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SPIA A PORTATA DI CLIC! L’ITALIA CERCA I NUOVI 007 SUL WEB. MA IN 3 ANNI, SU 8.000 ASPIRANTI AGENTI SEGRETI, SOLO 50 CE L'HANNO FATTA - L'INGHILTERRA LANCIA UNA CAMPAGNA DI RECLUTAMENTO AL CINEMA PER ATTIRARE SEMPLICI SPETTATORI” - “LO SPIONAGGIO È LA SECONDA PIÙ VECCHIA PROFESSIONE AL MONDO, MA CON ANCOR MENO PRINCIPI MORALI DELLA PRIMA”

Roberta Mercuri per la Verità

 

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La parola «spia» fa subito venire in mente il James Bond letterario o cinematografico circondato da belle donne, intento a sorseggiare Martini «agitato, non mescolato», o a seminare avversari al volante di un' Aston Martin. Da quanto racconta il suo creatore, Ian Fleming, Bond entrò al ministero della Difesa, dove poi sarebbe diventato lo 007 per antonomasia, mentendo sull' età: spacciandosi per maggiorenne, quando aveva solo 17 anni, e grazie all' appoggio di un amico del padre, che morì in un incidente in montagna.

 

Diventare uno 007 italiano è meno romanzesco. Ormai il mestiere di spia è a portata di click. Da alcuni anni il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, la rete di organi e di autorità che coordina l' intelligence italiana, ha aperto sul suo sito (www.sicurezzanazionale.gov.it) la sezione «Lavora con noi».

 

Tra il 2013 e il 2016 sono arrivati 8.000 curricula, ma solo 50 aspiranti spie sono riuscite a farsi assumere dopo durissime selezioni (altri 50 sono stati selezionati nelle università). Per le attività più operative, quelle tipiche degli agenti segreti a cui ci hanno abituato libri e film, restano i canali di reclutamento tradizionali, l' esercito e le forze di polizia.

 

Ma con le nuove sfide lanciate dalla cyber sicurezza e dal terrorismo internazionale, che ha fatto del web il suo principale strumento di propaganda, servono profili nuovi: la nostra intelligence cerca online soprattutto esperti in informatica, hacker, giovani «smanettoni» del web le cui missioni top secret si svolgono nel mondo sommerso della rete. Per diventare 007, però, non è necessario essere hacker.

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I Servizi italiani cercano anche psicologi, analisti del comportamento, esperti di lingue e culture lontane. Tra i requisiti richiesti, acume, coraggio ed empatia, per sfruttare ogni possibile fonte di informazioni. Ma anche spirito di adattamento e flessibilità, perché il lavoro richiede sacrifici: non esistono orari d' ufficio. Inoltre serve grande stabilità emotiva, necessaria a vivere sotto copertura, senza dire neppure alla famiglia cosa si fa. Gli 007 devono raccontare a tutti che sono impiegati pubblici (anche lo stipendio è da Pa) e se fanno un buon lavoro non saranno mai lodati né in pubblico né a casa.

 

Il mestiere di spia, insomma, non è certo adatto a chi ama mettersi in mostra. ETNIEL' Mi6, il Secret Intelligence Service di Londra, è alla ricerca di persone normali, non vuole dei James Bond. A dirlo il direttore del servizio segreto di Sua Maestà, Alex Younger: «La gente crede che noi assumiamo Daniel Craig, o meglio un Daniel Craig agli steroidi. Ma uno come lui oggi non sarebbe preso».

 

Per questo l' Mi6 ha lanciato uno spot di reclutamento per le spie del futuro, che verrà proiettato nei cinema. Una campagna per chiedere a semplici spettatori di farsi avanti per un posto da agente segreto, rivolgendosi in particolare alle minoranze etniche. Lo scopo è di aumentare di un terzo l' organico di spie a servizio di Sua Maestà.

 

NUMERI Non ci sono dati precisi, ma agli inizi degli anni Ottanta le spie in tutto il mondo erano almeno 1. 250.000, di cui 150.000 statunitensi. Da quanto si sa, gli 007 italiani oggi dovrebbero essere circa 10.000. Nel 2016 per la cyber sicurezza il Governo ha stanziato 150 milioni di euro.

