
CHI HA UCCISO MAURIZIO REBUZZINI? È NEBBIA FITTA SUL DECESSO DEL CRITICO FOTOGRAFICO TROVATO SENZA VITA NEL SUO STUDIO DI MILANO: È MORTO PER SOFFOCAMENTO, MA SI CERCANO ALTRI INDIZI PER SPIEGARE LE MODALITÀ CON CUI IL PRESUNTO OMICIDA POSSA AVER STRANGOLATO IL 74ENNE - A DARE L’ALLARME ERA STATO IL FIGLIO 44ENNE CHE, NELLA STESSA GIORNATA, ERA STATO DENUNCIATO DA UN 35ENNE PER MINACCE E LESIONI…
Estratto dell'articolo di Andrea Siravo per "La Stampa"
Dall'autopsia su Maurizio Rebuzzini, il critico fotografico di 74 anni morto mercoledì 17 settembre in circostanze sospette, emergono segni compatibili con una morte per asfissia. È quanto ha fatto sapere agli inquirenti milanesi, che indagano per omicidio […]
Tuttavia, il medico con gli investigatori della Squadra mobile e il pm Maria Cristina Ria non si è sbilanciato sulle cause del soffocamento. Per dare qualche certezza ha rimandato all'esito delle analisi di laboratorio sui tessuti. […]
Alla ricerca di elementi che possano indicare le modalità con cui il presunto omicida possa aver strangolato o soffocato il critico fotografico. Già i medici del pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli, dove Rebuzzini era arrivato in condizioni disperate in arresto cardiocircolatorio, avevano evidenziato una lesione intorno al collo e alcune escoriazioni sul volto del fondatore della rivista FotoGraphia. Rimane finora un rebus di difficile risoluzione la morte di Rebuzzini.
LO STUDIO DI MAURIZIO REBUZZINI A MILANO
Anche i lunghi accertamenti della polizia scientifica, svolti lo scorso venerdì nello studio del critico al civico 2 via Gianfranco Zuretti, non hanno chiarito in modo univoco se all'interno il 74enne sia stato vittima di un'aggressione. […] la visione dei filmati di alcune telecamere della zona e le verifiche su tabulati e celle telefoniche non hanno indirizzato verso una pista chiara da battere.
A dare l'allarme era stato il figlio Filippo di 44 anni quando, dopo una chiamata senza risposta alle 18,34 al padre, lo aveva raggiunto e trovato sul piccolo balconcino antistante all'ingresso dello studio già privo di conoscenza. Sia nella telefonata delle 18,42 con la centrale operativa dell'Areu e poi con gli investigatori ha sempre parlato di un malore escludendo che il padre potesse essere stato ucciso.
E riguardo ai segni su volto e collo, aveva individuato come possibile causa le manovre effettuate dai soccorritori del 118 nel trasporto in ambulanza. Nei giorni scorsi il figlio 44enne, che proprio il giorno della morte del padre era stato denunciato da un uomo di 35 anni per minacce e lesioni, al commissariato di zona ha denunciato la presenza sotto casa di personaggi sospetti che lo avrebbero seguito dopo la morte del padre.