
DAGOREPORT: VENEZI, IL "MOSTRO" DELLA LAGUNA – COME USCIRANNO IL MINISTRO "GIULI-VO" E IL SOVRINTENDENTE COLABIANCHI DAL VICOLO CIECO IN CUI SONO FINITI CON L’INSOSTENIBILE NOMINA DELLA “BACCHETTA NERA”? – IL “DO DI STOMACO” DEGLI ORCHESTRALI DEL TEATRO LA FENICE HA RICEVUTO LA SOLIDARIETÀ DEI PIÙ IMPORTANTI TEATRI LIRICI, DA LA SCALA DI MILANO AL SAN CARLO DI NAPOLI: CHE FARE? – CHISSÀ SE BASTERÀ LA MOSSA ALL’ITALIANA DI “COMPRARSI” LE ROTTURE DI COJONI COL VIL DENARO, AUMENTANDO LO STIPENDIO DEGLI ORCHESTRALI? – L’ARMATA BRANCA-MELONI DEVE FARE I CONTI NON SOLO CON IL FRONTE COMPATTO DEL MONDO SINDACALE LIRICO, MA ANCHE CON I 48MILA VENEZIANI RIMASTI A SOPRAVVIVERE NELLA CITTÀ PIÙ FATALE DEL MONDO. ABITUATI AD ALTI LIVELLI DI DIREZIONE D’ORCHESTRA, DA ABBADO A CHUNG, I LAGUNARI SONO SCESI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO LO SBARCO DELL’”ABUSIVA” VENEZI (I LAVORATORI DELLA FENICE HANNO ORGANIZZATO UN VOLANTINAGGIO CONTRO LA BIONDA VIOLINISTA) – E GIULI E COLABIANCHI FAREBBERO BENE A RICORDARSI CHE I “VENESIAN” SONO POCHI MA IRRIDUCIBILI: I PRINCIPI NON SI COMPRANO. COME SI È VISTO NELLA LORO VITTORIOSA GUERRA CONTRO IL PASSAGGIO DELLE GRANDI NAVI DA CROCIERA NEL CUORE DELLA CITTÀ…- VIDEO
VOLANTINI CONTRO BEATRICE VENEZI ALLA FENICE DI VENEZIA
Dagoreport
Venezi, il mostro della Laguna. Come usciranno il ministro Giuli-vo e il sovrintendente Colabianchi dal vicolo cieco in cui sono finiti con l’insostenibile nomina della “bacchetta nera”?
Il “do di stomaco” degli orchestrali del teatro la Fenice ha ricevuto la solidarietà dei più importanti teatri lirici, da la Scala di Milano al San Carlo di Napoli: che fare?
Chissà se basterà la mossa all’italiana di “comprarsi” le rotture di cojoni col vil denaro, aumentando lo stipendio degli orchestrali?
L’armata Branca-Meloni deve fare i conti non solo con il fronte compatto del mondo sindacale lirico, ma anche con gli ottomila veneziani rimasti a sopravvivere nella città più fatale del mondo.
Abituati ad alti livelli di direzione d’orchestra, da Abbado a Chung, i lagunari sono scesi sul piede di guerra contro lo sbarco dell’”abusiva” Venezi (i lavoratori della Fenice hanno organizzato un volantinaggio contro la "bacchetta nera").
BEATRICE VENEZI CON IL PADRE GABRIELE
Giuli e Colabianchi farebbero bene a ricordarsi che i “venesian” sono pochi ma irriducibili: i principi non si comprano. Come si è visto nella loro vittoriosa guerra contro il passaggio delle grandi navi da crociera nel cuore della città…
Gabriele Venezi, contro mia figlia Beatrice piccola casta
Da www.ansa.it
"Non tocca ai sindacati giudicare la bravura e la competenza di un direttore. Sono animati dalla paura di perdere i privilegi da piccola casta. Del resto sono gli stessi che, prima di mia figlia, hanno contestato Chung Myung-whun come direttore d'orchestra". Lo spiega alla Stampa Gabriele Venezi, padre di Beatrice, immobiliarista, un passato da dirigente nazionale di Forza Nuova, oggi direttore editoriale del giornale online Lucca Times, in merito alle polemiche che si sono scatenate dopo la nomina della figlia a direttrice musicale della Fenice di Venezia.
pietrangelo buttafuoco beatrice venezi
"Molti hanno scritto che mia figlia Beatrice Venezi non abbia le competenze per la direzione musicale del Teatro La Fenice di Venezia perché figlia di un picchiatore di destra, riferendosi al mio passato - prosegue -. Eppure io ho smesso di fare politica attiva da 15 anni, anche per evitare che fosse d'ostacolo alla sua carriera". Gabriele Venezi spiega di avere sentito la figlia in questi giorni, "si sente amareggiata per le polemiche e le bugie scritte e dette sul suo conto", sottolinea.