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INTROVERSI «Quanti dipendenti ha la nostra intelligence? Qualcosa tra i 37.000 e 1 miliardo, probabilmente il maggiore polo di impiego di introversi del mondo» (così l' americano John C. Inglis nel 2012, quando era vicedirettore della National security agency).

 

MUTILATO Zapiro, soldato persiano, per simulare presso i babilonesi d' esser stato severamente castigato da Dario, di cui era fedelissimo, si mutilò naso e orecchie, riuscendo così a infilarsi tra di loro per aprire poi le porte ai compagni.

FARAONE Il faraone Ramsete II disponeva di un capo dei servizi di spionaggio e controspionaggio che veniva ufficialmente definito «Gli Occhi e gli Orecchi del Re». Fu uno di loro a inventare i primi sistemi di crittografia, ovvero di messaggi in codice.

 

FICHI I sicofanti, da sykon (fico) e phainein (manifestare), corpo di vigilanza greco. Ad Atene avevano il compito di combattere il contrabbando di fichi, individuando chi portava fuori dalla polis la merce. Per estensione la parola andò a indicare «un cittadino che denuncia alle autorità le violazioni della legge».

NINJA Tra gli insegnamenti delle kunoichi, donne spia ninja: kisha (l' arte della seduzione), yagen (farmacologia), dokujutsu (l' arte dei veleni), kakushijutsu (l' arte dell' utilizzo delle piccole armi improprie, cioè pettini, mollette etc.).

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POPOV Una delle spie più note fu Duan Popov: arruolato dai servizi della Germania nazista, faceva il doppio gioco per l' intelligence inglese. Noto anche come «Triciclo», perché voleva sempre tre donne nel suo letto. Frase: «Sedurre con verità e ingannare con menzogne».

 

MODELLINI Punti e linee tratteggiati lungo i contorni di modellini di abiti femminili, da ritagliare su giornali di moda. Era questo uno dei sistemi ideati dalle spie naziste in Gran Bretagna per inviare con la posta normale messaggi in codice ai loro complici nel Terzo Reich.

TRAVESTITO Charles Geneviève Timothée Louis d' Éon, primo agente travestito da donna. Ricevette in dono da Maria Antonietta un guardaroba femminile confezionato dalla sua sarta personale e da Luigi XVI l' ordine di «rimanere donna fino alla morte». Dopo la Rivoluzione francese, scappato a Londra, per sopravvivere fu costretto a esibirsi in spettacoli vari vestito da donna. Morì a 83 anni dopo aver vissuto 46 anni da maschio e 37 da femmina. A lui s' ispira il cartone animato Lady Oscar.

 

il ponte delle spie  2il ponte delle spie 2

SELVAGGIO Margaretha Geertruida Zelle MacLeod, più nota come Mata Hari cioè «Luce del giorno» o «Occhio dell' alba». Nata in Olanda, ispiratrice di molti film, venne accusata di spionaggio e fucilata dai francesi nel 1917. Aveva 40 anni. Non bella, almeno a giudicare dalle foto, era alta ma piuttosto appesantita, denti grossi e radi, labbra grandi. La carnagione era talmente scura che uno dei giudici la paragonò a un «selvaggio».

 

DOTTORESSA Fräulein Doktor (la Dottoressa), unica donna nominata ufficiale dell' esercito tedesco e capo di una sezione del Comando Militare Supremo in cui si formavano le spie e in cui studiò anche Mata Hari.

GARBO Greta Garbo fu reclutata da William Stephenson della Bsc, la filiale americana dei servizi segreti britannici. Pare accertato il suo coinvolgimento nella fuga di agenti alleati dai territori occupati dai nazisti, e avrebbe anche mantenuto i rapporti con la Svezia.

PRINCIPI «Lo spionaggio è la seconda più vecchia professione al mondo, ma con ancor meno principi morali della prima» (il giornalista e saggista australiano Phillip Knightley).

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la copertina di 007 spectrela copertina di 007 spectreMata Hari Mata Hari

 

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