marzabotto 2

DI TUTTA L'ERBA, UN FASCIO! - È STATA ARCHIVIATA L’ACCUSA DI APOLOGIA DEL FASCISMO PER IL CALCIATORE EUGENIO MARIA LUPPI CHE, DOPO AVER SEGNATO UN GOAL, AVEVA ESULTATO CON IL SALUTO ROMANO, MOSTRANDO UNA MAGLIETTA CON IL FASCIO LITTORIO E L'EMBLEMA DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA – IL PM: “IL GIOVANE NON PARE NEMMENO AVERE AVUTO PIENA CONTEZZA DEL GRAVE SIGNIFICATO DELLA SIMBOLOGIA ESPOSTA”

Antonio Rapisarda per “il Tempo”

 

marzabotto

Il saluto romano, anche per manifestare la propria gioia dopo aver segnato un goal al novantesimo minuto di gioco non è un reato.

L' ennesima sentenza che chiude le porte alle istanze liberticide che hanno caratterizzato l' esperienza di governo Renzi-Gentiloni arriva da una delle vicende che in campagna elettorale sono state utilizzate dal Pd e dalla sinistra in generale come esempio di apologia di fascismo: parliamo del caso di Marzabotto dove, dopo una rete segnata in una partita di seconda categoria, il calciatore dilettante del «65 Futa» Eugenio Maria Luppi aveva salutato i suoi tifosi con il braccio teso, mostrando oltretutto una maglietta con il fascio littorio e l' emblema della Repubblica Sociale italiana.

 

marzabotto eccidio

Bene, tutto questo per i giudici non costituisce reato perché nel comportamento del calciatore «nonostante la diffusione delle immagini in rete e conseguente pubblicità al gesto, nessun pericolo all' ordinamento democratico può essersi riscontrato». Questo è ciò che ha stabilito la Procura di Bologna che ha chiesto l' archiviazione del fascicolo, poi disposta dal Gip.

 

Si chiude così una storia che per settimane ha occupato le pagine dei giornali, proprio mentre imperversava la caccia politica all' uomo «nero» sotto l' attenta supervisione dell' allora presidente della Camera Laura Boldrini. Dopo l' episodio in questione Luppi è finito indagato per il reato di apologia di fascismo, a maggior ragione - secondo gli accusatori - perché il gesto è apparso una provocazione esplicita in uno dei luoghi simbolo degli eccidi nazi fascisti.

luppi gol al marzabotto

 

Lettura sostanzialmente diversa è stata quella del pm Michele Guidi secondo la quale si è trattato in realtà di un gesto «isolato, di un giovane che non pare nemmeno avere avuto piena contezza del grave significato della simbologia esposta e che, lungi dal voler diffondere o rafforzare l' ideologia del disciolto partito fascista, si è poi scusato cercando, invece, l' incontro con Franco Leoni Leutizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto, che gli ha offerto la sua testimonianza a spiega zione della gravità del gesto mostrato».

 

marzabotto eccidio

La stessa società del calciatore, il Futa 65 di Loiano, ha spiegato ancora il pm, si è dissociata dal gesto, giungendo a sciogliere il contratto.

Sorpreso per la decisione il sindaco di Marzabotto Romano Franchi, che ha scelto da parte sua di fare ricorso, per il quale a proposito del fascismo «forse non c' è stato un pericolo fisico, ma c' è un pericolo culturale che si diffonda questa cultura che ha portato l' Italia e non solo al disastro. Spero che questo non avvenga».

MARZABOTTO 2

 

Discorso diverso, invece, è ciò che contempla l' ordinamento giudirico : i fatti. A irrobustire la decisione della Procura è stata l' importante sentenza della Cassazione che nel dicembre 2017, un mese dopo i fatti della partita, si è pronunciata sull' assoluzione di alcuni militanti che avevano partecipato facendo il saluto romano ad una commemorazione politica a Milano.

luppi gol al marzabottoMARZABOTTO 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?