"C'è chi si è spinto a scrivere che mia figlia non abbia neppure i titoli di studio per la direzione. Un cumulo di bugie e di critiche da parte di incompetenti. Beatrice dirige ora il Teatro Colón a Buenos Aires. Sta preparando La Traviata per il centenario di uno dei teatri più prestigiosi del mondo, non solo dell'America Latina - conclude - . Ha scritto quattro libri, ha inciso dischi e ha diretto orchestre celebri. Ma nessuno guarda il curriculum, sono tutti accecati da qualcos'altro".
ALLA FENICE PIOVONO VOLANTINI CONTRO BEATRICE VENEZI: LA PROTESTA DEGLI ABBONATI AL CONCERTO
Da https://www.veneziatoday.it/
Il “caso Venezi” arriva dentro il Teatro la Fenice. Questa sera, in occasione del concerto sinfonico previsto alle 20 (un evento riservato agli abbonati) i lavoratori hanno organizzato un volantinaggio davanti al Teatro, e prima del concerto è stato letto un messaggio dell'assemblea generale, per ribadire la richiesta di revoca della nomina della direttrice d'orchestra toscana a direttrice musicale del Teatro.
Il pubblico ha risposto presente, prima di tutto con un lungo applauso. Poi, al termine del concerto, come richiesto dai lavoratori, lanciando in aria i volantini distribuiti, che recitano “la musica non ha colore, non ha genere, non ha età”. Un'iniziativa volta a chiarire che non è solo l'orchestra e la comunità dei lavoratori a non aver digerito il blitz del sovrintendente (che ha nominato Venezi nonostante fino a pochi giorni prima avesse negato ai lavoratori la possibile nomina), ma una parte consistente del pubblico storico della Fenice. A Venezi si contesta l'inadeguatezza del curriculum rispetto ai direttori musicali del passato.
Il sovrintendente Nicola Colabianchi per ora non pare intenzionato a tornare sui suoi passi, nonostante lo stato di agitazione permanente aperto dai lavoratori con minaccia di sciopero. Ha ribadito che il profilo è stato scelto in quanto donna e giovane, in grado di attirare quindi nuovi pubblici.
Ma sono spiegazioni che non possono spegnere le critiche di chi vede nella nomina una scelta politica (Venezi non ha mai fatto mistero delle sue idee e della vicinanza al partito di Giorgia Meloni): una delle cose che i lavoratori chiedono al sovrintendente è proprio un chiarimento sui motivi che hanno portato a preferire quel profilo rispetto agli altri possibili.
Intanto si susseguono le lettere di solidarietà di peso. Ieri si sono aggiunte quelle dell'orchestra del Petruzzelli di Bari e del San Carlo di Napoli, ma altre lettere sono arrivate dai sindacati dei teatri lirici di Milano, Firenze, Verona, Bologna. Altre ancora sono attese nelle prossime ore. Ricomporre la pace tra il teatro e la sua dirigenza appare fondamentale per dare un futuro alla Fenice. Ancor più dopo la plateale protesta di questa sera.
BEATRICE VENEZI, LA VERITÀ SULLA NOMINA ALLA FENICE (E LE DUE ANOMALIE)
Valerio Cappelli per www.corriere.it
È la prima volta che una nomina tecnica e artistica è figlia diretta della politica. È la prima volta che un direttore musicale viene nominato alla testa di un’orchestra che non ha mai diretto in un’opera o in un concerto
Le due vere anomalie del caso di Beatrice Venezi alla Fenice non sono ancora state dette in modo esplicito. Innanzitutto è la prima volta che una nomina tecnica e artistica è figlia diretta della politica. In secondo luogo è la prima volta che un direttore musicale viene nominato alla testa di un’orchestra che non ha mai diretto in un’opera o in un concerto; il fuoriclasse Riccardo Muti, che è in un’altra categoria, arrivò a Roma avendo diretto prima due opere.
