madonna quadro diana ed endimione

LE VIE (AMBIGUE) DEL MERCATO SONO INFINITE – IL SINDACO DI AMIENS HA CHIESTO A MADONNA DI AVERE IN PRESTITO IL QUADRO “DIANA ED ENDIMIONE” DI JÉRÔME-MARTIN LANGLOIS, SPARITO DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE DALLA CITTADINA E RISPUNTATO MIRACOLOSAMENTE A CASA DELLA NONNETTA DEL POP: LA CANTANTE LO HA ACQUISTATO A UN’ASTA NEL 1989, PER GLI ESPERTI SI TRATTA DI UNA COPIA, MA C’È CHI SOSPETTA CHE L’OPERA POSSA ESSERE STATA TRONCATA PER… - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Marco Ventura per “il Messaggero”

 

brigitte foure 4

[…] Si rivolge direttamente a Madonna la prima cittadina di Amiens, la simpatica e cerimoniosa Brigitte Fouré, che con affettazione vagamente ironica le chiede di riavere indietro almeno per qualche settimana, se non per un anno, il 2028, guarda caso quello in cui si dovrebbe proclamare la città europea della Cultura per la quale Amiens è candidata, un quadro che era scomparso dal 1918 e che, incredibilmente, le vie ambigue del mercato dell'arte hanno depositato, come una conchiglia nel mare magnum delle compravendite e infine di un'asta, su una parete della villa della cantante.

[...]

 

madonna con il quadro diana ed endimione

LA FOTOGRAFIA Al Sindaco non interessa riconquistare l'opera con indagini della polizia e richieste di consegna. Le importa, invece, che i suoi cittadini lo possano vedere, ma soprattutto che di Amiens si parli e che Madonna potendo vada addirittura in visita.

 

[…] Tutto nasce da una fotografia. Ai piedi della scalinata della sua villa, Madonna posa davanti a un grande dipinto che accanto a lei produce un effetto contaminante, quasi pop. Si tratta, verosimilmente, di un'opera del pittore neoclassico francese, Jérôme-Martin Langlois e ritrae la scena mitologica della dea della caccia, Diana, perdutamente protesa verso il corpo bellissimo di Endimione, il pastore-cacciatore catturato in un sonno perenne proprio per consentire alla dea di visitarlo nella sua grotta ogni notte

 

In quella foto, apparsa nel 2015 in un servizio di Paris Match, un ricercatore di Amiens ha creduto di riconoscere proprio la Diana ed Endimione commissionata da Luigi XVIII per il Salone di Diana al Palazzo di Versailles, completata nel 1822 e acquistata nel 1873 dalla Repubblica francese. Dal Louvre, il dipinto è passato cinque anni dopo al Museo di Belle Arti, che oggi si chiama Museo di Piccardia, di Amiens, fino al bombardamento tedesco del marzo 1918, bombe e colpi di mortaio per 28 giorni e 28 notti, senza tregua, che distrusse anche uno dei padiglioni. I quadri furono messi in salvo per quanto possibile, ma quando tornarono, alla fine del conflitto, all'appello ne mancavano una quindicina.

 

Diana ed Endimione

Si pensò che fossero andati distrutti tra le macerie, compreso la Diana ed Endimione di Langlois. E in buona fede Madonna acquisterà in un'asta di Sotheby' s nel 1989 quello che sarà descritto nel catalogo come «replica di un dipinto con lo stesso titolo e uguali dimensioni che Langlois ha esposto al Salone di Parigi nel 1822, ora distrutto».

 

LE DIMENSIONI Mancavano la firma, la data, qualsiasi carattere identificativo riconoscibile. In realtà, le dimensioni non sarebbero proprio le stesse. Al quadro appeso nella villa della popstar mancano tre centimetri in altezza. Gli esperti ipotizzano che sia stato troncato proprio per togliere la firma ed essere venduto senza problemi. La cifra pagata da Madonna: 1 milione e 300mila dollari, tre volte la stima di partenza. […]

madonna per vanity fair 3madonna per vanity fair 1madonna irriconoscibile su instagrammadonna 1990 indossando il reggiseno iconico di j. p. gaultiermadonna mdna 2012madonna bondage madonna madame x tour 2019madonna per vanity fair 10

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...