tavolo sociale

TRA CIBI FUSION, RISTO-BISTROT E DEGUSTAZIONI STELLATE, ALLA FINE VINCE SEMPRE LO SPIRITO DELL'OSTERIA - VOLETE LA PROVA? TORNA DI MODA IL “TAVOLONE” O TAVOLO SOCIALE IN CUI SEDERSI E CENARE ACCANTO A CLIENTI SCONOSCIUTI - E’ UN OTTIMO MODO PER SOCIALIZZARE E NON INFILARE IL NASO NEL PROPRIO SMARTPHONE

Lisa Corva per “la Repubblica”

 

TAVOLO SOCIALE

Possiamo chiamarla osteria reloaded? Perché in fondo la social table, il "tavolone" lungo cui sedersi tutti insieme e cenare accanto a dei perfetti sconosciuti, è la versione aggiornata delle tavole di legno sotto la pergola, in campagna. L'ultima è stata inaugurata nel posto più lontano dall' osteria bucolica: è lo "Snodo", il punto food delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, ex complesso industriale che ora si propone come la Tate Modern italiana, luogo per arte, concerti e cibo. Il tavolone a Ogr è esagerato, visto lo spazio esagerato: 25 metri.

 

Cucina tradizionale piemontese rivisitata (come il vitello ai due tonné) e piatti serviti nel corso di tutta la giornata, compresa un' immancabile insalata vegana, visto che Snodo è aperto dalla prima colazione fino a tarda sera. Ma le social tables si stanno diffondendo ovunque in Italia, forse per la voglia di socializzare e alzare il naso dal proprio cellulare.

TAVOLO SOCIALE

 

Un nuovo/ vecchio modo di conoscere gente: anche perché oggi l' esercito di freelance e precari, chiusi nella loro bolla a casa davanti al laptop (e magari a Tinder), ha voglia di uscire. Quindi sì al co- working, ma anche al co- food. Ecco allora la " tavola sociale" di Spirit de Milan, dentro una ex fabbrica di cristalleria, insieme a serate di boogie o tango.

 

E ancora: U Barba, piatti doc genovesi dentro una ex bocciofila, focaccia, pansoti col sugo di noci (e le "piccagge", ma solo il mercoledì e il giovedì, come in un' osteria d' antan). Anche Eataly ha scelto un tavolone per Alice, il ristorante gourmet nell' ex teatro Smeraldo. Con ricette che mixano terra e mare: come l' animella di fassona piemontese croccante, con una crema di barbabietola piccante, yogurt e gelato di barbabietola.

 

TAVOLO SOCIALE

E visto che siamo a Milano, capitale del design, ecco 403030, ristorante salutista, disegnato da Patricia Urquiola. Il nome criptico sta per: carboidrati 40%, proteine 30% e grassi 30%.

Ma il vero must in questi anni è diventato Carlo e Camilla in Segheria; super scenografico e chic. Il progetto è di Tanja Solci, art director e curatrice di mostre, ed è un incontro con lo chef stellato Carlo Cracco: « Era la segheria dei miei nonni, del 1929: ora si cena sotto lampadari di cristallo, con cento porcellane bianche e piatti dai decori diversi, tutti scelti dal fuori produzione di Richard Ginori. E, per scelta, solo due lunghi tavoli in legno». Le ricette? Che ne dite di tagliatelle vongole, cerfoglio e ginepro?

 

TAVOLO SOCIALE

Altra variante: la social table in una casa privata. A Monza c' è Hidden Kitchen. Ti iscrivi via mail ( l' indirizzo è segreto fino all' ultimo), ma conoscerai gli altri commensali solo a cena. Mentre sul sito di Gnammo ci si può prenotare per cene "social", a casa di sconosciuti appassionati di cucina, in tutta Italia. Ci sono ovviamente esempi anche all' estero, come Table Ronde a Parigi. È nel Marais, cene su prenotazione, non più di 16 persone a tavola con uno chef ogni volta diverso.

 

E infine ci sono le social tables effimere. Per il grande party cittadino che coinvolge tutta Milano per il Salone, arriverà The Diner: un omaggio al classico diner americano, reinterpretato dall' architetto David Rockwell. Il nuovo spazio in via Ferrante Aporti 15 ( sotto le arcate abbandonate della Stazione Centrale), aperto solo durante il Salone, quindi dal 17 al 22 aprile, presenterà anche design a stelle e strisce. Menu? Cento per cento Usa: milkshakes, home-made pies, e i classici " grilled cheese sandwiches". Del resto, siamo in un diner.

 

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