vincenzo susca trump gaza

LA MENZOGNA, LA PIETRA MILIARE DEL NUOVO ORDINE TRUMPIANO – VINCENZO SUSCA: “IL VIDEO ‘GAZA 2025’ PUBBLICATO DA TRUMP È IL CRIMINE DELL’UMANITÀ PIÙ KITSCH DELLA STORIA, UN CRIMINE ESTETICO SUL CRIMINE UMANITARIO - SIAMO AL COSPETTO DEL PRIMO REGIME POST-DEMOCRATICO DELL’OCCIDENTE, FONDATO SUL LATO OSCURO DELLA POST-VERITÀ, AL DI LÀ E AL DI QUA DI BLACK MIRROR. SIAMO AL PASSAGGIO DEFINITIVO E FATALE DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO, DOVE LO SPETTACOLO È COMPENETRATO NEL POTERE E DISSEMINATO NELLA VITA QUOTIDIANA, TANTO DA SPARIRE ESATTAMENTE LADDOVE PROLIFERA IN MODO VIRALE..." - VIDEO

 

 

 

Vincenzo Susca* per Dagospia

*professore ordinario di sociologia dell’immaginario e mediologia all’Università di Montpellier Paul-Valéry. Autore, con Claudia Attimonelli, del libro Un oscuro riflettere

 

vincenzo susca

Il mondo intero ha assistito basito e inorridito al video “Gaza 2025. Cosa succederà dopo?” pubblicato dal neo-presidente americano su Truth, generato dall’intelligenza artificiale, mentre Hamas stava consegnando i cadaveri di quattro ostaggi ad Israele e quest’ultimo liberava seicento detenuti palestinesi.

 

Con l’ennesimo atto di cattivo gusto dal giorno del suo insediamento alla testa del governo statunitense il 20 gennaio, Donald Trump ha suggellato, in uno scenario edulcorato con Benjamin Netanyahu a torso nudo su un’improbabile spiaggia di Gaza sorseggiando un cocktail prima che Elon Musk elargisca a profusione dollari come Jack Nicholson nel film Batman di Tim Burton (1989), il crimine dell’umanità più kitsch della storia, un crimine estetico sul crimine umanitario.

 

il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 15

In poco più di un mese di governo, la nuova amministrazione americana ha ribaltato radicalmente, scompaginandolo ai limiti del caos, il quadro consolidato delle alleanze internazionali e delle buone norme di politica interna ed estera, rifondando completamente la comunicazione istituzionale sul registro dell’aggressione, delle provocazioni e del fake.

 

La menzogna è sempre stata parte integrante del discorso politico – come dimenticare il finto presupposto delle armi di distruzione di massa in possesso dell’Iraq di Saddam Hussein come pretesto per invaderlo? – ma con l’ascesa di Maga essa si pone in quanto pietra miliare del nuovo ordine, dei nuovi e vecchissimi Stati Uniti d’America.

 

Siamo al cospetto del primo regime post-democratico dell’Occidente, fondato sul lato oscuro della post-verità, al di là e al di qua di Black Mirror.

 

L ORGIA DEL POTERE - DONALD TRUMP - ELON MUSK - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

 

 

“Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso”, scriveva Guy Debord nel suo libro La società dello spettacolo del 1967. Con Trump ed Elon Musk, siamo al passaggio definitivo e fatale dalla politica spettacolo alla politicizzazione dello spettacolo, dove lo spettacolo è compenetrato nel potere e disseminato nella vita quotidiana, tanto da sparire esattamente laddove prolifera in modo virale.

 

Di fatto, diffuso ovunque, lo spettacolo è finito nel mentre trionfa con superbia e ferocia. Fine della distrazione, fine del divertimento, fine del gioco.

 

La festa inscenata dalla clip, con tanto di Trump d’oro in riferimento al vitello d’oro della Bibbia, un idolo fabbricato da Aronne per soddisfare gli Ebrei durante l'assenza di Mosè, è tanto macabra quanto posticcia.

 

Presente e rutilante ovunque, come il più torbido incantesimo di una tecnomagia nera, dalle televisioni ai giornali passando per tutti i social network, in Occidente l’ultimo rifugio rimasto per eluderne l’eco è il cinema, laddove cercare, disperati, gli ultimi principi di una realtà altrimenti invischiata nei simulacri del trumpismo. Il cinema si pone pertanto come l’ultimo baluardo retrò e paradossale del reale!

 

UN OSCURO RIFLETTERE - Vincenzo Susca e Claudia Attimonelli

D’altra parte, il video clip postato per la prima volta dal gruppo filoisraeliano Nazi Hunters il 7 febbraio, non ammette alcuna replica politica, supera ogni registro razionale o ideologico, nega ogni contrapposizione dialettica e annienta persino la prospettiva dell’indignazione. Donde il suo carattere più pericoloso: è un atto di orrore e terrore estetico che osserviamo inermi e nauseati, al quale può replicare in modo in/congruo e coerente solo il truce terrorismo di Hamas.

il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 14il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 6donald trump che bacia i piedi di elon musk foto dal video creato con l'intelligenza artificiale 3COME DONALD TRUMP VUOLE TRASFORMARE GAZAvincenzo suscail video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 4COME DONALD TRUMP VUOLE TRASFORMARE GAZAproteste contro trump a gazaCOME DONALD TRUMP VUOLE TRASFORMARE GAZAil video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 5VIGNETTA ELLEKAPPA - DONALD TRUMP E LA STRISCIA DI GAZAil video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 7il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 1il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 2il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 3il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 8il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 10il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 11il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 13il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 16il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 12il video su gaza creato dall ia e condiviso da trump 9

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....