autostrada 'ndrangheta cosca cosche ndrangheta autostrade cantiere cantieri

“STASERA FACCIAMO BUNGA BUNGA?” - LE INTERCETTAZIONI DEI ROS CHE HANNO PORTATO ALL’ARRESTO DELL’EX MANAGER DI “SITALFA”, ROBERTO FANTIN: E' ACCUSATO DI AVER AIUTATO ALCUNE DITTE LEGATE ALLA ‘NDRANGHETA AD ACCAPARRARSI GLI APPALTI PER LA MANUTENZIONE DELL’AUTOSTRADA TORINO-BARDONECCHIA - LA RETE DEL “BOSS-IMPRENDITORE” DOMENICO CLAUDIO PASQUA CHE LAVORA, ATTRAVERSO SOCIETA' A LUI RICONDUCIBILI, CON ALCUNI DEI GRANDI PLAYER ITALIANI DEL BITUME E DELLE GRANDI OPERE AUTOSTRADALI - I MANAGER DEI GRUPPI DI COSTRUTTORI ERANO “CONSAPEVOLI DELLA CARATURA CRIMINALE DELL'INTERLOCUTORE”: “MINCHIA SIAMO DEI FALSARI DI VAN GOGH…”

 

Articoli correlati

CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE? - IL 58ENNE ROBERTO FANTINI, TRA I COMPONENTI DELL\'OSSERVATORIO...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROBERTO FANTINI

1 - APPALTOPOLI IN PIEMONTE CIRIO "LICENZIA" IL GARANTE CHE DAVA INCARICHI AI BOSS

Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per “la Stampa”

 

LAVORI SULL AUTOSTRADA TORINO BARDONECCHIA

Terremoto politico-giudiziario in Piemonte e a Torino a due mesi dalle elezioni regionali. Dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta nei cantieri di diverse autostrade italiane a un sistema di corruttela elettorale che ha permesso a uno storico esponente del partito democratico, Salvatore Gallo, di far eleggere alle ultime elezioni comunali della città (2021), tre dei 17 consiglieri dem nell'assise civica. È il risultato dell'inchiesta della procura e del Ros dei carabinieri che ha portato in carcere (ai domiciliari) l'ex manager Roberto Fantini, già ad di Sitalfa, società controllata da Sitaf che si occupa della manutenzione dell'autostrada Torino-Bardonecchia.

 

LAVORI SULL AUTOSTRADA TORINO BARDONECCHIA

L'accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa. Per il pm Valerio Longi Fantini agevolava le cosche della ‘ndrangheta negli appalti dell'arteria che collega il capoluogo alle località sciistiche. Ma sempre Fantini – e qui scoppia il primo caso politico - il 22 novembre del 2022, è stato nominato, dal consiglio regionale, in quota Pd, componente dell'Orecol, una sorta di Osservatorio che deve garantire la legalità e la trasparenza degli appalti su opere decise dalla giunta regionale.

 

SALVATORE GALLO

Una comica, anzi no. Appresa la notizia da La Stampa il presidente della regione Alberto Cirio ha imboccato subito la strada che porterà alla revoca di Fantini in quell'ente […]

 

 

 L'imprenditore agevolatore delle ditte dei boss («nella piena consapevolezza della statura criminale degli stessi» si legge agli atti) era stato proposto da Raffaele Gallo, consigliere regionale uscente del Pd e figlio di Salvatore Gallo, protagonista della seconda «anima» dell'indagine che ha svelato un diffuso sistema di corruzione elettorale che ha contraddistinto parte delle consultazioni comunali di Torino del 2021.

 

CANTIERE AUTOSTRADALE

Il presunto protagonista è Salvatore Gallo, ex socialista, «capobastone» (in senso politico) di consenso, tessere e voti, già noto come «re della Sitaf», di cui è stato a lungo e fino a poco tempo fa alto dirigente. Transitato nel Pd come «fassiniano» di ferro, ha continuato a mantenere inalterato un ampio consenso riproposto mai scalfito da inchieste e maligni giudizi dei competitor. Con una serie di favori, ma anche minacce (è indagato anche per estorsione) e un approccio di spiccata indole clientelare sarebbe riuscito – questa è l'ipotesi di corruzione elettorale che gli viene contestata – a far eleggere in consiglio tre membri del partito democratico (non indagati).

