renzi obama libia kerry gentiloni

TRIPOLI, BEL SUOL D’ORRORE - RENZI: “L' ITALIA È PRONTA ALLA GUERRA IN LIBIA CONTRO L’ISIS” - L' OFFENSIVA NASCERÀ SOTTO FORMA DI RAID AEREI - PREOCCUPATO DAI SONDAGGI E DAL RISCHIO ATTENTATI, IL PREMIER VUOLE EVITARE UN COINVOLGIMENTO DEI NOSTRI SOLDATI NEGLI SCONTRI DI TERRA

Fausto Carioti per “Libero Quotidiano”

OBAMA RENZIOBAMA RENZI

 

L' Italia sta per andare in guerra in Libia contro l' Isis. Il giorno dopo le rivelazioni pubblicate dal New York Times e riprese da Libero ed altri quotidiani, a Roma si raccolgono solo conferme: l' accordo politico con gli Stati Uniti è stato raggiunto (ovviamente all' insaputa del Parlamento), i dettagli operativi sono pronti da tempo e i soldi per finanziare l' intervento, almeno nella fase iniziale, sono già stati accantonati.

 

 

Lo stesso premier, Matteo Renzi, intervistato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, avverte che ormai manca poco: «L' Italia è pronta, perché non possiamo permettere il terrore in un Paese che è a poche miglia nautiche dall' Europa».
 

LIBIALIBIA

Imbeccato dall' amministrazione statunitense, due giorni fa il New York Times ha riportato che secondo i funzionari di Washington «la campagna in Libia potrebbe iniziare nel giro di settimane. Prevedono che sia condotta con l' aiuto di un manipolo di alleati europei, tra cui Gran Bretagna, Francia e Italia».

 

L' offensiva militare nascerà sotto forma di intervento aereo, per creare una barriera che divida i combattenti dell' Isis in Libia dai loro colleghi mujaheddin in nord Africa e nell' Africa subsahariana.

KERRY GENTILONIKERRY GENTILONI

 

Ma, avverte lo stesso quotidiano, «anche se il Pentagono e i suoi alleati dovessero riuscire a colpire gli obiettivi dello stato islamico con successo, non vi è certezza sulla presenza di una forza di terra affidabile in grado di controllare il terreno».
Così la condotta della guerra passerebbe dai piloti ai soldati e la curva delle vittime s' impennerebbe.
 

Ieri avrebbe dovuto essere il giorno delle smentite. E invece non ce n' è stata manco una. Ci sono stati invece imbarazzi e qualche ammissione. Tra gli imbarazzati il ministro dell' Interno, Angelino Alfano, che pesa le parole ma non esclude nulla: «Non c' è alcuna decisione presa e tenuta nascosta.
 

Qualora dovesse esserci avverrebbe nel massimo della trasparenza, di fronte al Parlamento e al paese». A rompere gli indugi, in serata, provvede Renzi dicendo alla Faz che il sostegno militare potrà essere dato a «un governo libico riconosciuto a livello internazionale» e che l' Italia non sarà sola, ma farà «la sua parte nell' ambito di una operazione internazionale».
 

renzi obama renzi obama

I soldi che potrebbero servire a finanziare l' intervento militare sono già stati messi da parte, senza clamori e saltando a piè pari la Commissione Difesa. Il Pd Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, spiega infatti che «i margini sulla flessibilità concessi nella legge di stabilità 2016 sono stati in parte dirottati, per oltre 600 milioni, su un apposito fondo della presidenza del Consiglio che può essere utilizzato per ogni evenienza, tra cui le missioni internazionali ed eventuali nuovi impegni militari». E si tratta di risorse aggiuntive rispetto ai 930 milioni già stanziati nel fondo missioni internazionali.

 

C' è di più. Secondo quanto risulta a Libero, la campagna di Libia coordinata dagli americani con Italia, Francia e pochi altri Paesi è in gestazione da tempo. Non solo sotto l' aspetto politico, ma anche dal punto di vista operativo: si può partire in qualunque momento.
 

Benché all' inizio fosse riluttante all' idea di un coinvolgimento diretto, il governo italiano si è deciso a intervenire innanzitutto perché la presenza stabile dello stato islamico in Libia rappresenta un pericolo elevatissimo per la sicurezza del nostro Paese. Se c' erano dubbi residui, l' estendersi del contagio islamista alla Tunisia li ha spazzati via.

 

RENZI INSTAGRAM renzi al telefono con obamaRENZI INSTAGRAM renzi al telefono con obama

Il resto delle motivazioni le fornisce la competizione con la Francia: Roma, per i rapporti politici e commerciali che ha con Egitto, Algeria e Tunisia, non può permettersi di lasciare campo libero a Parigi. Fonti vicine alle trattative confermano che ormai è tutto pronto e si attendono solo le condizioni politiche minime per avviare l' operazione: l' insediamento di un governo di unità nazionale libico bisognoso di aiuto militare sarebbe la giustificazione perfetta.
 

Anche se sarà presentata all' opinione pubblica in tutt' altro modo, la sfida militare si annuncia lunga e difficile e la strategia che dovrà guidarla non è ancora chiara. Preoccupato com' è per i sondaggi e il rischio di attentati, l' ultima cosa che si augura Renzi è un coinvolgimento dei soldati italiani negli scontri di terra. Eventualità che per ora non è prevista.
 

OBAMA RENZI KERRY GENTILONIOBAMA RENZI KERRY GENTILONILIBIA IN FIAMMELIBIA IN FIAMME

Ma alla prova dei fatti tutto dipenderà dall' andamento del conflitto: se gli altri saranno costretti a scendere dall' aereo per mettere gli scarponi sul terreno e affiancare l' esercito libico contro l' Isis, sarà difficile per noi tirarci indietro.
 

Intanto il silenzio davanti al Parlamento di Renzi e del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, anziché tranquillizzare inquieta.

 

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...