
LA VERITÀ È NEL DNA - I PERITI DEL TRIBUNALE DI PAVIA INDAGANO SU TRE REPERTI TROVATI NELLA VILLETTA DI GARLASCO, CHE POTREBBERO ESSERE UTILI PER TROVARE NUOVO MATERIALE GENETICO: SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO SONO FINITI UNA PARADESIVA DI UN’IMPRONTA, UN FRAMMENTO DEL TAPPETINO DEL BAGNO E UN TAMPONE ORALE ESEGUITO SUL CORPO DI CHIARA POGGI - IL MATERIALE GENETICO SAREBBE DI UN UOMO MA, DA UN PRIMO ACCERTAMENTO, NON APPARTERREBBE NÉ AD ALBERTO STASI NÉ AD ANDREA SEMPIO…
Estratto dell'articolo di Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio per www.corriere.it
andrea sempio chiara poggi alberto stasi
Si concentrano su tre reperti gli accertamenti dei periti del Tribunale di Pavia che indagano sul caso Garlasco. […] effettueranno un supplemento di indagine su possibile materiale genetico, benché in limitatissima quantità, rilevato su una paradesiva di un’impronta, sul frammento del tappetino del bagno e sul tampone orale eseguito sul corpo di Chiara Poggi.
Tracce infinitesime sulle quali c’è ancora da capire se siano davvero utili per riuscire ad estrarre un profilo genetico per un confronto. Quella sulla paradesiva ha già dato un primo responso, almeno secondo quanto è stato comunicato ai consulenti delle parti. Si tratterebbe di materiale genetico «Y», quindi maschile, anche se parziale.
Il primo confronto con il profilo di Alberto Stasi, l’ex fidanzato della vittima che sta scontando una condanna definitiva a 16 anni di carcere, e con quello di Andrea Sempio (il nuovo indagato dell’inchiesta di Pavia) avrebbe dato esito negativo. Così come la stessa impronta digitale, che risulterebbe allo stato «non attribuita». […]
Il lavoro dei periti, per il resto, ha confermato che sul frammento del tappetino del bagno sequestrato dai Ris nel 2007 c’era il sangue di Chiara, così come erano sempre sue le gocce di liquido ematico repertate sul pavimento (le uniche che all’epoca non avevano dato un risultato chiaro). Il tappeto fu uno degli elementi centrali della condanna a Stasi perché per i giudici — insieme alle due impronte anulari sul dispenser del sapone — fu la prova del fatto che il killer fosse entrato in bagno per lavarsi le mani.
Per i carabinieri, coordinati dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, invece il killer non si sarebbe sciacquato perché c’erano lunghi capelli scuri nel lavabo e non è stato trovato sangue nello scarico e nel sifone. Nella loro ricostruzione è possibile che l’assassino si sia invece «specchiato» per verificare di essersi ripulito (forse con asciugamani) prima di fuggire.
andrea sempio
DELITTO DI GARLASCO - MACCHIE DI SANGUE ACCANTO AL TELEFONO
ANDREA SEMPIO CHIARA POGGI ALBERTO STASI
rifiuti e oggetti trovati a casa di chiara poggi dopo l'omicidio
DELITTO DI GARLASCO - LA SCENA DEL CRIMINE
il bagno di casa poggi garlasco
il lavandino del bagno di chiara poggi
DELITTO DI GARLASCO - LA SCENA DEL CRIMINE
DELITTO DI GARLASCO - I RIFIUTI DI CASA POGGI