kharkiv volodymyr zelensky

“LA NOSTRA PRIORITÀ ASSOLUTA È LA LIBERAZIONE DELLE REGIONI DI DONETSK E LUGANSK” – I RUSSI HANNO CAPITO CHE UNA GUERRA TOTALE ALL’UCRAINA È CONTROPRODUCENTE, E SI CONCENTRANO SULL’OBIETTIVO MINIMO, IL DONBASS, COME RIBADISCE IL MINISTRO DEGLI ESTERI, SERGEI LAVROV – I CECENI SOSTENGONO DI AVER PRESO SEVERODONETSK, E ZELENSKY PER LA PRIMA VOLTA ESCE DAL BUNKER DI KIEV, PER ANDARE A KHARKIV, E AMMETTE CHE LE COSE NON STANNO ANDANDO BENISSIMO PER L’UCRAINA…

 

 

 

volodymyr zelensky a kharkiv 4

1 - LAVROV, PRIORITÀ ASSOLUTA È LIBERARE DONETSK E LUGANSK

(ANSA) - "La nostra priorità assoluta è la liberazione delle regioni di Donetsk e Lugansk, che ora sono riconosciute dalla Federazione Russa come Stati indipendenti. Il nostro obiettivo è ovviamente spingere l'esercito e i battaglioni ucraini fuori da queste regioni", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista all'emittente francese Tfi, citato dalla Cnn. Alla domanda se la Russia intende annettere i territori del Donbass, Lavrov ha risposto: "Non si tratta di annessione. Si tratta di un'operazione militare richiesta dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk".

sergei lavrov.

 

2 - IL FRONTE EST I CECENI: "PRESA SEVERODONETSK " ZELENSKY TRA I SOLDATI A KHARKIV

Stefano Ciardi per “La Stampa”

 

Tagliate le arterie che correvano sopra il fiume Seversky Donec, le evacuazioni da Severodonetsk sono diventata impossibili e le comunicazioni sempre piu fragili. Dopo vari tentativi, Michail, uno dei volontari rimasti nella città assediata, risponde al telefono: «La situazione al rifugio è molto difficile - racconta l'uomo -. Negli ultimi giorni sono arrivati tantissimi feriti e la notte scorsa una donna è morta.

 

volodymyr zelensky a kharkiv 7

Non siamo riusciti a salvarla». Dopo un assedio che dura da settimane, troppo difficile dire cosa potrebbe succedere a quella che di fatto è l'ultima roccaforte di Kiev nel Lugansk. L'esercito fedele al presidente Volodymyr Zelensky non nasconde le sue difficoltà nel contenere le truppe nemiche: i comandanti osservano i soldati russi che divorano lentamente una dopo l'altra le città ucraine ancora libere, mentre dall'altra parte, Ramzan Kadyrov, capo della Repubblica cecena, si attesta la vittoria sugli ucraini nella città di Severodonetsk. Notizia smentita da Kiev, che parla soltanto di situazione delicata. Michail è ancora lì, nella città sotto assedio e sostiene che fino a ieri «i soldati ucraini erano nei paraggi del centro per gli aiuti umanitari».

volodymyr zelensky a kharkiv 3

 

Poi la comunicazione cade. Il volontario non riceve più messaggi tramite internet. Forse un nuovo bombardamento ha danneggiato le comunicazioni. L'unico dato certo è che più di diecimila civili sono intrappolati a Severodonetsk in mezzo ai combattimenti tra milizie cecene e soldati ucraini. La vera battaglia per la città si sta consumando adesso ed è impossibile sapere con certezza se e quanto potranno resistere le postazione di Kiev.

 

kharkiv.

I soldati ucraini che si ammassano verso il fiume che li divide dai russi, da giorni fanno cenno di vittoria, ma nell'aria c'è già la sensazione che dal comando centrale si stia pensando ad una ritirata strategica. Sul fronte del Donbass adesso sono arrivati anche dall'Italia gli FH70, obici che possono sparare 3 colpi al minuto e hanno una gittata che supera i 25 chilometri di distanza. Ma i russi sono molto più vicini alle città più importanti del Donbass e quello che vogliono gli ucraini sono armi a lungo raggio, come quelle usate da Mosca per distruggere un magazzino di armamenti nella regione di Dnipro.

 

volodymyr zelensky a kharkiv 12

 

Nella battaglia dell'informazione, Kiev ha inviato alla stampa un comunicato in cui si vanta di aver distrutto il 30% dei carri armati russi usati per l'invasione, più di 1300, costringendo il nemico ad utilizzare modelli di epoca sovietica molto meno tecnologici di quelli che hanno permesso al Cremlino di avanzare su tutti i fronti nelle ultime settimane.

 

Nel frattempo, a Kharkiv, il presidente Zelensky si è recato a visitare le truppe che hanno liberato i villaggi rimasti sotto occupazione russa: «Orgoglioso di chi difende il Paese», ha dichiarato il presidente, che mai dall'inizio del conflitto aveva lasciato Kiev, soprattutto per andare in visita ad Est, in una delle città più vicine alla Russia.

volodymyr zelensky a kharkiv 13

 

«Le condizioni nel Donbass sono indescrivibilmente difficili», ammette Zelensky da Kharkiv. I russi infatti avanzano nell'Est, mentre a Sud consolidano l'occupazione nelle città già conquistate.

 

 La regione di Kharkiv, per lo più liberata dalla presenza russa, continua a essere presa di mira dai missili di Mosca. Bombe sono state lanciate anche oggi sulla seconda città dell'Ucraina, a soli 40 km dal confine con il territorio russo. Il presidente ha licenziato il capo della sicurezza locale per «non aver fatto il suo lavoro nel difendere la città». Secondo le autorità locali infatti 2.229 abitazioni sono state distrutte: «Ripristineremo tutto, le ricostruiremo, le riempiremo di vita.

volodymyr zelensky a kharkiv 11

 

A Kharkiv e in tutte le altre città e i villaggi dove è arrivato il male», ha promesso il leader ucraino in un video della visita su Telegram. I russi, ha insistito, «non hanno alcuna chance. Ci batteremo e vinceremo».

volodymyr zelensky a kharkiv 8Auto bruciata a KharkivEdificio bombardato a Kharkivvolodymyr zelensky a kharkiv 9sergey lavrovjet russo abbattuto dagli ucraini a kharkiv 4SERGEI LAVROV MEME - BY EMILIANO CARLI kharkiv

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!