TI LECCO E MUOIO - SONO IN AUMENTO IN ITALIA, SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI, I TUMORI CAUSATI DAL SESSO ORALE


1. CHI HA UN'INFEZIONE DA HPV IN GOLA HA UNA PROBABILITÀ DI CONTRARRE IL CANCRO 32 VOLTE SUPERIORE RISPETTO A CHI NON CE L'HA
Adriana Bazzi per Corriere della Sera

Non si sa per certo se il tumore alla gola, che ha colpito Michael Douglas nel 2010, sia da attribuire alla pratica del sesso orale, come l'attore americano avrebbe prima ammesso, in un'intervista al giornale inglese Guardian, e poi smentito. Ma se così fosse, non stupirebbe certo gli esperti.

Già nel 2007 una ricerca, pubblicata sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato che cunnilingus o fellatio, con più partner, favorisce la trasmissione del Papilloma virus umano (Hpv) e che il tipo 16 (di questi virus, infatti, esistono diversi ceppi, ma solo alcuni sono cancerogeni) rappresenta un importante fattore di rischio per i tumori della gola, più importante di alcol e fumo.

Per intenderci: chi ha un'infezione da Hpv in gola ha una probabilità di andare incontro al cancro 32 volte superiore rispetto a chi non ce l'ha, chi fuma ha un rischio triplicato rispetto a chi non fuma e chi beve molto l'ha un po' più che doppio.

PREVENZIONE - Ma è possibile pensare a una prevenzione dell'infezione da Hpv? L'autrice della ricerca del New England ricordava che il preservativo può aiutare, almeno nel caso della fellatio, a ridurre il rischio di infezione per gli uomini, ma non tutti potrebbero essere disposti ad accogliere questo suggerimento.

Rimarrebbe allora la strada del vaccino anti-papilloma che si è rivelato, come hanno ribadito gli specialisti riuniti a Chicago per l'Asco (il congresso annuale degli oncologi americani che si chiude oggi), un'arma formidabile per prevenire i tumori al collo dell'utero (anche questi legati all'Hpv). Ma è ancora da valutare la sua efficacia nel prevenire l'infezione alla gola e le neoplasie correlate (molto più frequenti nel sesso maschile che in quello femminile, anche se si tratta comunque di tumori piuttosto rari).

2. SONO IN AUMENTO IN ITALIA, SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI, I TUMORI DELLA FARINGE E DELLA CAVITÀ ORALE CAUSATI DAL VIRUS HPV TRASMESSO ATTRAVERSO RAPPORTI DI SESSO ORALE
Da Corriere.it

Sono in aumento in Italia, soprattutto tra i giovani, i tumori della faringe e della cavità orale causati dal virus Hpv trasmesso attraverso rapporti di sesso orale. A sottolinearlo, dopo che Michael Douglas ha dichiarato di essersi ammalato di cancro alla gola proprio a causa di questo tipo di rapporti sessuali, è il presidente della Società italiana di ginecologia (Sigo) Nicola Surico.

I tumori alla cavità orale in Italia contano 10-12mila casi nuovi l'anno: «Si stima - spiega Surico - che ben il 50% dei tumori dell'orofaringe siano attribuibili al virus Hpv trasmesso via sesso orale, così come il 15% dei tumori del cavo orale e il 21% di quelli alla laringe». Nei casi meno gravi, invece, il virus Hpv può causare la papillomatosi delle corde vocali, «una lesione precancerosa - spiega l'esperto - che si può curare tramite laser».

MASCHI
Questo tipo di tumori, avverte il presidente dei ginecologi, «è in aumento soprattutto tra i giovani, e tra i maschi più che tra le donne. Ma un aumento di tali forme cancerogene legate al virus Hpv - aggiunge - si registra anche tra gli omosessuali, tra i quali sono in crescita i tumori retto-anali».

Il problema, sottolinea lo specialista, è che «in questi casi non è possibile fare prevenzione poiché il profilattico non è utilizzabile». L'unica soluzione per prevenire questo tipo di tumori, afferma, «sarebbe dunque quella di estendere la vaccinazione contro l'Hpv anche ai giovani maschi, mentre oggi è prevista solo per le ragazzine».

Altro consiglio, rivolto a chi pratica il sesso orale, rileva lo specialista, «è di sottoporsi periodicamente a un controllo dall'otorino, in modo da cogliere l'eventuale presenza di lesioni cancerose e precancerose alla laringe o al cavo orale quando sono ancora a uno stadio iniziale».

INFORMARE
Un ruolo fondamentale lo gioca la corretta informazione. «In molti casi i ragazzi non conoscono i rischi cui vanno incontro con il sesso non protetto o con il sesso orale, e per questo sono necessarie campagne informative mirate. Con tale obiettivo - ha annunciato il presidente Sigo - partirà a breve una nostra campagna, in collaborazione con la Società di andrologia e il Ministero della Salute, per portare nelle scuole e negli ambulatori dei medici di base opuscoli informativi sulle malattie sessualmente trasmesse»

 

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