mr bean cibo mangiare

“NON SIAMO ALTRO CHE IL MODO IN CUI IMMAGINIAMO DI ESSERE MANGIATI” – L’ULTIMA FISSA DEL BANCHIERE ED ECONOMISTA JACQUES ATTALI? UNO STRAORDINARIO LIBRO SUL CIBO – DAI BANCHETTI DI ELIOGABALO A BASE DI LINGUE DI FENICOTTERI ROSA AL VEGETARIANISMO DI PITAGORA ("CHE ENORME DELITTO È INGURGITARE VISCERE ALTRUI NELLE PROPRIE") ALL'INDIGNAZIONE NEL 1004 DEI CATTOLICI PER LE POSATE ("DIO HA DATO ALL'UOMO MLE MANI COME FORCHETTE NATURALI") ALLA DIETA DI YASSINE CHABLI, L’IMPRENDITORE CHE NON VOLENDO PERDERE TEMPO HA PROVATO A NUTRIRSI SOLO DI CIBO IN POLVERE DA “AGITARE PER 45 SECONDI IN UNO SHAKER”. HA RINUNCIATO DOPO 48 ORE PER NOIA…

 

Antonio Stella per il “Corriere della Sera”

 

jacques attali con emmanuel macron

Un banchetto a base di lingue di fenicotteri rosa! Solo a Eliogabalo, il dissoluto (dicono) imperatore ragazzino salito brevemente al potere nel II secolo d.C. sotto la guida della mamma e della nonna, poteva venire in mente un capriccio del genere. Non c'è chef al mondo, oggi, avesse pure dieci stelle Michelin, a potersi permettere un menu così. E meno male...

 

jacques attali – cibo. una storia globale dalle origini al futuro

Lo racconta lo storico francese Jacques Attali, docente, economista, banchiere ma soprattutto curioso onnivoro e cronico, che dopo avere scritto libri sul cannibalismo, l'Europa, Marx, gli ebrei, il Mahatma Gandhi, il debito pubblico e altro ancora, ha deciso di raccontare la storia del cibo (e del potere) dalle scimmie nomadi africane di dieci milioni di anni fa fino all'avveniristico cibo in polvere «da agitare per 45 secondi in uno shaker» come quello provato dall'imprenditore Yassine Chabli, che aveva deciso di mangiare solo quello «con l'idea di impiegare non più di tre minuti a pasto.

 

In questo modo, dal suo punto di vista, avrebbe ridotto il tempo dedicato al cibo a due ore e mezza al mese guadagnando circa 30 ore per svolgere altre attività. Ha rinunciato dopo 48 ore per noia».

Yassine Chabli

 

Si intitola «Cibo. Una storia globale dalle origini al futuro», è edito da Ponte alle Grazie e parte da un principio: «Noi non siamo altro che il prodotto di ciò che mangiamo, beviamo, sentiamo, vediamo, leggiamo, tocchiamo, annusiamo, percepiamo. Forse, anzi, non siamo altro che il modo in cui immaginiamo di essere mangiati».

 

La civiltà stessa si è sviluppata intorno a certe scelte: «Cibo, linguaggio e scrittura evolvono all'unisono. Intorno al 6000 a.C., per sfruttare al meglio le inondazioni e produrre di più, gli agricoltori mesopotamici costruiscono dighe e canali di irrigazione.

 

ELIOGABALO

Per raggiungere meglio il risultato devono formare gruppi più ampi, che presto diventeranno degli imperi e la cui nascita è quindi innanzitutto, e soprattutto, dettata da necessità alimentari.

 

In questo modo possono sviluppare produzioni agricole in grado di sfamare gruppi umani molto più numerosi: orzo, vari tipi di farro e miglio. Possono anche gestire le eccedenze, concentrare la ricchezza, finanziare e nutrire gli eserciti».

