È DAVVERO IL NUOVO CASO COGNE - VERONICA STIVAL PORTATA IN CARCERE A CATANIA, DOPO ALTRE 5 ORE DI INTERROGATORIO RIBADISCE: “NON SONO STATA IO, LORIS ERA IL MIO BAMBINO”. MA I PM NON LE CREDONO

VERONICA E DAVIDE STIVALVERONICA E DAVIDE STIVAL

Antonio Castaldo e Redazione Online per www.corriere.it

 

Lo choc dell’arresto, il silenzio, poi le prime risposte. Ma non cambia la versione di Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris Stival, fermata lunedì notte con l’accusa di aver ucciso il figlio di 8 anni. La donna, in questura a Ragusa, ha risposto martedì per più di cinque ore alle domande del procuratore capo, Carmelo Petralia, e del sostituto Marco Rota. Malgrado le puntuali contestazioni dei magistrati, è rimasta ferma sulla sua versione dei fatti: «Non l’ho ucciso io, era il mio bambino», ha detto.

 

veronica panarello stival con uno dei figliveronica panarello stival con uno dei figli

INTERROGATORIO

Al termine del suo primo interrogatorio in veste di indagata - alla presenza del suo difensore, l’avvocato Francesco Villardita - la donna è stata sottoposta al prelievo del Dna: servirebbe per esami comparativi con i reperti biologici rilevati sotto le unghie di Loris. Terminate le procedure, Veronica Panarello è stata trasferita nel carcere di piazza Lanza a Catania: la casa circondariale di Ragusa non ha una sezione femminile.

 

andrea loris stival e la mammaandrea loris stival e la mamma

Nelle prossime ore, la donna sarà sentita anche dal Gip, che dovrà decidere se convalidare il fermo ed emettere ordinanza di custodia cautelare entro 48 ore dalla notifica del provvedimento di fermo avvenuta lunedì sera e fondata sul pericolo di fuga dell’indagata. Ricevuta la richiesta, il giudice avrà altre 48 ore per fissare la data dell’udienza di convalida. L’udienza si svolgerà in camera di consiglio con la partecipazione del difensore.

 

«MAMMA SERENA»

il ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 1il ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 1

«Veronica Panarello ha ribadito la sua versione fornita il 29 novembre scorso sulla scomparsa del figlio, confermando fino in fondo la sua ricostruzione», ha detto l’avvocato Villardita. «È stato un interrogatorio lungo - ha aggiunto - al quale la mia cliente ha risposto punto su punto, rimanendo ferma sulle sue posizioni: lei è innocente e ha confermato di aver portato il bambino a scuola e di essere andata poi a Donnafugata».

 

davide e veronica stival genitori del piccolo andrea lorisdavide e veronica stival genitori del piccolo andrea loris

Quanto al filmato delle telecamere usato per dimostrare che Loris non sarebbe salito sulla Polo nera della madre per recarsi a scuola, il legale ha detto che «da quel filmato visionato con la mia assistita non si riconosce nessuno. E abbiamo anche prove testimoniali che dimostrano che il bambino è stato accompagnato a scuola». Quanto alle condizioni della donna, dopo l’interrogatorio, l’avvocato ha detto che la donna è «Serena per l’inchiesta, ma distrutta dal punto di vista umano: le manca suo figlio e anche la sua famiglia». Villardita ha anche aggiunto: «Quella della procura di Ragusa è stata un’indagine leggermente frettolosa». «Sono certo - ha detto - che alla fine si potrà giungere alla verità».

 

IL FERMO

andrea loris stivalandrea loris stival

Veronica Panarello è stata sottoposta lunedì sera a fermo con l’accusa di aver ucciso il figlio e di averne occultato il cadavere nove giorni dopo la morte del bambino, il cui cadavere è stato trovato il 29 novembre in un canale di Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Il fermo è stato deciso dopo un primo interrogatorio durato oltre sei ore. Nessuna confessione, da parte della donna, ma gli inquirenti si sono convinti che sarebbe stata lei a togliere la vita al piccolo, con una fascetta da elettricista stretta attorno al collo. E sarebbe stata sempre lei, senza alcun complice, a gettare il corpo nel canalone in contrada Mulino Vecchio. L’indagata ha respinto ogni responsabilità, come ha fatto anche oggi. La donna ha poi ricostruito parte della sua vita e respinto tutte le contestazioni dei pm.

 

LA MADRE DI LORIS LA MADRE DI LORIS

NOTTE IN QUESTURA

Guardata a vista durante la notte in Questura a Ragusa, la donna non ha chiuso occhio secondo quanto riferiscono fonti vicine agli inquirenti.

 

«PRINCIPINO DI CASA»

La mamma di Loris prelevata da polizia e carabinieri  La mamma di Loris prelevata da polizia e carabinieri

«Non ci sono parole, era il principino di casa, chiunque sia stato deve morire», ha commentato la zia di Loris, la sorella di Davide Stival, aggiungendo: «Io difendo mio fratello Davide e difendo la mamma». Mentre la nonna, Pina Stival - intervistata dai giornalisti di Mattino 5, Franco Cufari e Sara Tufariello - ha detto: «Chiunque sia stato non lo perdono, anche se è stata lei...».

 

NON HA CONFESSATO

Non ha confessato, dunque, ma nel faccia a faccia con i magistrati lunedì sera non sarebbe riuscita a chiarire le tante contraddizioni nelle dichiarazioni da lei rese nel corso delle indagini. Troppi elementi non sono chiari, troppe circostanze lasciano supporre che non abbia mai raccontato la verità. Alla fine la decisione di sottoporla a fermo, dopo che per dieci giorni nessun provvedimento era stato preso nei suoi confronti.

 

la scientifica entra a casa di andrea loris stivalla scientifica entra a casa di andrea loris stival

La donna nei giorni scorsi era stata più volte portata in questura e interrogata; con lei gli inquirenti avevano anche ripercorso il tragitto compiuto dalla sua Polo nera quel sabato mattina. Nel pomeriggio di lunedì, poi, era stata prelevata a sorpresa da casa, alla periferia del piccolo centro nel Ragusano e condotta nel capoluogo, insieme al marito, Davide Stival. Il quale aveva confidato agli investigatori: «Se è stata davvero lei mi cade il mondo addosso, non ci posso credere...». Questo il primo commento della zia del padre di Loris, Antonella Stival, alla notizia del fermo della madre del piccolo: «Chiusi in un doppio e immenso dolore».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?