portier cove montecarlo monaco

SABBIA NEGLI OCCHI DEL PRINCIPATO – LA SICILIA HA RIFIUTATO DI VENDERE 700MILA METRI CUBI DELLA SABBIA DI TERMINI IMERESE A MONTECARLO! VISTO CHE A MONACO NON HANNO PIÙ TERRENI EDIFICABILI, C’È UN PROGETTO DI RENZO PIANO CHE PREVEDE L’ESPANSIONE VERSO IL MARE CON UN QUARTIERE DI ULTRALUSSO (PORTIER COVE). MA CON IL GRAN RIFIUTO DELL’AMMINISTRAZIONE SICILIANA RISCHIA DI NON VEDERE MAI LA LUCE…

 

 

Caterina Maniaci per “Libero quotidiano”

 

portier cove montecarlo 2

Dalla sabbia della Sicilia alle supercase di lusso di Montecarlo: una storia che percorre l'Italia fino e oltre i confini. Un viaggio che però sembra destinato a non iniziare mai. Ci sono, in questa storia, due luoghi così diversi e opposti, come Termini Imerese e Montecarlo. In comune, il mare.

 

Da una parte, hinterland palermitano, un golfo bello, molta storia e molte chiese, ma anche molta speculazione edilizia e l'ombra della mafia. Montecarlo, dall'altra: non una storia così lunga, ma dall'Ottocento in poi un posto di rilievo nelle cronache mondane e una tappa fissa del Grand Tour di ricchi e nobili europei e non. Oggi succede che il Principato ha chiesto a Termini di comprare 700mila metri cubi della sua sabbia per costruire un nuovo quartiere residenziale.

portier cove montecarlo

 

Perché a Montecarlo di terreno edificabile non ne rimane più, si costruisce in verticale, in una selva di palazzi e ville terrazzate, ormai ogni centimetro quadrato è stato sfruttato fino all'osso e la mancanza di spazi edificabili ha contribuito a far schizzare i prezzi alle stelle. Così ecco l'idea: chiedere la sabbia a qualcuno che ne abbia in abbondanza, magari anche molto bisognoso di fondi.

 

Allora ci si guarda intorno, fino al Sud, fino in Sicilia. Quasi certo che la cosa si possa concludere. Altrimenti il progetto firmato dall'archistar Renzo Piano rischia di saltare. Un progetto che prevede l'espansione in direzione mare e per questo serve sabbia, la sabbia che a Termini sembra abbondare. Di qui l'offerta di acquisto a cui però l'assessorato regionale al territorio ha risposto picche.

 

Ed è stata negativa anche la risposta del Consiglio di giustizia amministrativa che ha respinto il ricorso straordinario al presidente della Regione Sicilia proposto dalla società Arenaria s.r.l. con sede in Bologna contro l'assessorato regionale. Anche la valutazione di impatto ambientale delle operazioni di dragaggio sull'ecosistema marino e sull'economia della Sicilia Settentrionale era stata negativa. Insomma, un no su tutta la linea. La sabbia, dunque, resterà al suo posto, nel golfo di Termini.

portier cove montecarlo 5

 

E i futuri residenti del nuovo quartiere chic dovranno aspettare nuove soluzioni. In realtà, è da quasi due anni che la questione si trascina, e già alla fine del 2019 erano attesi i primi lavori per la costruzione dei livelli inferiori degli edifici sulla penisola artificiale che sta sorgendo nel mare di Montecarlo. Del resto, Montecarlo è sempre la città più costosa al mondo, con un prezzo medio per metro quadrato di 48mila euro.

 

Secondo l'indice Savills World Cities, all'interno del Principato di Monaco, il distretto di Montecarlo è, a sua volta, il più costoso, con una quotazione media di 53mila euro al metro quadrato. La capitale monegasca si contende lo scettro di città più costosa con Hong Kong, che non a caso ha gli stessi problemi di spazio.

 

portier cove montecarlo 3

Certo non è come materia prima industriale a cui si pensa quando si parla di sabbia, eppure nel mondo ne vengono usate ogni anno circa 40 miliardi di tonnellate, insieme alla ghiaia, una quantità nove volte superiore a quella del petrolio estratto, destinate per la maggior parte alla preparazione del calcestruzzo, la miscela essenziale per la costruzioni di edifici, ponti, strade.

 

portier cove montecarlo 4

Già migliaia di anni fa in Egitto, Mesopotamia, Cina, Roma, erano noti ed usati materiali naturali, proprio come la sabbia, con cui costruire edifici resistenti nel tempo. Un uso, quindi, che risale, a migliaia di anni fa. E quanto potrebbe costare oggi? All'ingrosso il costo si aggira all'incirca sui 35-45 euro a metro cubo, ed è, a quanto pare, la più cara fra le sabbie utilizzate

portier cove montecarlo 1

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…