomeno con numeri da capogiro.

 

Negli ultimi dodici mesi le baby prostitute risultano 190, mentre lo scorso anno erano appena (si fa per dire) 35. In altri termini, si è registrato un incremento del 442% . Avete letto bene: la diffusione di questa piaga sociale è quasi 5 volte superiore all’anno scorso. E non finisce qui. Come non bastasse già questo dato, l’inferno a luci rosse è destinato a lievitare oltre misura. Le previsioni del pool fasce deboli, guidato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, fanno paura. Si ipotizza, infatti, un’ulteriore crescita del fenomeno del 146% per il 2015. 

BABY ESCORT NICOLA BRUNO BABY ESCORT NICOLA BRUNO

 

Il focus della procura di Roma comprende l’intero distretto della Corte d’Appello di Roma, in sostanza l’intera Regione Lazio. Ma gli episodi sono concentrati nella capitale per ben il 90% dei casi. Ampio e vario lo spaccato dei clienti, che oscilla dai facoltosi imprenditori, a studenti poco più giovani delle ragazzine, a uomini pronti a spendere cifre tra i 100 e 1000 euro, ma anche molto di più, per accompagnarsi a ragazzine magari fisicamente procaci, ma che in realtà sono poco più che bambine.

 

Con tutti i danni psico-fisici che devastano queste giovanissime prede di maschi indifferenti alla loro minore età. E se la stragrande maggioranza delle ragazzine si vende nella capitale, la seconda città che si impone in questa «black list» del sesso vietato è Civitavecchia. 

 

giovane prostituta giovane prostituta

La Procura di Roma, avvalendosi della collaborazione delle forze dell’ordine - carabinieri e polizia postale in testa - è pronta a dare battaglia e a non concedere tregua agli sfruttatori, ma anche ai clienti delle ragazzine. Si tratta di indagini delicate e complesse perché, mentre nella circostanza specifica dei Parioli c’erano un appartamento e degli sfruttatori ben individuabili e individuati, nel caso della prostituzione attraverso la Rete (bakecaincontri.com regna incontrastata sugli altri siti online) la caccia all’orco si fa più ardita. Più delimitati e circoscrivibili, sono invece i casi che si consumano vicino a discoteche o a locali dove l’happy hour prolungato si trasforma in un’occasione per stipulare «contratti», incontri a luci rosse a pagamento.

 

BABY SQUILLO BS F SCO F HE kYd x Corriere Web Roma BABY SQUILLO BS F SCO F HE kYd x Corriere Web Roma

L’attenzione del pool fasce deboli è, comunque, talmente alta da intensificare notevolmente l’attività investigativa di prevenzione. Il tema è stato peraltro inserito nella relazione che l’aggiunto Monteleone consegnerà per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, in programma il prossimo gennaio. E per farsi un’idea di ciò che può accadere a clienti e sfruttatori, il termine di paragone è sempre il caso delle quindicenni dei Parioli, dove si contano una sessantina di clienti.

 

La procura ha appena accolto la richiesta di patteggiamento per quattro di loro, chiedendo la condanna a un anno di reclusione e oltre mille euro di multa. Mentre Mirko Ieni, ritenuto il «dominus» del giro di prostituzione, è stato condannato a dieci anni. Nello stesso processo sono stati condannati la madre di una delle due ragazzine (sei anni), Nunzio Pizzacalla (sette anni), Riccardo Sbarra (sei anni), Marco Galluzzo (tre anni e quattro mesi), Michael De Quattro (quattro anni). 

 

BABY SQUILLO BABY SQUILLO

Un processo ordinario si delinea invece per Mauro Floriani, dirigente di Trenitalia e marito della senatrice di Forza Italia Alessandra Mussolini e per Nicola Bruno, figlio di Donato, parlamentare di Forza Italia. Per loro, oltre ad altri clienti, è stata chiesta una proroga di indagini. 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)