siccita elon musk

SE L’OCCIDENTE PIANGE, PECHINO NON RIDE - LA SICCITA’ E’ ARRIVATA ANCHE IN CINA: NELLA PROVINCIA DI SICHUAN I BACINI IDROELETTRICI LAVORANO A UNA CAPACITA’ RIDOTTA DEL 50% COSTRINGENDO 84 MILIONI DI PERSONE A RAZIONARE I CONSUMI - ORA TESLA E' NEI GUAI, VISTO CHE DA ANNI HA TRASFERITO LA PRODUZIONE IN CINA PER RISPARMIARE: HA CHIESTO L’AIUTO AL GOVERNO CINESE AFFINCHE' VENGA FORNITA L’ENERGIA ALMENO ALLE FABBRICHE - CHE POI ELON MUSK A CHI LE VENDE LE MACCHINE ELETTRICHE SE MANCA LA CORRENTE OVUNQUE?

Da www.affaritaliani.it

 

luci spente a shanghai2

La strategia zero Covid, la questione immobiliare, l'impatto sulle catene di approvvigionamento della guerra in Ucraina non bastavano. No, l'economia cinese e mondiale si trovano ora a dover affrontare un nuovo spettro, che questa volta ha le sembianze di una prolungata ondata di caldo nella parte meridionale della Repubblica Popolare Cinese che sta causando una lunga siccità che ha prosciugato le riserve d'acqua e ha scatenato incendi nelle foreste, costringendo le autorità a estendere le restrizioni sull'energia nel tentativo di sostenere le forniture.

 

luci spente a shanghai3

Quest'anno, con meno del 40% delle precipitazioni medie annuali che affluiscono nel bacino idrografico a monte del fiume Yangtze, dall'inizio di agosto i bacini idroelettrici della provincia sono scesi alla metà dei loro livelli normali, riducendo la capacità di generazione di oltre il 50%. Questo ha costretto a tagliare l'elettricità alle imprese e alle famiglie in tutta la provincia del Sichuan, che conta 84 milioni di abitanti, con conseguenze di vasta portata che si sono estese anche alla municipalità della megalopoli di Chongqing.

 

tesla model 3 shanghai

Il Sichuan è infatti il più grande produttore di energia rinnovabile della Cina e quanto sta accadendo sta provocando una crisi energetica e costringendo tra le altre cose il governo cinese a compiere qualche passo indietro sul fronte della transizione energetica, riesumando per l'ennesima volta il vecchio e odiato carbone. Nel 2021 le centrali a carbone rappresentavano il 56% del consumo totale di energia elettrica mentre le autorizzazioni per nuovi impianti sono aumentate quest'anno, apparentemente in contrasto con la politica del governo di ridurre l'uso del carbone come parte dell'obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030.

tesla gigafactory a shanghai

 

I giganti mondiali dell'auto Tesla Inc. e SAIC Motor Corp. sono tra coloro che hanno subito l'impatto, con i dirigenti che hanno detto al governo di Shanghai che potrebbero avere difficoltà a mantenere la produzione nei loro impianti nel centro finanziario cinese se la crisi energetica nel Sichuan continuerà ad avere un impatto sui fornitori. Produttori come Volkswagen, Toyota e Foxconn hanno sospeso le attività nel Sichuan, una provincia sudoccidentale di 84 milioni di abitanti e un centro critico per l'estrazione del litio e la produzione di pannelli solari.

 

luci spente a shanghai1

Il colosso di Elon Musk, Tesla, ha chiesto l'aiuto del governo di Shanghai per garantire che i suoi fornitori nel Sichuan ricevessero energia sufficiente per mantenere le operazioni. I proprietari di veicoli elettrici della regione si sono anche lamentati della chiusura delle stazioni di ricarica. Tesla è particolarmente esposta, visto che nel 2021 ha registrato circa il 26% delle vendite proprio in Cina. Inoltre, lo stabilimento Tesla di Shanghai è l'impianto di assemblaggio più produttivo dell'azienda. La siccità potrebbe avere ripercussioni anche su General Motors. Ma una riduzione dell'offerta di componenti avrebbe ripercussioni su quasi tutti i produttori di auto, negli ultimi anni già colpiti dalle conseguenze del Covid-19 e dalla carenza di semiconduttori.

 

PORTO DI SHANGHAI

E gli scenari sul futuro sono foschi visto che gli scienziati cinesi prevedono un peggioramento nei prossimi anni a causa del cambiamento climatico. Secondo diversi analisti, la Cina rischia una vera e propria crisi idrica con un effetto significativo sulla produzione di grano e di elettricità, ma potrebbe anche indurre una carenza di cibo e di materiali industriali a livello globale di portata ben superiore a quella provocata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. A differenza di altri beni, l'acqua non ha sostituti validi. È essenziale per la coltivazione del cibo, la produzione di energia e il sostentamento dell'umanità. Per la Cina, l'acqua è stata fondamentale anche per il suo rapido sviluppo: attualmente, la Cina consuma dieci miliardi di barili d'acqua al giorno, circa 700 volte il suo consumo giornaliero di petrolio.

 

elon musk

Come sottolineato da Foreign Affairs, "l'eccessivo pompaggio delle falde acquifere sotto la Pianura Cinese Settentrionale è uno dei fattori principali dell'incombente crisi idrica della Cina". Secondo i dati dei satelliti GRACE della NASA, le riserve idriche sotterranee della Pianura Cinese Settentrionale sono addirittura più sovradosate di quelle dell'acquifero Ogallala sotto le Grandi Pianure degli Stati Uniti, una delle fonti idriche agricole critiche più minacciate al mondo. Questi dati suggeriscono inoltre che la parte più popolosa della Cina a nord del fiume Yangtze - un'area che va dal Sichuan orientale al Jilin meridionale e che ospita più di un miliardo di persone - ha registrato per gran parte degli ultimi 15 anni una costante diminuzione della quantità d'acqua nei laghi, nei fiumi e nelle falde acquifere della regione.

elon musk

 

Ma il problema non è certo solo della Cina, ma di tutti. La costruzione di catene di approvvigionamento incentrate sulla Cina ha richiesto decenni e non può essere spostata facilmente o rapidamente altrove. Quando la Cina ha sofferto di siccità pluriennali e diffuse nel 1876 e nel 1928, non era la "fabbrica del mondo". Le catene di approvvigionamento globali di oggi sono impreparate ad affrontare una siccità cinese che potrebbe interrompere i modelli di commercio dei cereali e la produzione di materiali industriali chiave in diversi continenti. Con conseguenze che secondo Foreign Affairs potrebbero essere anche peggiori della pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina.

Teslatesla 3

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…