renzi spok

IO SO’ IO E VOI NUN SIETE UN CAZZO - CAFONERIA E SPOCCHIA: LA MALEDUCAZIONE AL POTERE - AVERE UN CAPO ARROGANTE PER 4 ANNI FA SALIRE AL 65% IL RISCHIO DI DISTURBI CARDIACI - LO PSICOTERAPEUTA: LA MIGLIOR DIFESA? E’ IL NON ATTACCO

Roselina Salemi per “la Stampa”

 

maleducatimaleducati

Tutto potrebbe essere cominciato con il profumo Arrogance (per lei e per lui) creato nel 1982. Buona idea di marketing che senza volerlo ha intercettato un sentimento, segnato la nascita di un’epoca. L’arroganza ha smesso di essere considerata una colpa ed è diventata una virtù, un sinonimo di assertività, capacità di farsi valere, conquistare la leadership.

 

Dice lo psicanalista Luigi Zoja, autore di un’importante Storia dell’arroganza (Psicologia e limiti dello sviluppo): «L’individualismo radicale è una malattia di tutti e quindi non è più classificata come malattia. La superficie del mondo si è ridotta ad essere la pelle del singolo individuo, e questa distorsione porta un sacco di problemi, compresa l’eccessiva importanza data al presente rispetto al futuro». 
 

Risultato: siamo circondati dagli spocchiosi. E’ inevitabile incrociarli. Impongono regole e punti di vista, esibiscono denaro e privilegi, umiliano chi non ne ha, possiedono tutte le carte vip possibili e immaginabili. Devono dimostrare a se stessi e agli altri di essere «qualcuno».

 

scaparroscaparro

Fulvio Scaparro, psicoterapeuta e saggista, ha dedicato a loro il suo ultimo libro, Antispocchia. Come ho imparato a difendermi dagli arroganti (da Bompiani, il 28 maggio) utilissimo per capire da dove vengono i dolori «del terzo tipo», non le sofferenze esistenziali o fisiche, ma quelle dovute a «piccole prepotenze, abusi, furbizie, dispetti rivendicazioni, invidie, cafonerie, manie di grandezza e ruffianerie che ci avvelenano l’esistenza».

 

L’arroganza, con tutto ciò che si porta dietro è per Scaparro «una forma di self-mobbing, un “facciamoci del male”, perché in fondo lo spocchioso è uno come tanti, ha scarsa stima di sé e un disperato bisogno di applausi e consensi». Sapere tutto questo è confortante, ma come difenderci?
 

Il lavoro
Prendiamo il lavoro. Uno studio dell’Università di Stoccolma sostiene che avere un capo arrogante per quattro anni fa salire al 65 per cento il rischio di stress, alcolismo, disturbi cardiaci. Per sopravvivere è il caso di esercitarsi nel «distacco emotivo» raccomanda Barbara Berckham, psicologa tedesca esperta di comunicazione, autrice di Piccolo manuale di autodifesa verbale e organizzatrice di seguitissimi workshop. La sua dritta più divertente è quella di spiazzare lo spocchioso con risposte insolite, un po’ nonsense.

 

marchese del grillomarchese del grillo

Esempio: se il capo ripete per la centesima volta «Tanto voi donne non capite niente di tecnologia», provate a rispondere con un proverbio (oltre, eventualmente hackerare il suo account). Di sicuro lo metterete in difficoltà.

 

L’americana Sherry Argov, esperta di relazioni interpersonali consiglia astutamente: «Concedi attenzione allo spocchioso, ma fallo in modo distratto e superficiale. In ufficio potresti dire: “Ok, cosa posso fare per te?” mentre stai per rispondere al telefono. Offrigli il contrario di quello che vorrebbe: la tua totale attenzione». 
 

Certo, non è una sfida da poco. Gli arroganti sono ovunque. In palestra esibiscono muscoli e forma fisica disprezzando gli altri, al ristorante tormentano il cameriere, in coda, pretendono di scavalcarla, con il rituale «lei-non-sa-chi-sono-io», in aereo sono l’incubo degli assistenti di volo.

maleducati 1maleducati 1

 

La miglior difesa? «E’ il non-attacco - risponde Scaparro -. Mai inseguire lo spocchioso sul suo stesso terreno, dargli la lite che vuole, gridare più forte, accettare il confronto-scontro su chi ha ragione o torto, su chi la sa più lunga. Meglio sfilarsi. Meglio il silenzio. Meglio ancora l’ironia, che può essere l’arma vincente. I supponenti sono ridicoli…. Questo non significa essere deboli, ma combattere in un altro modo, con l’eleganza del matador che sfianca il toro, e non lo prende per le corna». 
 

Il potere
C’è anche la spocchia legata al potere. L’archetipo è il Marchese del Grillo, cameriere segreto di Pio VII nella Roma dell’’800 in un famoso film di Alberto Sordi. Lui poteva tutto «perché io sono io e voi non siete niente».

 

marchese del grillo 1marchese del grillo 1

Ma oggi chiunque è sotto l’occhio dei social, e i Marchesi del Grillo, per fortuna sono pochissimi. In compenso, ciascuno di noi ha un momento di arroganza. Anche Scaparro. E che cosa fa? «Ogni volta che mi sorprendo in un atteggiamento altezzoso, rabbrividisco. Fingo di non conoscermi e mi tolgo il saluto». E questa è autoironia.

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?