grecia merkel

CHI SI ASPETTAVA IL PANICO IN GRECIA, DOPO IL REFERENDUM, E’ RIMASTO DELUSO: NIENTE FILE DAVANTI A SPORTELLI E SUPERMERCATI, MA LE BANCHE CHIUSE PREOCCUPANO - SOFFRE PERO’ IL TURISMO: CANCELLATE 50 MILA PRENOTAZIONI AL GIORNO

Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

GRECIA - MERKEL GRECIA - MERKEL

 

Doveva venire giù il mondo o almeno un’invasione di cavallette, e invece il giorno dopo sembra di stare meglio del giorno prima. La Grecia si risveglia, apre gli occhi e si accorge che l’Armageddon non è arrivato. Nonostante il “no” alle richieste dell’Europa e nonostante le profezie di sventura di chi invitava, anzi intimava, di votare “sì” al referendum.

Irresponsabili, incoscienti, fatalisti o cosa?

tsipras   referendum in grecia ffe114atsipras referendum in grecia ffe114a

 

«No, siamo fatti così — alza le spalle Demetrios, 36 anni, da dietro il bancone di frutta e verdura — viviamo in modo semplice. Siamo umili ma orgogliosi. Magari siamo solo diversi da voi altri». Sarà che nel greco antico — raccontano qui — il tempo verbale del futuro neanche esisteva; per esprimere il futuro si ricorreva a un “sto per”, al presente. Il futuro, insomma, che si costruisce sul presente stesso, con la propria autodeterminazione e con la propria esperienza diretta. Spiegazione romantica, ma poi rimane un punto: se non arriva questo benedetto accordo e in tempi brevi, cosa succede?

 

referendum in grecia tsipras 79e81df4referendum in grecia tsipras 79e81df4

Il tassista mette a tutto volume una canzone che si chiama “Rita Ritaki”, dalla musica sembra un invito alla leggerezza della vita, dal testo chissà: parla di un 45enne innamorato di una diciottenne. «Sono contento per come è andato il voto. Preoccupato lo sono da anni, ho sempre fatto sacrifici — dice — quindi non mi cambia nulla. Ma ieri abbiamo vinto come Paese, è stato un sussulto di coraggio, non ci siamo piegati».

 

Prova a rispondere anche Stephanos, professore al liceo in pensione, sta seduto ad un tavolo del bar da un bel po’, da solo, quasi in contemplazione: «Ci pensi bene. I soldi sono pezzi di carta, giusto? Allora cambiamo carta, o ne aggiungiamo un’altra a quella che non si trova più».

referendum in grecia 05c01ca2referendum in grecia 05c01ca2

 

Frase che manderebbe al manicomio un qualsiasi economista, forse, ma lo spirito generale sembra essere proprio questo. In qualche modo si farà, ecco. In piazza Omonia c’è il bancomat della stazione del metrò. Tempo di attesa per prelevare: tre minuti scarsi, una sola persona davanti. Nelle vie principali di Atene due schermate su tre dicono “fuori servizio”.

 

referendum in grecia referendum in grecia

Ma in quelli funzionanti le lunghe code dei giorni scorsi non si vedono più. «Penso che il voto di domenica abbia esorcizzato molte nostre paure. Solo essere riusciti a farlo è stato importante. Siamo vivi. Se adesso va al mercato troverà la stessa carne e lo stesso pesce di dieci giorni fa. Le cose che contano sono queste», spiega Katharine, ha 25 anni, studia filosofia e si vede.

 

referendum in grecia   acropolis  cc2fe199referendum in grecia acropolis cc2fe199

Anche ai supermercati tutto fila liscio. Nessuna fobia, nessun isterismo, nessun carrello riempito a dismisura, nessun scaffale vuoto. La scorsa settimana i giornali greci sostenevano che l’acquisto di generi alimentari era schizzato solo nei quartieri più ricchi della capitale. Un po’ perché i soldi veri da spendere sono lì, un po’ perché più hai e più hai paura di perderlo. Gli stessi unici quartieri dove guarda caso il “sì” ha fatto il pieno di voti.

 

referendum in grecia  c986edreferendum in grecia c986ed

«Dopodiché va bene vivere giorno per giorno ma entro questa settimana dobbiamo sapere come va a finire — ragiona Gregorios, il direttore di un supermercato di una catena francese — Viviamo da mesi dentro una bolla, da una settimana anche peggio. Diventa difficile gestire ordini, fatturazioni, pagamenti, con questa incertezza».

 

L’utilizzo di carte di credito e bancomat, ad esempio, da giorni non è più accettato da molti esercizi commerciali, visto che poi diventa complicato prelevarli. Senza dimenticare le voci incontrollate (e infondate) di possibili prelievi forzati dai conti correnti con più di 8mila euro di deposito.

referendum in grecia  ba0543referendum in grecia ba0543

 

Così viene da chiedersi se la grande calma di Atene sia quella dopo la tempesta o quella prima della vera tempesta. Al quartier generale di Syriza ci si dice pronti a tutto, se le cose dovessero andar male: indire una mobilitazione popolare ed europea a difesa della Grecia, con manifestazioni nelle capitali; e poi dar vita a un sistema di pagamento complementare all’euro, con il progetto che sarebbe già su carta e pronto a entrare in funzione nel giro di pochi giorni.

 

referendum in grecia  7a4c2c7creferendum in grecia 7a4c2c7c

Nel frattempo le banche resteranno chiuse: oggi e domani ufficialmente, ma forse per tutta la settimana. Con il limite di prelievo dai bancomat di 60 euro per i greci. Mentre sempre per tutta la settimana i mezzi pubblici resteranno gratuiti.

 

Chi sta risentendo della grande incertezza è sicuramente il settore del turismo, con il quotidiano To Vima che parla di 50mila cancellazioni di prenotazioni al giorno. La risposta del viceministro del Turismo Elena Kountoura è stata un invito ai mezzi di informazione: moderare i catastrofismi così da non danneggiare il settore. Difficile dire se farà breccia.

referendum in grecia  2ec39768creferendum in grecia 2ec39768c

Ieri il giornale greco Espresso , per dire, è andato in edicola con un cubitale “bomba” e accanto l’immagine di un meteorite pronto a impattare sul pianeta. Come nel film Armageddon. Dove, per fortuna, c’era il lieto fine.

 

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”