poliziotti

ROMA SI DOVREBBE SALVARE CON QUESTE FORZE DELL’ORDINE? - QUATTRO EX POLIZIOTTI CONDANNATI A OTTO ANNI DI CARCERE PER RAPINA A UNA ESCORT: ENTRARONO NEL SUO APPARTAMENTO E LE PRESERO UN MIGLIAIO DI EURO - DUE VIGILI DEL GRUPPO DI SAN LORENZO A PROCESSO PER ABUSI E CONCUSSIONE - I DUE AVREBBERO CHIESTO A UN RISTORATORE DI METTERE I TAVOLINI FUORI SOLO PER LORO: "FAMO LA FESTA LI'..."

1 - POLIZIOTTI RAPINATORI, OTTO ANNI DI CARCERE

Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

 

Una finta perquisizione per rapinare in casa una prostituta. Era questo l'escamotage impiegato dalla banda dei poliziotti rapinatori. All'epoca, era il gennaio del 2014, gli agenti infedeli vennero arrestati dai colleghi ligi al dovere. Ieri, per gli ormai ex uomini in divisa, è arrivata la sentenza in primo grado per rapina: otto anni di carcere ciascuno per Corrado Martello, Roberto Cresci, Prisco Laurenti e Sergio Doria. Assieme a loro sono state condannate altre tre persone. I complici che gli facevano da palo durante il blitz illegale di cui fu vittima una escort. Una donna che nel suo appartamento venne travolta dalla prepotenza del gruppo. Spintonata, offesa e minacciata subì il furto di un migliaio di euro.

 

LA VICENDA

polizia poliziotti agenti 2

L'atto di prepotenza va in scena a gennaio del 2014. Martello e Cresci sono poliziotti in servizio. Il primo è assistente capo, il secondo è sovrintendente. Gli altri due, Laurenti e Doria, erano già all'epoca ex agenti.

 

Ad ogni modo la banda si presenta a casa della donna, in zona Tor Sapienza. Il blitz, secondo i quattro, è giustificato dal fatto che in quell'appartamento si spaccia. Quindi c'è droga. Gli uomini sfoderano i tesserini di servizio e li fanno vedere alla vittima. In bella mostra hanno le pistole d'ordinanza. Spintonano la donna. L'intimoriscono. «Facciamo venire i cani antidroga». Mettono sottosopra tutto ma degli stupefacenti nemmeno l'ombra. La donna, però, non ci sta. Li accusa di abusare del loro ruolo.

 

escort

Per tutta risposta la vittima viene chiusa in una stanza assieme al nipote minorenne. Nel frattempo, però, i poliziotti continuano a cercare. Alla fine trovano solo dei soldi. Un migliaio di euro. A questo punto i due poliziotti e i due ex agenti decidono di intascarsi tutto. La vittima, ovviamente, protesta.

 

Non vuole essere derubata del denaro. I poliziotti fanno finta di niente e l'aggrediscono. La spingono tanto da procurarle cinque giorni di prognosi per «trauma, stato di agitazione e crisi ipertensiva». Alla fine vanno via, chiudono la porta dietro di loro. All'interno la vittima incredula piange, il nipote cerca di calmarla. Poco dopo intervengono i colleghi onesti. Arrestano il gruppo dei sette, mettendo fine a un terribile storia di illegalità.

 

2 - DUE VIGILI DEL GRUPPO DI SAN LORENZO A PROCESSO PER ABUSI E CONCUSSIONE

Adelaide Pierucci per “il Messaggero”

 

VIGILI URBANI

Berretti bianchi, dehors, e micromazzette. Un caso di tavolino selvaggio al contrario ha messo nei guai due vigili urbani del gruppo Sapienza, finiti ai domiciliari a novembre e ora a giudizio. I due, a differenza dei colleghi, spesso impegnati a smantellare i dehors abusivi, avevano chiesto appositamente a un ristoratore di San Lorenzo di tirare fuori tavoli e sedie e di apparecchiare per loro.

 

«Metti i tavoli fori e famo la festa lì, no?». I due sono stati intercettati mentre in divisa e in servizio, il 10 giugno 2018, si preparavano a sedersi da “Pesce fritto e baccalà”. Un escamotage che avrebbe non solo assicurato un pranzo all’aperto non dovuto (una manifestazione in corso vietava a tutti i negozianti sedie e banchetti) ma anche fatto affluire altri clienti. Il comportamento dei due vigili è stato inquadrato dal pm Claudia Terracina, che indagava su un giro di corruzione tra i ristoratori di San Lorenzo, come un abuso d’ufficio. E per questo Marco D. e il collega Claudio F. si sono ritrovati con la misura cautelare.

tavolino selvaggio

 

Per il secondo vigile, già condannato a 4 anni per aver preteso una mazzetta da “Franco al vicoletto”, un ristoratore della zona, la procura ha contestato di nuovo un caso di concussione. Avrebbe taglieggiato un cingalese gestore di un minimarket in via Lorenzo il Magnifico. «Il vigile - ha detto la vittima - si è presentato come un comandante di zona e mi ha detto: “Dammi dei soldi o comunque una contestazione per farti chiudere comunque la trovo», ha ammesso il commerciante. «Io gli ho detto che avevo pochi soldi e una bimba di sette mesi». La somma sottratta in più riprese: 230 euro.

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…