carabinieri stupro firenze

STUPRO DI FIRENZE: I VERBALI CON IL RACCONTO DELLE AMERICANE E DEI CARABINIERI - ‘VENITE A PRENDERCI PER FAVORE, VIOLENTATI DALLA POLIZIA, POLIZIA MACCHINA LA CASA’. INIZIA CON QUESTE PAROLE IN ITALIANO STENTATO LA CHIAMATA AL 113, 16 MINUTI DOPO I FATTI - LA TESTIMONIANZA DI UN ALTRO MILITARE: ‘IL MIO COLLEGA NEL LOCALE CERCAVA DI ABBASSARE I PANTALONI A UNA DELLE RAGAZZE’. PORTATE A CASA, UNO SI CHIUDE IN ASCENSORE CON “C.” E LA SPOGLIA, L’ALTRO SPINGE “T.” PER LE SCALE E LA VIOLENTA

Stefano Brogioni per www.lanazione.it

 

stupro

«Venite a prenderci per favore, violentati dalla polizia, polizia macchina la casa». Inizia con queste parole, confuse, in un italiano stentato, pronunciate all’operatore del 113, il caso della violenza sessuale ai danni delle due studentesse americane da parte di due carabinieri in servizio. Sono le 3.48 del mattino dello scorso 7 settembre quando da borgo Santi Apostoli numero 16, parte questa telefonata. Le volanti della polizia giungono alle 4.06. Salgono al terzo piano del palazzo e trovano quattro ragazze: T., 20 anni, piange a dirotto. C., 19, è in stato di shock. Con loro altre due compagne, con cui dividono l’appartamento.

 

APPUNTATO SCELTO MARCO CAMUFFO CARABINIERE

Al momento dell’arrivo delle volanti, in casa è arrivata anche un’interprete, messa a disposizione dall’università americana frequentata dalle ragazze. E’ lei che agli agenti, descrive ciò che le hanno a sua volta raccontato: le due giovani studentesse sono state abusate da due poliziotti conosciuti nel locale Flò, dove hanno passato la serata. Le ragazze parlano di «poliziotti», le indagini chiariranno subito l’equivoco. Innanzitutto alla discoteca di piazzale Michelangelo c’è stato un intervento dell’Arma per un focolaio di rissa. E soprattutto una telecamera posta all’ingresso della via fuga ogni dubbio: si vede la Fiat Bravo del 112 infilare in borgo Santi Apostoli alle 3.14 ed uscire alle 3.32.

 

Le ragazze in procura

La prima ad essere sentita è T. Il verbale si apre alle 18. La ragazza racconta di aver bevuto due bicchieri di vodka, mentre l’amica C. aveva «bevuto molto» (l’alcoltest a cui saranno sottoposte entrambe prima delle 7 del mattino, riscontra un tasso da sequestro di patente: 1,68 grammi per litro per T., 1,59 per C.). La ragazza riferisce di aver chiesto ad alcuni presenti un aiuto per chiamare un taxi per tornare a casa. Uno dei «numerosi poliziotti presenti» si offre di chiamare un taxi.

STUPRO FIRENZE

 

Tuttavia, quando escono, la stessa persona dice che, con un collega, le avrebbe riportate a casa. La gazzella lascia il parcheggio del Flò alle 2.49. T. racconta che una volta scese, i due carabinieri («uno piuttosto giovane e con fisico atletico, l’altro sui 45-50 anni ed un po’ calvo») entrano anche loro nel palazzo. C. era entrata in ascensore con il conducente (si tratta del carabiniere scelto Pietro Costa, 32 anni), mentre T. sale a piedi. T. aveva notato che nell’ascensore, l’amica si stava baciando.

 

A quel punto, il più anziano dei due (l’appuntato scelto Marco Camuffo, nato nel 1970) l’avrebbe spinta verso la finestra sul pianerottolo e le avrebbe abbassato i pantaloni. Terminato il rapporto, T. racconta di aver afferrato l’amica, nel frattempo uscita dall’ascensore, di essere entrata in casa e chiuso la porta.  C. descrive ciò che è accaduto in ascensore. Ha riferito anche di aver perso del sangue, circostanza che le era già accaduta in occasioni di rapporti intimi. C. non ha riconosciuto in foto il carabiniere che era con lei in ascensore, mentre ha riconosciuto l’altro.