solidarieta agli orchestrali della fenice di venezia da parte dei colleghi del san carlo di napoli
Questa è la prima goccia del nuovo andazzo che potrebbe propagarsi a macchia d’olio. Non a caso i dipendenti di altri teatri (Scala, Petruzzelli di Bari, Regio di Torino, Maggio di Firenze) hanno alzato il capo e manifestato solidarietà alle maestranze di Venezia che all’unanimità (tutti pericolosi comunisti?) chiedono la revoca della nomina alla direttrice d’orchestra.
Discriminazioni sulla Venezi (amica di Meloni e figlia di un dirigente di Forza Nuova) in quanto donna? Un’altra italiana, Speranza Scappucci, è ora direttrice ospite principale del Covent Garden.
L’Orchestra della Fenice fa notare che Venezi non ha una vera carriera internazionale; ha appena accompagnato Placido Domingo, in una fine carriera non gloriosissima, in un concerto a Bangkok, che non è Vienna o Berlino.
E poi esiste un problema oggettivo di repertorio: quanti titoli d’opera ha diretto nella sua carriera? Il suo repertorio sinfonico, quali grandi autori come Mahler o Bruckner annovera? Che poi Venezi faccia una pubblicità in tv non è rilevante, né in senso positivo né negativo: ne hanno fatte Muti, Bartoli, Netrebko, Kaufmann.
La bozza del nuovo Codice dello spettacolo prevede un depotenziamento della figura del sindaco, che è presidente della Fondazione lirica nella città che governa e dunque conosce meglio la realtà del suo teatro. Sono meccanismi fragili e delicati dove la qualità e la musica devono stare al centro, e sono il risultato di una condivisione, non di decisioni imposte dall’alto.
Intanto Michele Spotti, giovane vero talento di 32 anni, direttore musicale a Marsiglia, tre giorni fa è anche stato nominato direttore ospite principale alla Deutsche Oper di Berlino.
COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ ALLE COLLEGHE E AI COLLEGHI DELLA FONDAZIONE TEATRO LA FENICE – VENEZIA
La nostra organizzazione esprime piena e convinta solidarietà alle colleghe e ai colleghi della Fondazione Teatro La Fenice, che in questi giorni stanno portando avanti con determinazione e coraggio la loro protesta contro la nomina del Direttore Musicale, avvenuta senza trasparenza, senza confronto e in aperta contraddizione con i principi di partecipazione che dovrebbero guidare istituzioni culturali di tale prestigio.
La vicenda che ha investito la Fenice non riguarda soltanto una nomina, ma il metodo con cui essa è stata decisa: calata dall'alto, in assenza di un chiaro progetto artistico condiviso, e con modalità che ledono la dignità professionale delle colleghe e dei colleghi che quotidianamente garantiscono qualità, eccellenza e continuità alla vita del Teatro.
giorgia meloni beatrice venezi
I teatri d'opera sono beni comuni, patrimonio della collettività, costruiti nel tempo grazie al lavoro di artisti, tecnici e maestranze. Le scelte che determinano il futuro di istituzioni di tale rilievo devono nascere dal dialogo e dal rispetto delle professionalità interne, non da decisioni imposte per logiche estranee all'arte e alla cultura.
In queste condizioni diventa estremamente difficile, se non impossibile, costruire quel rapporto di fiducia e di sintonia artistica che rappresenta il presupposto essenziale per ogni autentico progetto culturale.
Un Direttore Musicale, per essere realmente guida e punto di riferimento, deve poter condividere obiettivi, visioni e percorsi con chi quotidianamente vive il palcoscenico e contribuisce con passione alla crescita artistica dell'istituzione. Senza trasparenza e confronto, il rischio è quello di compromettere non solo il clima interno, ma anche la qualità stessa delle produzioni e la credibilità della Fondazione verso il suo pubblico e la comunità.
Siamo convinti che il valore della Fenice, simbolo della grande tradizione lirica italiana, risieda proprio nella sua Orchestra, nel suo Coro, nelle sue maestranze e nel suo pubblico fedele. E per questo che sosteniamo la loro battaglia, nella certezza che soltanto scelte partecipate, trasparenti e di alto profilo possano garantire un futuro solido e autorevole alle Fondazioni Lirico-Sinfoniche.