 

[…] I guai di Gallo senior hanno generato a catena altri terremoti. Il ruolo del capolista dem alle prossime regionali blindato fino a ieri sul figlio Raffaele Gallo, è in forte discussione. Sarà comunque candidato, ma pare, non come alfiere di lista. Con una nota, i vertici del Pd Domenico Rossi e Marcello Mazzù, chiedono le dimissioni di Fantini e si smarcano: «Valuteremo con estremo rigore le situazioni che stanno emergendo e le carte processuali».

cantieri in autostrada 4

 

2 - "VIENI AL BUNGA BUNGA CON LE ESCORT" COSÌ LE COSCHE SI SONO PRESE LE AUTOSTRADE

Giuseppe Legato per “la Stampa”

 

Ore 20.53 del 17 settembre 2015. Nelle cuffie dei carabinieri del Ros di Torino che indagano sulla Sitalfa, […] finisce una telefonata tra un tale Massimo Franciulli e Domenico Claudio Pasqua. Il primo è procuratore del grande gruppo di costruttori Itinera. Di più: è responsabile per la multinazionale del cantiere di allargamento dell'autostrada A4 nel tratto tra Mercallo Mesero e Milano […]

 

Il secondo è stato arrestato l'altroieri dalla Dda di Torino per associazione a delinquere di stampo mafioso. Pasqua è un boss imprenditore visto e considerato che con una serie di società "a lui riconducibili" lavora nei subappalti di tutti i più grandi player italiani del bitume e delle grandi opere autostradali.

 

cantieri in autostrada 2

«Stasera facciamo bunga bunga?» chiede a Franciulli (non indagato ndr). […]Annota il gip: «Entrambi emergono come assidui frequentatori di night e meretricio». Il fatto è che le ditte di Pasqua lavoreranno anche in quel cantiere e Franciulli «consapevole della caratura criminale dell'interlocutore», li chiamerà spesso e volentieri. […]

 

È solo la prima di tante collaborazioni che la ditta di questa famiglia […] ha aperto negli anni […]. Scrive il gip di Torino: «L'indagine ha permesso di accertare i rapporti tra i Pasqua e i vertici dirigenziali di Sitalfa controllata di Sitaf. Società quest'ultima a capitale parzialmente pubblico. Anas – si legge - è azionista pubblico in passato di maggioranza oggi di minoranza (seppur rilevante) il cui principale socio di maggioranza è Astm spa holding del gruppo Gavio che controlla Itinera, società che a sua volta si occupa della costruzione manutenzione di autostrade e realizzazioni di grandi opere».

 

Casualità o meno, è un fatto che anche col Gruppo Gavio emergano vicinanze attenzionate dal Ros. Il giudice Luca Fidelio, attingendo dalle conversazioni tra Pasqua e il procuratore di Itinera, racconta come «emergano rapporti strettamente confidenziali con soggetti inseriti all'interno del gruppo Gavio». […].

 

cantieri in autostrada 1

Non c'è solo dunque la Sitalfa col suo ex manager Roberto Fantini arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa ad essere stata infiltrata (in segmenti di appalti e subappalti) dalle cosche di ‘ndrangheta. C'è pure un'altra azienda molto nota sempre nella galassia della famiglia Fantini, la Cogefa. «Pasqua – scrivono i carabinieri del Ros - si vanta di aver introdotto in quei cantieri i mezzi degli Sgrò (altro cognome della galassia della malavita organizzata)». […]

 

Il padre di Pasqua, anche lui arrestato per mafia, sottolineerà: «Comandiamo noi lì, mica loro» intendendo Cogefa. […] Certo è che molti dei funzionari/dipendenti delle principali società di costruzione stradale di questo Paese «hanno consapevolezza della statura criminale di Pasqua».

CANTIERE AUTOSTRADALE IN LIGURIA

 

E ci parlano lo stesso, agevolano l'ingresso dei suoi camion nei cantieri. Permettendo loro di sovrafatturare. Esempio: «Questa qua di luglio è proprio fasulla al massimo. Minchia siamo dei falsari di Van Gogh. Hanno spostato 18 mila metri cubi di terra? Praticamente una montagna». Ancora «Pasqua ha paventato di ritirare i propri mezzi dal cantiere compreso tra Novara Est e Milano per lavori di ammodernamento della A4 per conto della committente Ghisolfa Scarl se non gli fosse stato riconosciuto un conteggio maggiorato rispetto alle ore effettivamente lavorate». Dirà: «O mi dai qualche ora in più o me ne vado». Resterà anche lì.

 

C'è ancora un'altra telefonata. Vincenzo Colosimo, responsabile acquisti della Sitalfa, chiama Pasqua esclamando: «Mi ha detto Roby (Fantini ndr) di telefonarti perché ci hanno rubato un camion a Bussoleno. Siccome voi siete del mestiere Roby mi ha detto di dirtelo». La risposta del boss è lapidaria: «Hai fatto bene».

 

cantieri in autostrada 6

I camion di Pasqua parteciperanno a una frazione di subappalto in opere connesse al nuovo ponte di Genova. Riceveranno poi un'interdittiva antimafia. Che non li fermerà dall'entrare a lavorare coi bilici nel cantiere del grattacielo della Regione. Non ha l'iscrizione alla whitelist: «Se figura che lavoro per voi non c'è bisogno di quella risposta che aspetto», «trovando disponibilità dell'interlocutore». Si chiude cosi: «Fallo venire senza problemi». Il Ros fotograferà i mezzi a un passo dalla sede della Regione.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....