
TRUMP BOMBARDA L'IRAN, E L'ITALIA SI BLINDA - A CAUSA DELLA GUERRA IN MEDIORIENTE, IL NOSTRO PAESE INNALZA LE MISURE DI SICUREZZA: MASSIMA ALLERTA PER QUANTO RIGUARDA IL VATICANO, IL PAPA AMERICANO RISCHIA DI ESSERE UN OBIETTIVO DEI TERRORISTI - SOTTO CONTROLLO ANCHE LE BASI MILITARI STATUNITENSI PRESENTI IN ITALIA, DOVE SONO DISPIEGATI 12 MILA MILITARI, L'AMBASCIATA E I CONSOLATI USA - OLTRE 29 MILA GLI OBIETTIVI RITENUTI SENSIBILI E SOTTOPOSTI A VIGILANZA - LA PAURA DI UN ATTACCO DA PARTE DI UN LUPO SOLITARIO...
Estratto dell'articolo di Giuliano Foschini per "la Repubblica"
AMBASCIATA AMERICANA IN ITALIA A ROMA - VIA VENETO
Un lupo solitario. Che colpisce all'improvviso un obiettivo americano, magari tra la folla. Oppure: un'azione dimostrativa in un luogo simbolico, il Vaticano per esempio. O in uno dei palazzi che rimandano a Stati Uniti o Israele. O ancora: un attacco sofisticato di tipo cibernetico, da parte di uno Stato, in grado di bloccare un'infrastruttura strategica.
Sono tre scenari possibili disegnati ieri nelle riunioni che si sono tenute tra Palazzo Chigi, Viminale e agenzie di intelligence per fare il punto sull'inevitabile allarme sicurezza scattato dopo l'azione degli Stati Uniti contro l'Iran. L'Italia di per sé non è ritenuta un obiettivo particolarmente a rischio.
PAPA LEONE XIV CON IL CAPPELLO DEI WHITE SOX
Nel senso che non c'è stato alcun segnale d'allarme diretto registrato negli ultimi mesi. Detto questo, l'allarme è al livello massimo: lo era da mesi, dopo l'escalation del conflitto israelo-palestinese. E lo è ancora di più oggi: al momento sono 29mila e 377 gli obiettivi censiti come sensibili e sottoposti a vigilanza, 318 dei quali con presidi fissi. Tra questi 10mila sono infrastrutture, 2.565 possibili obiettivi politici, 2.358 istituzionali e 1.282 ambasciate e consolati.
Dopo quanto accaduto nelle ultime ore l'attenzione si è alzata però su un migliaio di possibili obiettivi strettamente legati a Stati Uniti o Israele. Si tratta di palazzi civili perché, evidentemente, la sicurezza dei siti militari attiene agli Stati Uniti. Le basi Usa nel nostro Paese, dove sono di stanza circa 12mila soldati statunitensi (Napoli, La Spezia, Sigonella, Aviano, Motta di Livenza, Ederle, Camp Darby, Gaeta, Solbiate Olona e Ghedi) pur non essendo state utilizzate per l'operazione contro l'Iran sono evidentemente possibili obiettivi. Ma i portavoce americani ci hanno tenuto a fare sapere che non c'è stato un particolare innalzamento dell'allarme. Che resta comunque alto.
base militare americana di aviano
Diverso il discorso invece per quello che potrebbe accadere nelle strade. Intensificati i controlli in porti, stazioni e aeroporti in un periodo in cui sono assai frequentati anche da turisti americani. Ci sono poi una serie di gruppi di turisti israeliani sui quali si sta concentrando l'attenzione della nostra Antiterrorismo così come c'è un delicato tema Vaticano.
Piazza San Pietro è stata gestita in queste settimane di grandissimo afflusso – con la morte di Francesco e la scelta di Papa Leone XIV – con il massimo della professionalità: metal detector all'accesso, agenti in borghese tra la folla pronti a intervenire in caso di attacchi di lupi solitari, quelli che oggi preoccupano di più. [...]
Il motivo è un'indagine proprio su un lupo solitario (in Umbria) che, radicalizzatosi on line nei tradizionali circuiti dell'odio, è stato identificato dalla nostra Polizia e arrestato prima che potesse colpire. Puntare sulla prevenzione è stata una scelta che ha premiato in questi anni: come dai dati presentati ieri dal ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, dal 22 ottobre del 2022 sono stati eseguiti 198 espulsioni di radicalizzati, estremisti o presunti terroristi. [...]