camusso landini felpa fiom

NEL REAME DELLA CGIL, LA SUCCESSIONE E’ PILOTATA - SUSANNA CAMUSSO INCORONA MAURIZIO LANDINI COME SUO EREDE. MA LA SCELTA HA GIA’ SPACCATO IL SINDACATO - IL CAPO DELLA FIOM E’ GIA’ ULTRA-POP: HA ISPIRATO UNO DEI PROTAGONISTI DEL NUOVO ROMANZO DI SVEVA CASATI MODIGLIANI CHE RACCONTA: "SONO STATA UN MESE CON LUI A GABICCE A PARLARE DI..."

1 - CAMUSSO LANCIA LANDINI COME SUCCESSORE MA LA SCELTA STA SPACCANDO LA CGIL

Silvia Inghirami per https://www.agi.it

 

Una candidatura fatta dopo un amplissimo confronto interno. Così la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha presentato la proposta di Maurizio Landini come suo successore. L'indicazione fatta ieri sera in segreteria confederale ha però provocato malumori e spaccature e secondo più voci la partita non è chiusa, anche se l'altro candidato Vincenzo Colla decidesse di ritirarsi.

BACIO LANDINI CAMUSSO

 

UNA QUESTIONE DI METODO

Quello che è stato contestato alla segretaria da alcuni è il metodo seguito: il mandato del direttivo - spiegano i critici - era di avanzare una proposta unitaria sul programma di rinnovamento; quindi bisognava riunire il direttivo e individuare un percorso che avrebbe portato ad una soluzione condivisa sul nome del successore.

 

Sbagliato presentarsi ieri con il nome di Landini sapendo che non vi era unità e che qualunque proposta in questo momento sarebbe stata divisiva. Meglio quindi non fare forzature ma istruire un percorso, in modo da arrivare ad una sintesi condivisa al congresso. Ora appare inevitabile che la differenza di posizioni riemerga nel direttivo, che non è stato convocato ma potrebbe tenersi nel giro di un mese.

 

felpa fiom camusso landini

Il problema - fa notare più di uno - non è il nome di Landini, ma garantire un confronto aperto e democratico che porti ad un approdo unitario, sapendo che la base vuole un sindacato unito. Niente personalizzazioni, quindi, ma bisogna misurarsi sulle proposte. Questo anche perché il nuovo segretario sarà votato dall'Assemblea generale, che a sua volta è votata dal Congresso: quando questo accadrà, a fine gennaio, Camusso non sarà più segretario.

 

Eppure la segretaria generale oggi ha sottolineato che l'indicazione di Landini è il frutto dell'"ascolto" del gruppo dirigente: "Abbiamo concluso le assemblee di base riscontrando tra i nostri iscritti un amplissimo confronto. Quindi, innanzitutto, c'è una linea politica e penso che lo sforzo che tutti debbano fare non è quello di pensare alle persone ma a chi meglio può interpretare la linea decisa tutta insieme", in una situazione "sicuramente complicata e di grandi cambiamenti".

 

LE RAGIONI DELLA LEADER USCENTE

LANDINI E CAMUSSO CONTRO RENZI

"Il profilo che si identifica dell'organizzazione ha coerentemente la possibilità di individuare in Maurizio un candidato che ovviamente verrà come sempre determinato, poi, dall'applicazione delle regole della nostra organizzazione. Non usiamo né le primarie né il dibattito pubblico ma il ruolo e il lavoro degli organismi".

 

Camusso, quindi, dopo aver dovuto rinunciare alla candidatura di Serena Sorrentino, pensa che l'ex segretario generale della Fiom possa mantenere quella continuità e collegialità della segreteria da lei stessa invocata ieri - secondo quanto viene riferito - durante la segreteria.

 

Non tutti sono d'accordo ma non manca naturalmente anche chi plaude: "Ancora una volta le donne spostano", commenta la leader della Fiom Francesca Re David; "La segreteria della Cgil - sottolinea - sceglie il vincolo di relazione fra rappresentati e rappresentanti: è la democrazia l'antidoto a populismi e autosufficienza".

maurizio landini coalizione sociale

 

2 - SVEVA CASATI MODIGNANI SI È PIAZZATA UN MESE DA LANDINI PER SCRIVERE IL SUO NUOVO ROMANZO

Dall'intervista di Antonio Gnoli per ''la Repubblica''

 

La sua è una vita ordinata?

"Sono una vera casinista. Forse per questo le mie storie devono essere limpide".

 

Come arriva a scriverle?

"Il tema in qualche modo si impone da sé. A seguire c'è la fase della ricerca. Infine la scrittura che è la cosa più semplice".

 

Ed è tutto chiaro in lei?

"Per niente. All'inizio la storia si compone di ombre. Io so che devo corteggiarle perché alla fine saranno loro che mi raccontano ciò che scriverò".

 

Non c'è un momento razionale?

SVEVA CASATI MODIGNANI 2

"C'è nella fase dello sviluppo, quando il tema è stato scelto. In Suite 405 il tema di fondo è il lavoro. Il conflitto tra chi lo svolge e chi lo comanda. E mi è sembrato doveroso documentarmi prima di scrivere scemenze".

 

Cosa ha fatto?

"Ho chiamato la segreteria della Fiom e ho detto che volevo incontrare Maurizio Landini. Alla fine riesco a parlargli. Gli dico che ho in mente un libro in cui uno dei due protagonisti è un sindacalista. Lui si scusa, mi dice che ha poco tempo. Che non ha mai letto un mio libro. Ma che la moglie li ha invece letti quasi tutti. Poi aggiunge che di lì a qualche settimana, visto che è luglio, avrebbe affittato, come tutti gli anni, una casetta a Gabicce. Se vuole, conclude, può venire a stare da noi. C'è una stanza libera".

maurizio landini

 

E lei va?

"Mi pareva eccessivo, comunque ho prenotato un albergo non distante dalla loro abitazione e abbiamo trascorso parte del tempo a discutere di cosa sia oggi il lavoro. Capisco che è cambiato il mondo della produzione e della distribuzione, che gli operai sono sempre di meno e che oggi per definire un lavoro si aggiunge un numero, un punto e lo zero. Come se ogni volta si ricominciasse da capo".

 

Non è così?

"Certo, ma come si fa a lavorare per tre mesi e poi a casa ad attendere la prossima chiamata? Come si fa ad appassionarsi a un lavoro per cinque euro l'ora? Non era così trenta quarant'anni fa. Io ricordo la dignità della gente che lavorava, la possibilità di crescere, di migliorare di fare da traino per i propri figli".

 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…