barbie

“BARBIE DOVREBBE ESSERE RACCONTATA DAI BAMBINI: FORSE GLI SCETTICI CAPIREBBERO CHE NON C’È SESSUALIZZAZIONE, NÉ IMPOSIZIONE DI MODELLO FEMMINILE” – TERESA CIABATTI IN DIFESA DELLA BAMBOLA CHE HA CRESCIUTO GENERAZIONI DI BAMBINE: “È DIVENTA TANTE COSE E TANTE RAZZE. COSÌ, MENTRE RUMOREGGIA UN PENSIERO CHE L’ACCUSA DI CORRUZIONE DEI COSTUMI, BARBIE PROPONE INNUMEREVOLI MODELLI DI DONNA. È LA BAMBOLA CHE ASSUME PIÙ IDENTITÀ NELLA STORIA DEL GIOCATTOLO E…”

Estratto dell'articolo di Teresa Ciabatti per www.corriere.it

 

[…]

barbie mattel 2

Barbie nasce nel 1959 in America da un’idea di Ruth Handler, moglie del fondatore della Mattel, la quale, osservando la figlia giocare con le bambole di carta, ritagliare accessori, abiti, e attribuire ruoli e professioni, intuisce che le bambine hanno bisogno di un’alternativa al bambolotto (al gioco mamma-figlio). Tecnicamente Barbie è una fashion doll con abiti e accessori da comprare a parte. Il nome Barbie è un omaggio di Ruth alla figlia Barbara.

BARBIE CON LA SINDROME DI DOWN

 

Siamo agli albori della Mattel che produce giocattoli musicali come piccoli pianoforti e chitarre, scatole con pupazzi, e armi in miniatura quali fucili e pistole. Solo Ruth vuole produrre bambole, gli altri dell’azienda – progettisti e designer, tutti maschi – oppongono resistenza visti i buoni risultati commerciali in particolare delle armi. Il debutto ufficiale di Barbie è nel 1959, alla Fiera del giocattolo di New York: 29 centimetri, bionda (affiancata dalla versione bruna), costume in jersey a righe bianco e nero, occhiali da sole bianchi con lenti blu, sandali neri con tacco a spillo, orecchini dorati. Prezzo: tre dollari.

teresa ciabatti

 

Davanti a quella donna in miniatura dalle gambe lunghe e il seno abbondante i compratori reagiscono male. Vedono un lato erotico, una minaccia per i piccoli. È storia che alla Fiera di New York Barbie non riscuota successo. I compratori però non fanno i conti con le bambine. Solo nel 1959 vengono vendute 351 mila Barbie. Negli anni Barbie cambia acconciatura, trucco.

 

 Nel 1961 compare Ken, il fidanzato (nome deciso ancora da Ruth, ispirata stavolta dal figlio: Kenneth Robert – e qui si potrebbe aprire un’altra storia, di una madre e dei suoi figli, una femmina e un maschio – una storia di morbosa maternità). Sempre negli anni Barbie si adatta alle mode e reagisce alle polemiche, vedi quella degli Anni 90: l’accusa di spingere all’anoressia imponendo un modello di bellezza fasullo con misure fisiche non realistiche – conseguenza: nel 1997 viene allargato il bacino di Barbie.

BARBIE CON LA SINDROME DI DOWN

 

[…] Sono in molti a interrogarsi sul successo della bambola, forse senza consultare bambine e bambini, nel frattempo difatti a desiderare Barbie sono arrivati anche i maschi: segno inconfutabile di confusione di genere – per alcuni – se non attestazione certa di omosessualità […]

 

Psicologi, intellettuali, femministe, sociologi riflettono, addirittura sfilano in corteo contro Barbie. […]

margot robbie ryan gosling in versione barbie e ken 1

Poco importa se intanto Barbie diventa molte cose: ballerina, astronauta, hostess, ginnasta, insegnante, pediatra, pilota di aereo, rock star, veterinario, cuoca, reporter, pompiere, pattinatrice, dentista, paleontologa. Tante cose e tante razze. Così, mentre rumoreggia un pensiero che l’accusa di corruzione dei costumi, Barbie propone innumerevoli modelli di donna. Innumerevoli possibilità di realizzazione e di differenza. È Barbie la bambola che assume più identità nella storia del giocattolo: solo negli ultimi anni, dopo Barbie col velo, Barbie curvy, Barbie con la vitiligine, e Barbie in sedia a rotelle, arriva Barbie gender fluid.

margot robbie in versione barbie 1

 

Dall’inizio a Barbie viene attribuita la colpa di fornire un modello estetico e morale diseducativo. Induzione a superficialità, mondanità, ambizioni sbagliate. Ma oggi che sta per arrivare in Italia il film Barbie di Greta Gerwig, la speranza è che questo film (a vedere il trailer, a leggere le notizie sulla trama) liberi Barbie dalla colpa. Non a caso la storia racconta di una Barbie allontanata da Barbie Land in quanto imperfetta. […]

laverne cox con la barbie transgender

 

Torniamo allora alla cameretta dell’inizio, alla bambina che trova il corpo brutalizzato della Barbie. Cosa c’è sui pavimenti delle nostre infanzie? Cosa vedono i bambini? Nella risposta risiede la verità di Barbie. Nello sguardo e nelle parole dei piccoli. Lecito il dubbio che la colpa di Barbie sia frutto dello sguardo adulto. Chiediamoci: la demonizzazione di questa bambola potrebbe essere la forzatura di una mente strutturata che necessita di semplificazione e categorie? […]

 

Ken e Barbie

Il salto dalla cameretta ai set fotografici muta il gesto: non più mimare ma essere, non più impersonare ma significare. Ecco perché Barbie dovrebbe essere raccontata dai bambini: forse gli scettici (i semplificatori, gli schematici?) capirebbero che non c’è sessualizzazione, né imposizione di modello femminile. Nella cameretta, in quella cameretta, ci sono tutte le bambine che siamo state noi, e sul pavimento, decapitata, non una proiezione del sé, bensì un desiderio, una possibilità. Non è forse il gioco la prima forma di desiderio? E allora, nella dimensione del gioco, che i bambini – maschi e femmine – siano liberi di domandarsi: «Cosa devo indossare questa sera?», liberi di progettare: «Facciamo una festa in costume!».

la barbie transgender barbie con apparecchio acustico barbie giochi olimpici tokyo 2020 10teresa ciabatti 10la linea fashionistas di barbie barbie giochi olimpici tokyo 2020 1barbie mattel 1Barbie per il Giubileo della Regina Elisabetta 2teresa ciabatti 8La bambola Barbie

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”