RACCONTO RAGAZZE 5 - STUPRO FIRENZE

 

 

La versione dei carabinieri

A distanza di due giorni, arriva anche la versione del militare Marco Camuffo. Dice di essere andato al Flò per un intervento e di esser poi stato invitato dal titolare del locale a bere un caffè al bancone. Riferisce che si era avvicinate due ragazze che avevano chiesto aiuto per trovare un taxi per tornare a casa, ma dopo alcuni tentativi falliti di contattare il centralino, si erano offerti di portarle loro con l’auto di servizio. Il racconto di ciò che è avvenuto nel palazzo discosta in alcuni punti: Camuffo dice che la ragazza «si era abbassata i pantaloni».

 

Al termine dell’atto, la ragazza gli ha chiesto il suo recapito telefonico, annotato da questa su whatsapp. L’appuntato ha detto anche le due ragazze «non sembravano ubriache». Il dodici settembre, tocca a Costa presentarsi dal pm Ornella Galeotti. Anche lui sostiene di non aver percepito che le due ragazze fossero ubriache («non ho sentito puzza di alcol», dice, ma un altro carabiniere sentito tra quelli intervenuti al Flò riferisce di almeno una ragazza «un po’ brilla» che aveva chiesto un taxi) ma dice anche di aver visto il collega «cercare di abbassare i pantaloni dell’altra ragazza».

RACCONTO RAGAZZE 3 - STUPRO FIRENZE

 

Riguardo al «suo» rapporto, riporta che C. lo aveva invitato ad entrare in casa ma l’altra ragazza aveva detto che non era possibile. A quel punto erano entrati nell’ascensore, si erano baciati, si erano trovati nudi ed avevano consumato un rapporto sessuale. Al termine «le due ragazze erano entrate in casa tranquillamente».

 

 

2. PER UNO DEI DUE CARABINIERI LE ACCUSE PIÙ PESANTI

Estratto dall’articolo di Franca Selvatici per ‘la Repubblica - Firenze

 

(…)

 

Alcune ore più tardi in procura la ragazza più giovane non ricordava quasi nulla, se non che con Costa c'erano stati dei baci e forse un rapporto completo. La sua amica, invece, ricordava che il carabiniere più anziano l'aveva spinta contro un davanzale, l'aveva violentata poi l'aveva afferrata per le spalle e fatta inginocchiare per farle praticare un altro atto sessuale.

RACCONTO RAGAZZE LA CHIAMATA - STUPRO FIRENZE

 

Un racconto che Camuffo non ha smentito, sostenendo però che la ragazza era consenziente. Non gli credono i pm, che infatti gli contestano non solo di aver profittato delle condizioni psico-fisiche della studentessa ma anche di aver agito con violenza, costringendola a subire atti sessuali. Mentre al collega più giovane viene contestato "soltanto" di aver abusato delle condizioni di semincoscienza in cui si trovava l'altra studentessa.

 

(…)

 

A proposito della loro condizione di ubriachezza, in ospedale alle 6,40, quasi 4 ore dopo i fatti, una delle ragazze aveva un tasso alcolemico di 1,68 grammi di alcol per litro di sangue; alle 6,51 l'altra aveva un tasso di 1,59. La professoressa Elisabetta Bertol ha calcolato che 4 ore prima una doveva avere un tasso alcolemico pari a 1,9 e l'altra oltre 2. Erano ambedue in «conclamato stato di ubriachezza», con «perdita della facoltà di giudizio e di coordinamento motorio».

DISCOTECA FLO - FIRENZE

 

Quanto alla presunta montatura, secondo cui le due studentesse sarebbero state consenzienti e poi avrebbero denunciato i carabinieri, il gip Mario Profeta ricorda che la gazzella di Camuffo e Costa risulta essere arrivata nella via in cui abitavano le ragazze alle 3,14 ed essersi allontanata alle 3,32, appena 16 minuti prima della drammatica chiamata al 113.

 

Non ci sarebbe stato il tempo per una macchinazione, scrive il gip, che ha respinto la richiesta di interdizione dei due militari perché ritiene che la sospensione dal servizio disposta dall'Arma sia misura efficace per impedire che commettano altri reati, ma afferma che «i profili di gravità indiziaria risultano elevatissimi».

 

discoteca firenze

E scrive: «L'ipotesi che i rapporti sessuali siano stati consumati contro la volontà o comunque senza consapevole, valido e percepibile consenso delle due ragazze appare estremamente verosimile… Sono quindi ravvisabili gravissimi indizi a carico dei due carabinieri che, in contrasto con le regole note anche alla più inesperta recluta, hanno utilizzato l'auto di servizio per accompagnare due civili e subito dopo averle fatte entrare nel portone di casa hanno avuto un approccio sessuale culminato nei termini già esposti».

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!