UNA STRANA STORIA DA CESENA - UN CARABINIERE 47ENNE È ACCUSATO DA UNA 30ENNE DI AVERLA VIOLENTATA ALL'INTERNO DELLA CASERMA: IL MILITARE L'AVREBBE COSTRETTA A FARE SESSO, PROMETTENDOLE DI NON TOGLIERLE I PUNTI DALLA PATENTE E DI NON PERSEGUIRE SUO FRATELLO, CON PRECEDENTI – IL CARABINIERE NEGA LO STUPRO, MA SOSTIENE CHE IL RAPPORTO, SESSUALE SIA STATO CONSENSUALE – LA COSA STRANA È CHE, NEL 2025, LA 30ENNE HA PRESENTATO ALTRE TRE DENUNCE PER VIOLENZA SESSUALE NEI CONFRONTI DI ALTRE TRE UOMINI...
Estratto dell’articolo di Annamaria Senni per www.ilrestodelcarlino.it
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Accusato di violenza sessuale, che si sarebbe consumata all’interno di una caserma dei carabinieri. I fatti risalgono al 2023. Fine agosto. Appesa a un filo sottile la sorte di un carabiniere cesenate di 47 anni (temporaneamente sospeso dal lavoro) accusato da una cesenate 30enne e sotto processo per violenza sessuale e concussione.
L’uomo rischia una condanna a sette anni e un mese. É quanto richiesto dal pubblico ministero Andrea Marchini alla scorsa udienza in tribunale a Forlì. Ieri nell’aula del giudice per l’udienza preliminare Elisabetta Giorgi, i difensori dell’imputato (gli avvocati Alessandro Pinzari e Piero Porciani) hanno chiesto l’assoluzione per il loro cliente che ha sempre negato ogni addebito e ha negato fermamente che ci sia stata una violenza sessuale.
I fatti contestati si sarebbero consumati all’interno di una caserma dei carabinieri dove l’imputato era in servizio. In quella caserma la presunta vittima sarebbe stata convocata dal militare.
Secondo le accuse, l’uomo avrebbe abusato della 30enne utilizzando come merce di scambio la possibilità di un favore istituzionale: in cambio di un prestazioni sessuali, avrebbe promesso di evitare la decurtazione di punti sulla patente a un parente della giovane e avrebbe promesso di non far più perseguire il fratello della 30enne, già conosciuto alle forze dell’ordine.
Il carabiniere, dopo l’accaduto, è stato sospeso dal servizio in attesa della decisione del giudice che verrà presa il prossimo 21 novembre, quando in tribunale a Forlì si terranno le repliche del pubblico ministero e dei difensori. Il processo si svolge con rito abbreviato condizionato, e i legali hanno portato come prova a difesa del carabiniere accusato, anche il fatto che la 30enne nel 2025 ha fatto altre tre denunce per tentata violenza sessuale accusando altri tre uomini.
Il carabiniere, che ha sempre negato l’accusa di violenza sessuale, ha sostenuto, sin dal giorno stesso del fatto contestato, che il rapporto tra lui e la giovane era stato assolutamente consenziente, respingendo ogni ipotesi di coercizione o abuso. I legali Porciani e Pinzari hanno specificato che si tratta di un processo basato sulle parole dell’una e dell’altra parte senza testimoni alcuni.
[…] Il carabiniere ha ammesso subito che con la giovane ci sarebbe stato un rapporto consenziente, ben sapendo il tipo di conseguenze a cui andava incontro in ambito familiare. Secondo i legali è da escludere qualsiasi tipo di coercizione o abuso.
La donna è stata sottoposta sia dall’accusa che dalla difesa a una perizia per valutare le capacità psicologiche della stessa, ed è stata giudicata capace di intendere e di volere. In altri contesti, e anche in un programma televisivo, la 30enne ha raccontato di aver subito altri abusi, e ha formulato tre diverse denunce […]
I due si sarebbero conosciuti alcuni mesi prima del presunto fatto di reato a causa di alcuni illeciti commessi dalla stessa trentenne. La donna avrebbe infatti commesso delle infrazioni stradali in precedenza.