Siamo con voi.
Milano, 26 settembre 2025
SEGRETERIA e RSA FIALS-CISAL MILANO
Teatro alla Scala
COMUNICATO SINDACALE TEATRO ALLA SCALA
Esprimiamo piena solidarietà ai colleghi e alle colleghe del teatro la Fenice di Vene-zia, che hanno subito un grave atto autoritario con la nomina della direttrice Beatrice Venezi: la carica musicale più importante per un teatro lirico dovrebbe essere oggetto di una piena condivisione tra la direzione e le maestranze e in particolare modo con l'orchestra, che ha il più stretto rapporto con tale figura.
beatrice venezi bioscalin 357271 2
Ignorare ogni più elementare prassi di coinvolgimento e procedere a una nomina calandola dall'alto senza tenere conto delle istanze delle professionalità interne è certamente un atto irresponsabile e che determina un clamore mediatico dannoso per il teatro veneziano e per tutto il settore.
Auspichiamo che i vertici del teatro la Fenice ascoltino le ragioni dei lavoratori e lavoratrici revocando la nomina e attuando un percorso di condivisione nella scelta della guida musicale del teatro veneziano.
SLC Cgil Milano
RSA SLC Cgil Teatro alla Scala
COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ
lancio di volantini alla fenice di venezia contro la nomina di beatrice venezi 1
La RSU di Fondazione Arena di Verona intende esprimere massima solidarietà e pieno sostegno ai colleghi della Fondazione Teatro La Fenice, impegnati in una dura protesta contro la nomina del Direttore Musicale, avvenuta senza le benché minime garanzie di trasparenza e di confronto ed in stridente contraddizione con quel principio di partecipazione e condivisione che una grande istituzione dovrebbe assumere quale principio guida per assicurare un clima di armonia e sintonia che sia fecondo di eccellenti risultati artistici.
La lotta dei colleghi della Fenice è la lotta di ciascuno di noi perché è mossa solamente dalla volontà di difendere l'eccellenza di una Fondazione lirico-sinfonica.
solidarieta agli orchestrali della fenice di venezia rsu fondazione arena di verona
Sappiamo quanto costi ad ognuno di noi, che si riconosce artisticamente e professionalmente nel Teatro nel quale ha l'onore di lavorare per tanti anni, essere costretto ad esporsi in critiche e ad intraprendere azioni di protesta; testimoniamo dunque ai colleghi della Fenice il nostro supporto e la nostra vicinanza, sia nelle dura contrapposizione che si è aperta internamente con chi ha disposto tale nomina, sia con chi, pregiudizievolmente, tenta di offuscare la legittimità e l'integrità delle loro posizioni.
La nomina di un Direttore Musicale, così come qualsiasi elemento di progettualità che si mette in campo in una Fondazione lirico-sinfonica, deve necessariamente rispondere solo a criteri di alto profilo artistico, nell'assolvimento della missione istituzionale per la quale la collettività destina risorse pubbliche ed in coerenza con gli stessi principi - unicamente di merito artistico - con i quali le maestranze tutte delle Fondazioni sono selezionate tramite procedure pubbliche internazionali.
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A tutela del modello di eccellenza costituito dal Gran Teatro La Fenice di Venezia, che è patrimonio della collettività e motivo di rinomanza e vanto a livello internazionale, e dei lavoratori che in esso e in tutte le altre Fondazioni lirico-sinfoniche garantiscono quotidianamente la qualità artistica di queste istituzioni, non possiamo che condividere e supportare le posizioni della lotta dei colleghi della
Fenice.
Verona, 27 settembre 2025
La RSU di Fondazione Arena di Verona.
RIFLESSIONI SULLA NOMINA ALLA DIREZIONE MUSICALE DEL GRAN TEATRO LA FENICE DI VENEZIA
In merito alla recente nomina di Beatrice Venezi alla direzione musicale del Gran Teatro La Fenice di Venezia, desidero offrire una riflessione che prescinde dalle valutazioni di merito artistico, concentrando l'attenzione del lettore su un altro aspetto, altrettanto fondamentale, del ruolo di un direttore musicale.
