
"LA GENTE TIFAVA PER LUI" – A ROCCA DI PAPA GUGLIELMO PALOZZI UCCIDE A COLPI DI PISTOLA PER STRADA IL KILLER DI SUO FIGLIO, FRANCO LOLLOBRIGIDA, LIBERO CINQUE ANNI DOPO LA CONDANNA PER OMICIDIO PRETERINTENZIONALE, E I TESTIMONI RACCONTANO LA REAZIONE DI DIVERSI PAESANI CHE APPOGGIAVANO LA VENDETTA DEL 62ENNE - GIULIANO PALOZZI ERA STATO UCCISO A BOTTE PER UN DEBITO DI 25 EURO (DEI MEDICINALI SPACCIATI PER UNA DOSE DI DROGA) - NON È CHIARO SE GUGLIELMO PALOZZI, ARRESTATO PER OMICIDIO VOLONTARIO, AVESSE UN APPUNTAMENTO CON LOLLOBRIGIDA, IL QUALE SI ERA SEMPRE DICHIARATO INNOCENTE. NEL 2023 AVEVA AMMESSO DI AVER COLPITO PALOZZI JR CON UN PUGNO, SPIEGANDO PERÒ DI…
Rinaldo Frignani per corriere.it - Estratti
delitto franco lollobrigida a rocca di papa
Lo ha aspettato davanti ai giardini pubblici di Rocca di Papa. Sapeva che Franco Lollobrigida, 35 anni, sarebbe passato da quelle parti. E quindi lo ha fermato in via Roma, stringendo in tasca un revolver con il tamburo pieno di proiettili. Un breve scambio di battute, forse atteso da tempo, quindi Guglielmo Palozzi, 62 anni, operatore ecologico, ha estratto l’arma e ha fatto fuoco una volta sola, colpendo alle spalle la vittima che, intuendo cosa stava per accadere, stava cercando di fuggire.
Una vendetta a sangue freddo cinque anni dopo la tragica fine del figlio di Palozzi, Giuliano, ucciso a botte per un debito di 25 euro. Per quel delitto Lollobrigida era stato assolto in primo grado nel 2024 e quindi condannato nel maggio scorso a dieci anni per omicidio preterintenzionale. I suoi legali avevano presentato ricorso in Cassazione e dopo un periodo di detenzione ai domiciliari per reati di droga, fino al novembre scorso, era tornato in libertà.
Palozzi, prima di essere bloccato da alcuni passanti e quindi dai carabinieri, ha fatto in tempo a gettare la pistola nella vegetazione attorno a piazza della Repubblica, dove i militari dell’Arma l’hanno cercata fino a ieri sera.
giuliano palozzi rocca di papa
Il 62enne è finito invece in caserma dove per lui è scattato l’arresto per omicidio volontario. «Non so cosa sia potuto succedere: un gesto inconsulto da parte di Guglielmo me lo sarei potuto aspettare dopo la sentenza di assoluzione.
Ma non ora, a distanza di pochi mesi dalla condanna in appello. Certo è che il dolore per la perdita del figlio è stato veramente atroce», sottolinea Fabrizio Federici, avvocato della famiglia Palozzi che era rimasta per più di cinque mesi al capezzale di Giuliano, che all’epoca aveva 34 anni. Il giovane morì dopo una lunga agonia nel giugno 2020.
Ieri mattina, poco prima delle 10, il padre ha affrontato il presunto assassino di Giuliano. Non è chiaro ancora cosa gli abbia detto, né se in realtà ci fossero stati precedenti contatti fra i due. Forse un appuntamento.
franco lollobrigida rocca di papa
La situazione in ogni caso è degenerata in poco tempo. E Palozzi ha sparato davanti ad alcune persone sedute a un bar, mentre altre aspettavano l’arrivo dell’autobus alla fermata. Lollobrigida ha barcollato per qualche metro. Sembra che abbia anche chiesto aiuto a qualcuno, ma poi è crollato a terra. Il proiettile gli avrebbe trafitto il cuore. Fra i primi soccorritori anche il vice sindaco di Rocca di Papa, Ottavio Atripaldi, ex ufficiale dei carabinieri.
L’Ares 118 è intervenuta sul posto con un’ambulanza e un’automedica. L’eliambulanza è atterrata in piazza, pronta per trasportare il 35enne in ospedale a Roma. Ma nonostante i tentativi di rianimazione, non c’è stato niente da fare.
Lollobrigida si era sempre dichiarato innocente. Nel 2023 aveva ammesso di aver colpito Palozzi con un pugno, spiegando però di non essere stato responsabile della sua morte, causata invece da un pestaggio commesso da altre persone. «Guarda, chiama tuo fratello perché ha preso una sventola. L’ho lasciato in condizioni gravi», scrisse all’epoca, ancora secondo l’avvocato Federici, per il quale con quella frase aveva «firmato invece il fatto di essere responsabile» di quanto accaduto.
AMMAZZA L'ASSASSINO DEL FIGLIO "LA GENTE IN STRADA TIFAVA PER LUI"
Luca Monaco per "la Repubblica" - Estratti
Girava per le strade di Rocca di Papa, il piccolo comune dei Castelli Romani, armato di una pistola recuperata chissà dove e durante il turno di lavoro come addetto alla nettezza urbana ha ucciso l'assassino di suo figlio. Sono le 10.20 quando Guglielmo Palozzi, 60 anni, incrocia Franco Lollobrigida, 35 anni, l'uomo che il 27 gennaio del 2020 aveva massacrato di botte suo figlio Giuliano, 34 anni, morto dopo sei mesi di ricovero in terapia intensiva. Lollobrigida aveva usato la violenza per vendicarsi di uno sgarbo da 25 euro: dei medicinali spacciati per una dose di droga.
Ieri Guglielmo Palozzi ha incontrato Lollobrigida all'angolo della piazza centrale della cittadina, ha posato per un attimo il carretto con il cestone dei rifiuti e ha estratto una pistola. Ha centrato il trentacinquenne alla schiena, il proiettile gli ha perforato un polmone. Palozzi è stato arrestato dai carabinieri di Frascati con le accuse di omicidio volontario e porto abusivo di arma.
La pistola non è stata ancora trovata. L'indagato, assistito dall'avvocato Fabrizio Federici, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Serena Rossi. È stato trasferito nel carcere di Civitavecchia in attesa della convalida dell'arresto. La salma di Lollobrigida invece è al policlinico di Tor Vergata, dove verrà eseguita l'autopsia. Non è escluso che i due si siano dati un appuntamento.
(…) Pochi metri più in basso, lungo via Roma, la strada che si arrampica sulla rocca fino in piazza della Repubblica, Massimo De Angelis, 71 anni, osserva Palozzi camminare spingendo il carretto in salita: «La gente gli gridava: "Scappa". Tifavano per lui».