 

E quanto potessero mangiare, quelle corti reali e quegli eserciti, lo ricorda la festa per il fine lavori di costruzione (ancora oggi non c'è idraulico o muratore che non s' aspetti una cena finale) del palazzo del re assiro Assurnasirpal II all'inizio del IX secolo a.C.: dieci giorni di baldoria «per 69.574 persone, in cui si mangiarono 14.000 pecore, 1.000 buoi, 1.000 agnelli, 20.000 piccioni, 10.000 uova e 10.000 gerboa».

 

emmanuel macron jacques attali

Cioè quei topi considerati un tempo, pare, una leccornia. Niente da stupirsi. Dall'altra parte del mondo, nel celeste impero cinese dove nel 1761 furono allestiti per il cinquantesimo compleanno dell'imperatore Qianlong la bellezza di 800 tavoli, erano abituati a banchetti come quello del 1720 per celebrare l'unione tra i popoli Manchu e Han, festeggiato con centinaia di piatti diversi e rari come il naso di elefante, la carne di foca e di pavone e addirittura le labbra di orangutan.

le abitudini alimentari dei cinesi 15

 

 Ed è questa l'arte di Jacques Attali: saper passare dalla storia del fuoco che «sembra sia stato domato per la prima volta in Cina intorno al 550.000 a.C.» e fu «uno sconvolgimento di enorme portata» perché il cibo diventò «più facilmente assimilabile, aumentando ulteriormente la quantità di energia a disposizione del cervello e rendendo commestibili piante altrimenti tossiche» al vegetarianismo di Pitagora al quale Ovidio attribuisce un'invettiva: «Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! (...) Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie...».

 

E giù giù fino alle osservazioni sulla dimensione di mondi sconosciuti: «Quasi due miliardi e mezzo di persone (soprattutto in Asia, Africa e America Latina) si nutrono attualmente delle 2.000 specie di insetti commestibili».

 

jacques attali con emmanuel macron 1

Ed eccolo passare dai dettagli più inattesi («La nipote dell'imperatore di Bisanzio Maria Argyropoulina usa per la prima volta una forchetta nel 1004, durante le sue nozze con il figlio del doge di Venezia. Alcuni sacerdoti cattolici, indignati da questo spettacolo, le dicono che "Dio ha dato all'uomo le mani come forchette naturali"») alle denunce più indignate: «Nel 2017 nel mondo morivano ancora ogni anno di malnutrizione 9,1 milioni di persone, di cui 3,1 milioni di bambini sotto i cinque anni. La fame è causa di un terzo delle morti infantili e affligge 815 milioni di persone...».

luigi xiv

 

Per poi spostarsi a considerazioni sconsolanti per chi come lui confida di amare «le cene interminabili con gli amici, in cui si pontifica, si ride, si litiga e ci si riconcilia»: «Per prima scomparirà la colazione: ognuno aprirà il frigorifero quando vuole.

 

Poi sparirà il pranzo, anche al lavoro; le mense aziendali non saranno più necessarie e verranno sostituite da spuntini alla scrivania. E la sera non si mangerà più con il resto della famiglia, che peraltro si sarà totalmente sfaldata. Si vive soli e si mangia soli».

 

Solitudine imposta. Non cercata. Diversa dalla più totale e superba solitudine di Luigi XIV il quale, ricostruisce lo storico, promuove sì «una quantità di eccellenze culinarie che supera di gran lunga gli imperativi religiosi e le abitudini dei re precedenti» ma «non concepisce il suo pasto come un luogo di conversazione con i sudditi, ma come lo spettacolo della loro sottomissione».

 

Jacques Attali

Uno show prepotente dove, a Versailles, «lui prende il posto di Cristo», fa sfilare «davanti ai cortigiani una nave d'argento che contiene le (sue) salviette» e domina gli astanti: «I delfini hanno le sedie; i nipoti hanno "diritto allo sgabello" (solo per i duchi)» e «fino a 300 persone assistono al pasto in silenzio. In piedi. I nobili si trovano come in purgatorio: espiano le colpe attraverso l'umiliazione». L'incarnazione stessa del potere: il monarca può dare, il monarca può togliere. Il cibo. La vita.

jacques attaliemmanuel macron jacques attali 1

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO