big innocenti in carcere

SEPOLTI VIVI, PER ERRORE - OGNI ANNO MILLE INNOCENTI FINISCONO IN CARCERE IN ITALIA: STORIE DI ORDINARIA INGIUSTIZIA CHE SONO COSTATE FINO AD ORA 630 MILIONI DI EURO ALLO STATO IN RISARCIMENTI - IL RECORD DI ERRORI A CATANZARO, NAPOLI AL SECONDO POSTO, PALERMO AL TERZO

1.TORTURA DI STATO: OGNI ANNO MILLE INNOCENTI IN CARCERE

Paolo Bracalini per “il Giornale

 

VALENTINO MAIMONEVALENTINO MAIMONE

«Volevamo dare voce a persone qualunque che raccontassero la loro esperienza: dall' arresto all' alba alle impronte digitali in questura, dall' ingresso in cella alla necessità forzata di adeguarsi alla nuova identità di detenuto, con tutti i dubbi, i silenzi, le paure della vita in carcere. Fino a che l' errore (dopo giorni, mesi, talvolta anni) viene a galla. E si torna alla realtà, portandosi dietro una ferita destinata a diventare cicatrice indelebile nella propria esistenza. Dovevamo fare qualcosa».

 

In effetti qualcosa la stanno facendo da anni Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, due cronisti che hanno scelto l' angolazione meno facile nella cronaca giudiziaria, quella delle vittime. Prima, vent' anni fa, un libro sugli innocenti finiti in manette nella storia italiana, quindi un sito internet (errorigiudiziari.com) che raccoglie centinaia (circa 700) di casi di ingiusta detenzione ed è ormai la più completa enciclopedia della malagiustizia italiana, una vera «emergenza sociale» visti i numeri impressionanti: almeno 24mila persone innocenti incarcerate negli ultimi 24 anni, mille all' anno, ed è un calcolo per difetto.

 

LATTANZI MAIMONE LIBROLATTANZI MAIMONE LIBRO

Dietro gli errori, le sviste dell' accusa e poi la battaglia processuale per far emergere la verità, ci sono le storie sconvolgenti di chi si è visto privare della libertà, trasformato da un giorno all' altro in delinquente senza aver commesso nulla. Ferite difficili da rimarginare anche se si ottiene ragione alla fine. Perciò il titolo «Non ti guardare indietro» scelto per la docufiction di Lattanzi e Maimone diretta da Francesco Del Grosso e appena presentata al PesaroDocFest e all' Ischia Film Festival.

 

«È una frase chiave di una delle protagoniste - racconta Maimone -. Quando esce dal carcere, le compagne di cella le dicono di non voltarsi indietro: se lo fai, corri il rischio di tornarci...». Hanno scelto cinque storie tra le molte, cinque protagonisti di un viaggio all' inferno con ritorno, ma non vogliono svelarle prima che il film esca nelle sale.

 

«É una cosa difficile da raccontare, quello che ti succede...», «Ti senti un delinquente», «Perchè io le avevo viste solo in televisione queste cose, nei film», «Mi accusavano di una rapina a mano armata, avvenuta il 22 luglio del 2010.

 

i detenuti hanno offerto a napolitano un caff i detenuti hanno offerto a napolitano un caff

Ma io quel giorno mi trovavo esattamente a Puerto Banus a Marbella», «Essere da innocente in carcere significa cercare di capire con quali logiche ti hanno portato lì, perché solo se risali a quelle logiche riesci a uscire», «Psicologicamente, chi subisce una pena ingiusta, non ne esce più» raccontano le voci delle vittime mentre ricostruiscono, voltandosi ancora indietro, il percorso che li ha scaraventati nell' incubo della galera da innocenti.

 

L' ultima odissea documentata dal loro sito è quella di Giuseppe Gulotta, arrestato nel '76 (diciottenne) come sospetto omicida di due carabinieri, viene torturato e indotto a confessare un reato mai commesso: resta in galera per ben 23 anni, finché nel 2010 uno dei due carabinieri decide di raccontare la verità. Lo Stato gli ha riconosciuto un indennizzo di 6,5 milioni di euro. Le tabelle del ministero riconoscono non più di 270 euro per un giorno in carcere da innocente.

detenuti carceridetenuti carceri

 

Finora lo Stato italiano ha speso 630 milioni di euro per risarcire le vittime. Una cifra troppo alta per il governo, che con l' ultima legge di Stabilità ha reso più restrittive le condizioni per poter chiedere un risarcimento per il torto subìto.

 

2.RECORD DI ERRORI A CATANZARO, POI C' È NAPOLI

Da “il Giornale

 

Costa carissima la malagiustizia italiana. Nel solo 2014 per esempio sono state accolte 995 domande di risarcimento e liquidati 35 milioni a indagati obbligati alla custodia cautelare in carcere e poi assolti o prosciolti, dati del ministero delle Giustizia. Per quanto concerne la geografia della giustizia ingiusta, la triste palma spetta al Sud del Paese. In particolare, il record di errori si registra a Catanzaro con 6 milioni e 260 mila euro risarciti a 146 persone.

papa francesco bergoglio bacia i piedi ai detenuti papa francesco bergoglio bacia i piedi ai detenuti

 

Segue Napoli con 143 domande liquidate con 4 milioni e 249 mila euro e Palermo 4 milioni e 477 mila euro, ma solo 66 casi. Il Tribunale di Roma sempre nel 2014 ha accolto 90 domande per un totale di 3 milioni e 201 mila euro risarciti.

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO