abusi

VATTI A FIDARE DELLA “FAMIGLIA” – CHOC A PARIGI PER LA SETTA CHE DA SECOLI CERCA DI RIMANERE SEGRETA: LI CHIAMANO “I MORMONI DI PARIGI” O SONO CONOSCIUTI COME GLI AFFILIATI DELLA “FAMILLE”, PIÙ DI 3MILA FRANCESI ORA NEL MIRINO PER ABUSI E STUPRI E INCESTI EMERSI DAI RACCONTI DI CHI HA ABBANDONATO LA SETTA – DA PIÙ DI DUE SECOLI NON ACCOGLIE PERSONE DALL’ESTERNO: I GIOVANI DEVONO STUDIARE IL MENO POSSIBILE E I MATRIMONI TRA CONSAGUINEI…

Leonardo Martinelli per “la Stampa”

 

le case di belleville

Nell' Est della città, i quartieri storicamente più popolari, li chiamano «i mormoni di Parigi». Nonostante cerchino di non dare nell' occhio e di vivere nella maniera più ermetica possibile, in tanti hanno imparato a riconoscerli.

 

I cognomi sono sempre gli stessi e si somigliano fisicamente: sono gli affiliati della «Famille», più di 3mila francesi doc, che si ritrovano a occupare piani interi dei palazzoni di alloggi sociali sulle colline di Belleville o dietro al cimitero di Père-Lachaise, lì dove per il resto vive una popolazione in gran parte di origini straniere. È una vecchia storia, di più di due secoli. E ora la comunità è al centro dei sospetti per le denunce di stupri, violenze e abusi.

 

ABUSI SU MINORE

La Famiglia è una comunità religiosa, lontana erede del giansenismo, che attraverso il pensiero di Cornelius Otto Jansen estremizzò le idee di Sant' Agostino, propugnando un ritorno al rigore del cristianesimo delle origini.

 

Venne condannato dall' Inquisizione. E più tardi François de Paris, diacono di Parigi, si avvicinò a quel movimento e condusse una vita austera e di mortificazioni, che lo portarono alla morte a 37 anni, nel 1737. I giansenisti si ritrovavano sulla sua tomba: alcuni andavano in trance e invocavano miracoli.

 

Nacque così il movimento dei convulsionari di San Medardo, dal nome del cimitero, dove si trovava il sepolcro. Mai riconosciuto dalla Chiesa cattolica.

convulsionari di san medardo

Il movimento si sviluppò nell' Ottocento intorno alla figura carismatica di François Bonjour. Furono due affiliati che nel 1819 crearono la Famiglia, una comunità millenaristica, in attesa della fine del mondo (ma a quel momento Elie, figlio di Bonjour, il loro Messia, ritornerà sulla terra a salvarli).

 

Nel 1892 Paul Augustin Thibout, leader della Famiglia, decise che da allora in poi la comunità non avrebbe più accettato persone dall' esterno. Si sarebbe limitata a otto cognomi, che sono ancora quelli di oggi, come Thibout, Havet e Pulin. Con tutti questi matrimoni fra consanguinei, ovviamente, ci sono problemi genetici (ricorrente la sindrome di Bloom) e ritardi mentali.

abusi bambino

 

Ma soprattutto la comunità impone regole ferree. I giovani devono fare il meno studi possibili e poi lavori subalterni: si vive «dentro» e non nella società. Le donne inizialmente non potevano tagliarsi i capelli e indossare i pantaloni. Oggi non è più così ma la struttura resta fortemente patriarcale.

 

convulsionari

Gli oltre 3mila affiliati vivono perlopiù vicini, nell' 11° e 12° arrondissement della capitale francese e soprattutto nel 20° e nell' immediata periferia est. Per decenni non si è parlato di loro (e loro si sono fatti dimenticare). Ma negli ultimi anni vari giovani della Famiglia hanno deciso di abbandonarla (e in questo caso la comunità chiude i ponti con i «traditori»).

 

I fuoriusciti hanno cominciato a dare interviste ai media francesi e a parlare di abusi sessuali o della piaga dell' alcolismo. Clothilde ha raccontato al «Figaro» di essere stata «violentata dal fratello maggiore, che aveva 16 anni, da quando ne avevo sei. Più tardi l' ho raccontato a mia madre, ma lei diceva che non era vero».

 

Stupri sarebbero avvenuti nelle feste comuni, molto ricorrenti, che si tengono in un' antica casa subito fuori Parigi.

Anche per questi motivi alla Famiglia si è interessato già da un anno un organismo del ministero degli Interni, il Miviludes (la Missione interministeriale di vigilanza e di lotta contro le derive settarie).

il professore e gli abusi sessuali su un'alunna di tredici anni

Che, però, non ha rilevato «violenze sistematiche sui bambini».

In un suo rapporto si sottolinea che «l' isolamento del movimento rispetto al mondo esterno costituisce una minaccia dal punto di vista psicologico». Ma secondo Anne Josso, responsabile del Miviludes, «al suo interno tante persone vivono felici, non ci sono tutti i criteri tipici di una setta». Il tempo intanto passa. E nell' era dei social vivere come i mormoni in piena Parigi diventa sempre più difficile.

il professore e gli abusi sessuali su un'alunna di tredici anni

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...