alfredo cospito delegazione pd andrea orlando debora serracchiani

DAVANTI A COSPITO, I DEM SI SONO TRASFORMATI IN ZERBINI – QUANDO SI È PRESENTATA NEL CARCERE DI SASSARI, LA DELEGAZIONE DEM È STATA CACCIATA IN MALO MODO DALL’ANARCO-INSURREZIONALISTA: “NON HO NIENTE DA DIRE SE PRIMA NON PARLATE CON GLI ALTRI DETENUTI”. ORLANDO E GLI ALTRI SI SONO SPOSTATI IN UN’ALTRA CELLA – QUANDO I QUATTRO SONO TORNATI, COSPITO LI HA COSTRETTI AD “ABIURARE” LA CARTABIA, COLPEVOLE DI AVER FIRMATO IL DECRETO SUL 41-BIS, E POI HA INFLITTO LORO IL SUO COMIZIO…

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”

 

delegazione del pd in visita da alfredo cospito 1

Secondo il quotidiano La Repubblica nella visita dei parlamentari dem all’anarco-insurrezionalista Alfredo Cospito dentro al carcere di Sassari non ci sarebbe stato alcun «inchino». E noi, un po’ a malincuore, dobbiamo ammetterlo: hanno ragione. Infatti non c’è stato un solo inchino, ma ben due, con accenno di carpiato.

 

La notizia si evince dalla nota di due pagine inviata ai suoi superiori dal locale coordinatore del Reparto operativo mobile della Polizia penitenziaria Valentino Bolognesi […].

 

alfredo cospito

La relazione, datata 12 gennaio, è piuttosto imbarazzante per i deputati del Pd che il 12 gennaio sono accorsi al capezzale del terrorista «a dieta» (ipse dixit). Nel documento si legge infatti che il prigioniero li avrebbe respinti con queste parole: «Io non ho niente da dire se prima non parlate con gli altri detenuti, solo dopo avrò qualcosa da dire».  Una frase che per i poliziotti «denota una forte personalità, nonché un carisma non comune».

 

E che cosa avrebbero fatto a questo punto i quattro parlamentari? […] Leggiamo: «A tale frase, la delegazione si affacciava alla camera di pernottamento numero 23 ove è allocato il detenuto 41 bis Francesco Di Maio (boss della camorra, ndr) che salutava la delegazione e riconosceva l’onorevole Orlando quale ex ministro della Giustizia, esclamando “ora siamo inguaiati”».

 

delegazione del pd in visita da alfredo cospito

[…] il quartetto […] dopo aver eseguito gli ordini di Cospito e aver scambiato qualche chiacchiera con gli altri detenuti malavitosi, si sarebbe ripresentato dall’insurrezionalista. Con scarso successo. Annota Bolognesi: «Cospito esordisce dicendo che non è molto predisposto a parlare in quanto ritiene che il suo decreto 41 bis sia stato firmato da un appartenente allo (loro, ndr) stesso partito politico». Vale a dire Marta Cartabia.

 

A questo punto, direte voi, i parlamentari avranno finalmente girato i tacchi per andarsene? Tutt’altro. I nostri avrebbero buttato a mare la giurista che il Pd aveva considerato buona per ogni incarico, dalla presidenza della Repubblica al premierato. Infatti la delegazione avrebbe spiegato che «la ministra della Giustizia che ha firmato il decreto e la giurista ex presidente della Corte costituzionale e che non appartiene ad alcun partito politico in quanto al governo come “tecnico”».

debora serracchiani visita ad alfredo cospito

 

A questo punto «il detenuto prende atto e ammette di aver “toppato” e quindi inizia a parlare con la delegazione». Un one-man-show così commentato da Bolognesi: «Preme evidenziare che il detenuto Alfredo Cospito per lunghi tratti del “monologo” ha utilizzato il “noi” come soggetto, come nell’indentificarsi nel movimento anarchico in prima persona. Ha ribadito che la lotta contro il 41bis continuerà, a prescindere dalla sua fine o di dove lo porteranno».

 

[…] Il terrorista avrebbe continuato il suo pistolotto, sostenendo di essere finito lì «per la sua ideologia e non per i fatti commessi», un «orientamento» che considera «molto pericoloso», ma non per questo si è definito «un non violento, avendo comunque preso un’arma per commettere un reato».

 

andrea orlando visita alfredo cospito

Il comiziante si sarebbe molto accalorato: «Noi anarchici non siamo un’associazione mafiosa, siamo soggetti che seguono ideali […] noi anarchici che ora conosciamo anche questo mondo (il 41 bis) non smetteremo di lottare sino a quando non sarò abolito». E se non è stato fatto prima è solo perché non avevano sperimentato quel regime. Poi ha informato i deputati di essere a conoscenza «di tutte le manifestazioni che si stanno svolgendo in tante piazze», ma ha ribadito che «il sostegno deve essere dato all’ideologia della protesta e non al suo stato di salute». Infine ha sottolineato di «stare bene» e di non aver «nulla da perdere» e di essere «deciso ad andare sino alla fine». […]

 

SCRITTE ANARCHICHE IN FAVORE DI ALFREDO COSPITO

Ieri abbiamo chiesto a Orlando, senza ricevere risposta, se riscriverebbe il tweet a favore del terrorista che ha pubblicato qualche giorno dopo l’uscita dal carcere. Precisamente questo: «È urgente trasferire Cospito e revocare il 41bis. Non si possono usare gli atti intimidatori come un alibi. Legare il 41 bis a una sorta di ritorsione significa fare il gioco di chi nega alla radice l’esistenza dello Stato di diritto e per questo giustifica l’uso della violenza». […]

 

ironie caso cospito

Forse converrebbe ricordare all’ex ministro il parere inviato il 2 febbraio dal procuratore generale di Torino Francesco Enrico Saluzzo al ministero della Giustizia sulla necessità di regime separato per Cospito. Il magistrato nella sua relazione ha rimarcato l’attivismo da aspirante stregone del detenuto Cospito, autore di numerosi scritti e interviste incendiari: «Le sue "chiamate" alle armi non solo non vengono ignorate, ma si trasformano in un'onda d'urto che si dipana non solo sul territorio nazionale ma anche in Paesi esteri. Caratterizzati da un crescendo di intensità e di gravità». […]

DEBORA SERRACCHIANI E ANDREA ORLANDO VISITANO COSPITO - MEME BY OSHO

 

Saluzzo ha elencato più di una dozzina di attacchi compiuti e firmati in nome di Cospito dal momento della sua collocazione al 41bis, a partire dall’incendio di oltre una trentina di veicoli di banche e aziende partecipate e da un proiettile inviato alla redazione del Tirreno con questo messaggio: «Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi […] fuoco alle galere». […]

ILARIA CUCCHI AL CARCERE OPERA DI MILANO PER VISITARE ALFREDO COSPITO ilaria cucchi va a trovare cospito in carcere 1ALFREDO COSPITO. alfredo cospitoalfredo cospitoALFREDO COSPITO

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...