La storia dei grandi teatri lirici ci insegna che il direttore musicale è, per sua stessa natura, una figura chiamata a creare coesione. Il suo ruolo va oltre la competenza tecnica: oltre a saper "tessere l'unità del corpo orchestrale", armonizzando le molteplici compagini artistiche, deve creare un clima di fiducia reciproca tra tutti gli attori coinvolti nella vita del teatro.
Non possiamo non rilevare come, in questo caso specifico, la designazione abbia generato una polarizzazione significativa, creando una profonda spaccatura tra i musicisti dell'orchestra e la sovrintendenza, suscitando dibattiti accesi nel mondo politico e creando tensioni sociali all'interno e all'esterno del Teatro La Fenice.
Un teatro lirico vive di armonia non solo musicale ma anche umana e istituzionale. Quando una nomina, anziché raccogliere consenso e creare entusiasmo condiviso, produce fratture così evidenti, sorge spontaneo porsi numerosi interrogativi e preoccupazioni sulle conseguenze che ciò potrebbe avere sul futuro dell'istituzione stessa.
Desidero esprimere la mia piena solidarietà e sostegno alle professoresse e ai professori d'orchestra, alle artiste e agli artisti del coro, e ai maestri collaboratori del Gran Teatro La Fenice.
Invito la Direzione e le istituzioni politiche a riconsiderare le modalità di designazione le figure apicali di tale rilevanza, affinché future nomine siano improntate da atteggiamenti autorevoli e prevedano il coinvolgimento attivo di tutte le componenti musicali del teatro, nel rispetto delle professionalità che quotidianamente danno vita a questa prestigiosa istituzione.
Il Segretario Generale FIALS-CISAL
Pierluigi Filagna
LA CULTURA MERITA RISPETTO, SOLIDARIETÀ A LAVORATRICI E LAVORATORI DEL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA
La recente nomina del Direttore Musicale del Teatro la Fenice di Venezia, avvenuta senza un serio percorso di condivisione con le masse artistiche, non può che lasciare tutti allibiti, soprattutto in un contesto di riconosciuta eccellenza per il nostro Paese.
Aver compiuto una scelta così importante senza ascoltare ed anzi in aperto contrasto con le proprie professionalità interne, è un gesto grave ed irrispettoso del valore e della dignità di lavoratrici e lavoratori.
Ciò a maggior ragione in presenza di un curriculum distante da ciò che dovrebbe rappresentare un Direttore Musicale di uno dei più prestigiosi teatri del nostro Paese.
Peraltro il clima di forte contrasto e fiducia che questa vicenda ha creato, non potrà in alcun modo favorire quell'armonia e condivisione di intenti che sono alla base di un lavoro artistico di qualità.
Per questo sosteniamo con convinzione le colleghe ed i colleghi del Teatro la Fenice, perchè si pongono a difesa della storia e della tradizione di un grande Teatro e chiedono la condivisione di un progetto artistico-musicale in continuità con l'eccellenza che rappresentano in Italia e nel mondo.
Siamo convinti che anche le lavoratrici e i lavoratori abbiano il dovere (e non solo il diritto)di difendere il patrimonio culturale e musicale di cui sono parte stabile ed integrante, non certo figure di passaggio.
RSA UILCOM-UIL Teatro alla Scala di Milano
UILCOM-UIL Lombardia Settore Spettacolo
COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ
Le professoresse ed i professori d'orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari esprimono la propria solidarietà alle maestranze e all'orchestra del Teatro La Fenice di Venezia che stanno portando avanti una protesta legittima contro la recente nomina del Direttore Musicale.
solidarieta agli orchestrali della fenice di venezia rsa slc cgil teatro alla scala
Riteniamo che la modalità con cui è stata comunicata e decisa tale nomina, senza il coinvolgimento del personale artistico, sia in netto contrasto con il principio di trasparenza e irrispettosa nei confronti di chi lavora ogni giorno per garantire la vita di un Teatro.
Laddove mancano dialogo e condivisione, e le decisioni vengono prese unilateralmente, si mina la fiducia reciproca e si rischia di compromettere la qualità artistica e la credibilità stessa del Teatro.
Per questo ci uniamo all'appello dei colleghi veneziani affinché venga ristabilito un metodo di confronto democratico, rispettoso e partecipato nelle decisioni che segnano il futuro di un Teatro.
Le professoresse ed i professori del Teatro Petruzzelli di Bari
COMUNICATO SINDACALE
solidarieta agli orchestrali della fenice di venezia rsa fials cisal milano
La delegazione RSU del Teatro Regio di Torino esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Fondazione Teatro La Fenice, che in questi giorni stanno contestando apertamente la nomina della direttrice Beatrice Venezi. Una nomina imposta dall'alto, senza consultazione, in aperto contrasto con le professionalità interne e con la dignità stessa di chi ogni giorno costruisce l'identità artistica del teatro.
Non intendiamo esprimerci sulla persona, ma sul metodo e sul contesto. E inaccettabile che le Fondazioni Lirico-Sinfoniche, da anni animate da proclami di
"neutralità" e "apoliticità", si rivelino invece permeabili agli interessi dei partiti e a logiche di visibilità mediatica. Quando lavoratrici e lavoratori chiedono di esprimersi sul genocidio in corso a Gaza, o propongono iniziative per la pace e la solidarietà, ci si trincera dietro la foglia di fico della "non politicizzazione".
Ma quando si tratta di compiacere un partito o cavalcare l'onda populista, la "neutralità" scompare.
beatrice venezi pietrangelo buttafuoco
I teatri pubblici non sono vetrine personali né proprietà di manager. Sono beni comuni, finanziati dalla cittadinanza, sostenuti da artisti, tecnici e personale amministrativo qualificati che hanno diritto a partecipare alle scelte che li riguardano.
La nomina alla Fenice, cosi come altre recenti scelte avvenute in sordina, dimostra quanto sia fragile e ipocrita la retorica dell'apoliticità. I teatri non sono "al di sopra della politica": sono dentro la società. Ma possono scegliere se essere strumenti di comunicazione sana, pluralista, costruttiva - oppure diventare megafoni di propaganda, clientelismo e ambizioni personali.
Siamo convinti che la cultura, se vuole restare viva, non possa essere ridotta a palcoscenico per compiacere poteri. Deve invece tornare ad essere un luogo critico, aperto, dialogante. E questo può avvenire solo se le lavoratrici e i lavoratori — veri custodi della continuità e dell'identità delle istituzioni - vengono ascoltati e rispettati.
solidarieta agli orchestrali della fenice di venezia uilcom milano lombardia
Siamo con voi.
la Delegazione RSU del Teatro Regio di Torino
COMUNICATO DELL'ORCHESTRA DEL TEATRO DI SAN CARLO
Le Professoresse ed i Professori dell'Orchestra del Teatro di San Carlo, in riferimento alla nomina a Direttore Musicale di Beatrice Venezi, dichiarano la propria vicinanza alle colleghe e ai colleghi della Fondazione Teatro La Fenice e sostengono le loro richieste di trasparenza, partecipazione e rispetto.
Siamo convinti che le nomine ai vertici delle istituzioni culturali dovrebbero avvenire secondo criteri di conoscenza, trasparenza e confronto con chi quelle istituzioni le vive ogni giorno.
I teatri non devono e non possono essere trasformati in strumenti di consenso, ma vogliamo che restino luoghi di libertà, riflessione e crescita collettiva.
È necessario che venga riconosciuto il valore delle professionalità interne, troppo spesso ignorate o messe da parte in nome di logiche estranee al lavoro quotidiano che tiene in vita il teatro.
Solo attraverso il rispetto, il dialogo e la partecipazione si può costruire una cultura davvero condivisa. L'essere ascoltati e coinvolti attivamente nei processi decisionali che determinano il presente e il futuro dei teatri.
Si ribadisce che la partecipazione democratica, la trasparenza e il rispetto delle competenze professionali sono condizioni indispensabili per garantire una gestione sana, giusta e coerente con il mandato pubblico delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche.
Esprimiamo dunque la nostra solidarietà piena e convinta alle colleghe e ai colleghi della Fondazione Teatro La Fenice, condividendo la loro preoccupazione per una direzione artistica imposta senza confronto e in assenza di un dibattito aperto e pluralista, elementi necessari per una nomina di notevole importanza come quella di direttore musicale.
La cultura non può essere asservita a logiche imperative.
La cultura si costruisce insieme.
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L'Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli
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BEATRICE VENEZI E BIANCA GUACCERO - VIVA PUCCINI
TEATRO LA FENICE A VENEZIA
NICOLA COLABIANCHI