eva ruggiero-2

DA VINCENZO A EVA IL PASSO È LUNGO – UNA TRANS DI TREVISO È RIUSCITA A CAMBIARE IDENTITÀ ANAGRAFICA DA MASCHIO A FEMMINA, SENZA SOTTOPORSI ALL'OPERAZIONE DI CAMBIAMENTO DI SESSO – “IL MIO CORPO MI PIACE COSÌ COME È. NON È VERO CHE SI NASCE IN UN CORPO SBAGLIATO. SI NASCE IN UN CORPO. E QUESTO È IL MIO...”

Roberto Ortolan per "www.gazzettino.it"

 

eva ruggiero 1

«Non sono semplicemente una donna, sono una ragazza Trans», esordisce così la 40enne Eva Ruggiero, originaria della Campania, ma ormai da tempo residente a Villorba. Eva è nata Vincenzo, ma quando la vedi camminare con i tacchi a spillo, alta, slanciata e affascinante non lo penseresti mai. Le movenze sono di una donna ma Eva ha dovuto affrontare un lungo percorso per ottenere dal Tribunale di Treviso di cambiare identità anagrafica, da maschio a femmina, e nome, da Vincenzo a Eva. In poche parole lo stato civile.

 

E, tra le prime a Treviso, è riuscita a farlo senza sottoporsi all'operazione di cambiamento di sesso. «Il mio corpo mi piace così come è - dice Eva che in questo percorso di crescita ha avuto vicino l'avvocato Manuela Tona -. Non è vero che si nasce in un corpo sbagliato. Si nasce in un corpo. E questo è il mio. Non ho accettato, anche se per un po' ci ho pensato, l'idea di chi voleva rendermi eunuca. Perché, tolti gli organi genitali maschili, sarei diventata una persona diversa. Io sono così, una ragazza trans».

 

eva ruggiero 2

Eva è originaria di Napoli. E nella vita ha affrontato tante sfide. «Ma mai - dice con forza - sono stata trattata male. Ne ho subito insulti razzisti o peggio. Anche in quest'ultima tappa del mio percorso ho avuto il sostegno dell'avvocato Tona, che più che un legale considero un'amica, e a esaminare il mio caso è stato il giudice Daniela Ronzani (con le colleghe Maria Teresa Cusumano e Clarice di Tullio), che ha dimostrato una grandissima sensibilità».

 

Eva lei dice di star bene nel suo corpo. Perché questa esigenza di cambiare nome?

«Ero a disagio perché non c'era corrispondenza tra il mio aspetto e i miei documenti. Faccio l'estetista e quando chiedevo un lavoro vedevo la faccia di avrebbe dovuto assumermi quando esibivo il documento col nome Vincenzo. Ma anche quando andavo in un albergo col mio ragazzo si creava sempre un certo imbarazzo. Diventava complicato anche mettere in mostra il mio diploma in negozio. I clienti non riuscivano a capire chi fosse Vincenzo. Ecco spiegata la mia scelta. Desideravo mettere fine a quel disagio. Per me e per gli altri».

trans

 

Ma ha pensato anche all'operazione?

«Sì. Lo imponeva la legge, quella che viene ancora usata è del 1982, ma ha 40 anni e mostra tutti i suoi limiti e le sue rughe. Avevo fatto tutte le carte nel 2007. Mancava solo l'intervento. Ma poi ho capito che non era quello che volevo. E ho lasciato perdere».

 

Come è stato il suo percorso di vita?

«L'infanzia a Napoli in cui ho preso coscienza di chi ero. A 17 anni mi sono spostata in Versilia per lavoro. E lì sono rimasta 12 anni».

A fare l'estetista?

«No. Ho fatto la ballerina in tutti i più bei locali notturni della movida estiva e non solo. Cito solo la Capannina e la Bussola, ma ce ne sono stati altri. Poi mi sono spostata nella vicina Liguria e per un breve periodo a Conegliano (quando chiese di cambiare sesso con l'operazione, ndr), dove ho gestito un locale. Sono stata poi qualche anno a Londra. Una città meravigliosa che mi ha aperto la mente. Li sono cambiata profondamente».

trans al pride di roma (15)

 

E l'arrivo a Villorba?

«Nel periodo trascorso a Conegliano mi ero fatta tanti amici. E così quando ho deciso di tornare in Italia per intraprendere un'altra professione, ho scelto Villorba. Un paese stupendo, con gente che mi ha accolta a braccia aperte, dimostrandomi subito amicizia e affetto».

Va sfatato il detto della provincia becera e razzista?

«Io tutti le mattine prendo il cappuccino e la brioche con le signore del mio condominio o dei caseggiati vicini. Donne di tutte le età, ma anche meno giovani di me, con le quali parliamo di tutto. Dal pettegolezzo di paese ai temi più scabrosi. Non ho mai notato né commenti provinciali né diffidenze».

figli di trans 1

 

Nel suo futuro un negozio da estetista?

«Per niente. Da un paio d'anni ho ripreso a studiare. Sono vicina alla laurea breve. Ora frequento l'Istituto Cortivo di Padova per ottenere una triennale in Counselor Olistico. Ma nello stesso tempo seguo anche un corso di specializzazione a Rimini. Sento che è questa la mia strada e quello che voglio fare: aiutare le persone, che ne hanno bisogno, ad affrontare e vincere le sfide con i propri problemi».

 

Ma un Counselor olistico è uno psicologo?

«Non proprio. A grandi linee la branchia è la stessa. Ma il Counselor Olistico considera ogni cosa interdipendente. Ogni problema del singolo è interconnesso con una rete di situazioni e relazioni con ciò che lo circonda».

 

Se qualcuno le dice che ha realizzato l'anima di donna che era in lei, cosa risponde?

la trans lesbica 10

«Che non è vero. Non sono una donna. Sono una ragazza trans. Non sono nata in un corpo sbagliato. La mia femminilità è dirompente in questo e con questo corpo. Non ho bisogno di cambiarlo. L'ho sempre saputo ma adesso ne sono profondamente consapevole».

 

Eva ora è attesa da nuove sfide sul lavoro, nella vita privata e nell'amore, ma quale è stato il momento che l'ha resa felice?

«Nessuno ci crederà mai. Quando ho stretto tra le mani la carta d'identità, con quella foto orribile che mi rendeva bruttissima, ho avuto un sussulto. Ma poi tutto è passato e mi sono quasi sciolta in lacrime. La foto sarà stata brutta ma quella era finalmente Eva, ero finalmente io»

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO