prete preti gay

PRETI E (LE LORO) CAPPELLE, GUAI A CATINELLE - LO SCANDALO ABUSI CRESCE E TRAVOLGE I FEDELISSIMI DI PAPA FRANCESCO - I SEMINARISTI DELLA DIOCESI DEL CARDINALE MARADIAGA PARLANO DI “OMOSESSUALITÀ DILAGANTE” ED EMERGONO SCAMBI DI FOTO PORNO GAY SULLE CHAT - LE PORCELLATE DEL CARDINALE MCCARRICK, VESCOVO IN DUE DIOCESI DEL NEW JERSEY, CHE CASTIGAVA SEMINARISTI NEGLI ANNI '80 E '90

Lorenzo Bertocchi per “la Verità”

 

bergoglio

Lo scandalo abusi scoppiato al di là dell' Oceano si sta rivelando una bomba a orologeria per la chiesa. I casi del cardinale statunitense Theodore McCarrick, emerito di Washington Dc, e del vescovo honduregno Juan José Pineda Fasquelle, ausiliare a Tegucicalpa dell'influente cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, stanno sollevando il velo su una realtà fin troppo misconosciuta.

 

Robert Mickens lo ha messo nero su bianco sul Washington post: «Non si può negare che l'omosessualità sia una componente chiave della crisi provocata dagli abusi sessuali del clero». Il punto, infatti, è che oltre alla promiscuità che vede coinvolti seminaristi adulti e prelati, anche nel caso di abusi su minori il problema dell' orientamento sessuale è pesante.

 

Monsignor Silvano Tomasi, quando era osservatore all' Onu per la Santa sede, nel lontano 2009, diceva che «di tutti i sacerdoti coinvolti negli abusi, l' 80-90% appartiene a questa minoranza di orientamento sessuale che è attratta sessualmente da ragazzi adolescenti tra gli 11 e i 17 anni», una realtà quindi non strettamente classificabile con il termine pedofilia, ma più correttamente con quello di efebofilia.

theodore mccarrick

 

Dal seminario della diocesi di Tegucicalpa, dove il cardinale Maradiaga, super elettore di papa Francesco, è metropolita dal 1993, è emersa una lettera scritta da una cinquantina di seminaristi su 180, in cui si fanno affermazioni piuttosto pesanti. Il National catholic register ha «ottenuto prove fotografiche di pornografia omosessuale, scambiate su Whatsapp tra seminaristi che non hanno firmato la lettera, così come altri messaggi osceni. Gli scambi sono stati verificati come autentici da specialisti informatici all' Università cattolica dell' Honduras che hanno perquisito la memoria del computer e hanno consegnato gli scambi ai vescovi del Paese».

 

OSCAR RODRIGUEZ MARADIAGA

«Viviamo un momento di tensione nella nostra casa a causa di situazioni gravemente immorali, soprattutto di un'attiva omosessualità all'interno del seminario che è stato un tabù per tutto questo tempo», hanno scritto i seminaristi, «coprendo e penalizzando questa situazione il problema è cresciuto in forza, trasformando, come un sacerdote ha detto non tanto tempo fa, un'"epidemia in seminario"».

 

La vicenda ha un grosso riverbero negli Stati Uniti dove divampa la polemica sulle accuse che circondano il cardinale McCarrick, che secondo quanto riferito avrebbe praticato da lungo tempo attività omosessuali con seminaristi mentre prestava servizio come vescovo in due diocesi del New Jersey negli anni Ottanta e Novanta.

theodore mccarrick 5

 

Anche il cardinale di Boston Sean O'Malley, presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori, è intervenuto pubblicamente dicendo che la situazione richiede «più che delle scuse» e necessita un azione concreta di ripulisti, per «assicurare la giustizia alle vittime e rispondere adeguatamente alla legittima indignazione della comunità». Inoltre, O' Malley ha sollevato il problema che «mancano procedure chiare nei confronti di vescovi e cardinali». Si allarga quindi a macchia d' olio una domanda su chi sapeva e taceva, anche ai massimi livelli.

Il cardinale McCarrick è stato una figura molto influente all'interno della chiesa liberal americana, occupando posizioni di grande autorità e potere.

La famiglia Valladares con Maradiaga

 

Tra l' altro è stato anche un mentore del cardinale Kevin Farrell, 70 anni, oggi messo da Francesco a capo dell' importante dicastero per i laici, famiglia e vita. Fu proprio McCarrick a nominare Farrell suo vescovo ausiliare a Washington nel 2001, e i due prelati hanno vissuto gomito a gomito per diverso tempo, perfino condividendo un appartamento per un certo periodo, insieme a due sacerdoti segretari. Farrell, poi promosso a Dallas nel 2007, ha perfino omaggiato McCarrick nel suo stemma episcopale.

 

Le dichiarazioni sconcertate rilasciate da Farrell in un' intervista video al Catholic news agency non hanno convinto fino in fondo alcuni commentatori. Il capo dicastero di Laici, famiglia e vita, si dice «scioccato» delle notizie su McCarrick e di non essere mai stato a conoscenza dell' abuso su minori da parte del cardinale, ma, si chiede il commentatore statunitense Rod Dreher, come poteva non essere a conoscenza dei rapporti sessuali che il prelato intratteneva con i seminaristi, dal momento che voci al proposito circolavano da tempo negli ambienti cattolici, specialmente nella costa orientale?

I DOCUMENTI SUGLI ABUSI DEI PRETI A CHICAGO

 

Anche sulla faccenda dell' Honduras c' è chi si chiede se il cardinale Maradiaga, coordinatore del gruppo di nove cardinali scelti dal Papa per aiutarlo nel governo della chiesa, non sapesse davvero nulla delle vicende che riguardano il suo vescovo ausiliare e della situazione che viene denunciata nel suo seminario. Da quello che scrive il vaticanista Edward Pentin, il cardinale ha definito i contenuti della lettera dei 50 seminaristi come semplici «invenzioni», ma i sospetti si addensano come tante nubi temporalesche.

 

Soprattutto dopo i fatti della chiesa cilena che è stata praticamente azzerata dopo lo scoppio del caso abusi che si è concretizzato negli ultimi mesi. Il prossimo 21 agosto l'influente cardinale Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago, è convocato in Procura per rispondere dell' accusa di presunti occultamenti degli abusi sessuali perpetrati dal clero cileno.

 

Il tutto mentre la polizia ha appena divulgato un report contenente 158 casi di religiosi, preti e vescovi indagati perché coinvolti in varia misura su 144 casi di abusi su minori e adulti.

L'onda che si alza dall' America potrebbe diventare un vero e proprio tsunami per la chiesa e per il Papa, e così si comprendono sempre meglio le parole di Francesco all' assemblea dei vescovi italiani nel maggio scorso: «Se c' è il dubbio di omosessualità, meglio non far entrare in seminario».

 

 

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO