porno amatoriale

TUTTI AMANO IL PORNO AMATORIALE. FINCHÉ NON FINISCI IN GALERA - PROPOSTA DI LEGGE CONTRO IL ''REVENGE PORN'', CARCERE FINO A 12 ANNI PER CHI POSTA VIDEO HARD GIRATI COL PARTNER SENZA CHE ABBIA DATO IL CONSENSO. INSOMMA IL CASO TIZIANA CANTONE - LA BOZZA CHE ERA DELLA BOLDRINI ORA SE LA INTESTA IL M5S, CHE CERCA UN FRONTE BIPARTISAN

 

 

TIZIANA CANTONE 3

Emilio Pucci per ''Il Messaggero''

 

LA PROPOSTA

 

Nella scorsa legislatura la lotta contro il revenge porn, la pratica sempre più diffusa nella Rete che consiste nella pubblicazione di foto o video intimi senza il consenso della persona interessata, l' aveva portata avanti Laura Boldrini, insieme ad alcune associazioni come Insieme in Rete e i Sentinelli. Ora a intestarsi la battaglia è il Movimento 5 stelle che con la senatrice Evangelista ha presentato un progetto di legge.

Condiviso proprio dall' ex presidente della Camera e da altre forze politiche. Si sta formando un fronte bipartisan per introdurre anche in Italia un reato già riconosciuto in Germania, Israele e Regno Unito, e in trentaquattro Stati degli Usa.

 

IL VUOTO NORMATIVO

Nel nostro Paese c' è, invece, un vuoto normativo che i partiti sono chiamati a colmare. Si tratta di tre semplici articoli. Affinchè non si verifichino episodi come quelli che hanno coinvolto Tiziana Cantone, la ragazza napoletana che si tolse la vita il 13 settembre 2016. Il progetto di legge, votato anche sulla piattaforma Rousseau, sancisce la «reclusione da uno a cinque anni e la multa da euro 927 ad euro 2.000» per chiunque pubblica «attraverso strumenti informatici o telematici immagini o video privati aventi un esplicito contenuto sessuale senza il consenso delle persone che ivi sono ritratte».

 

porno amatoriale maschera

Bisogna punire - sottolinea la senatrice pentastellata - «gli autori di questi comportamenti. Non solo chi pubblica immagini o video, ma anche chi li diffonde, prevedendo inoltre delle aggravanti in base al rapporto esistente tra autore e vittima e in caso di morte del soggetto coinvolto». Video, immagini che fanno il giro del web - si legge nel testo - «rappresentano un fenomeno umiliante e lesivo della dignità, che puo' condizionare la vita delle vittime». E ancora: spesso si ricorre alla «minaccia di pubblicazione anche a scopo di estorsione. È una violenza paragonabile a una vera e propria violenza sessuale».

 

L' obiettivo è introdurre l' articolo 612-ter del codice penale contro la «pubblicazione e la diffusione di immagini o video privati sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate».

 

porno amatoriale maschera

Per chi diffonde video e immagini di questo tipo «la pena della reclusione e della multa è ridotta della metà» rispetto a quella comminata ai responsabili. Si prevede inoltre un inasprimento di pena con la reclusione da due a sette anni e una multa da 1.500 a 3.000 euro «nell' ipotesi in cui il fatto venga commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da una delle parti tra coloro che hanno contratto un' unione civile, o da chi al momento della commissione del fatto è legato alla persona offesa da una relazione affettiva, o lo è stato nel passato».

 

Qualora la pubblicazione di immagini o video privati sessualmente espliciti provochi «la morte della persona offesa» la reclusione per gli autori va da sei a dodici anni e la multa da euro 10.000 a 80.000.

porno amatoriale maschera

 

I SOCIAL

Con la proposta di legge sul revenge porn si responsabilizzano anche i titolare dei siti internet o dei social media: dovranno «oscurare, rimuovere o bloccare le immagini o i video privati sessualmente espliciti pubblicati e diffusi in rete senza il consenso dei soggetti coinvolti».

 

Altrimenti «entro le ventiquattro ore dal ricevimento dell' istanza» le vittime potranno proporre reclamo al Garante della privacy o «invocare la tutela giurisdizionale presentando ricorso dinanzi all' autorità giudiziaria». Infine il ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, sentito il ministero della Giustizia dovrà adottare linee di orientamento nelle scuole «per prevenire» questo fenomeno. Occorre - afferma la prima firmataria della proposta di legge - educare i ragazzi «a un uso consapevole di internet e dei social network che passi, innanzitutto, attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri connessi all' utilizzo delle tecnologie informatiche».

AMATORI DEL PORNO AMATORIALE indifferent cats in amateur porn 13

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)