
ANCHE LE SUORE SONO ATTRATTE DALLO “STERCO DEL DIAVOLO” – LA RELIGIOSA INDONESIANA SUOR BERNADETTE È ACCUSATA DI AVER RUBATO GIOIELLI, 13 CHILI D’ORO, RELIQUIE ED EX VOTO DALLE CHIESE DELLA DIOCESI DI ARIANO IRPINO, IN PROVINCIA DI AVELLINO – LA 45ENNE, GIÀ AI DOMICILIARI, AVREBBE VENDUTO LA REFURTIVA PER OLTRE UN MILIONE DI EURO. GRAN PARTE DEI SOLDI SAREBBE FINITA SU CONTI ALL’ESTERO – PER GLI INVESTIGATORI, LA SUORA POTREBBE AVER AGITO CON L’AIUTO DI UN COMPLICE…
Estratto dell’articolo di Michela Della Rocca per il “Corriere della Sera”
Per suor Bernadette, la religiosa indonesiana 45enne, già madre superiora della Congregazione dello Spirito Santo, si avvicina il processo per i gioielli e gli ex voto delle chiese della diocesi di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, rubati in Curia. Alla suora, finita ad ottobre agli arresti domiciliari in provincia di Roma, è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Benevento.
Dalle indagini è emerso che sarebbero stati rubati anche 13 chili d'oro oltre a una reliquia di San Nicola. Dalla refurtiva accertata e parzialmente recuperata, si è arrivati a un valore di 80mila euro. Ma secondo gli investigatori i proventi dei furti sfiorerebbero il milione.
L'inchiesta si è focalizzata soprattutto sui soldi ottenuti dalla vendita dei beni sacri. E gran parte di essi sarebbero finiti anche su conti all'estero. Altro elemento cardine è il ruolo che potrebbe aver avuto un possibile complice, un laico, che potrebbe averla aiutata. Ma su questo vige ancora il massimo riserbo. […] I preziosi in oro in parte erano stati fusi e venduti. Mentre alcuni gioielli e bracciali erano stati ritrovati nella stanza occupata dalla madre superiora ad Ariano Irpino e a San Cesareo, in provincia di Roma.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Benevento, sono partite dalla denuncia del vescovo di Ariano Irpino, monsignor Sergio Melillo. Che aveva verificato ammanchi di oro votivo in diverse parrocchie della diocesi: a Castel Baronia, Carife oltre che ad Ariano e Bonito. […]