pechino coronavirus

RIAPRIRE E' UN PO' MORIRE - LE SECONDE ONDATE IN ALCUNI PAESI RIACCENDONO LA PREOCCUPAZIONE SUL NUMERO DEI POSITIVI: DAI FOCOLAI IN GERMANIA LEGATI AI MATTATOI, AL CONTAGIO NELLE MINIERE DELLA POLONIA FINO ALL’ISOLAMENTO DI ALCUNI QUARTIERI DI PECHINO - NEGLI USA LE RIAPERTURE FANNO RISALIRE IL NUMERO DELLE NUOVE INFEZIONI MENTRE PREOCCUPA L’IMPENNATA DELL’INDIA – MA LA VERA BOMBA È L’AFRICA…

Silvia Turin per il "Corriere della Sera"

 

tamponi a pechino

Lo spettro della seconda ondata aleggia su alcune zone del mondo. Anche se alcuni Paesi non sono ancora arrivati al picco, altri lo hanno superato ma non riescono a scendere, altri ancora registrano «solo» focolai locali che però destano allarme. I focolai circoscritti sorgono generalmente in Paesi che si sono messi alle spalle la prima ondata e che, anche per aver passato l'emergenza, riescono a monitorare meglio l'andamento epidemico.

 

Tra questi la Cina, che davvero pare aver scongiurato la «seconda ondata». Dai primi sette casi del mercato Xinfadi di Pechino, si è arrivati in una settimana a 158 infezioni collegate. Ieri, però, i nuovi contagi erano solo 21 a fronte di 355mila tamponi e, dopo l'isolamento di interi quartieri, il tracciamento dei contatti e la cancellazione dei voli, il peggio sembra passato.

MATTATOI

 

Anche in Europa, dove, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il picco è stato superato in tutti gli Stati tranne Svezia e Polonia, si riaccendono focolai. In Germania la ripresa dei contagi è legata ai mattatoi: nel Nord Reno-Vestfalia nella circoscrizione di Güttersloh sono stati accertati 657 nuovi infetti e il governo locale è subito intervenuto chiudendo le scuole e isolando i settemila addetti.

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 13

 

Un fenomeno che ha a che fare con le condizioni in cui vivono e lavorano alcune categorie di lavoratori, proprio come succede in Polonia, dove da oltre due mesi e mezzo, almeno la metà dei circa 300 casi di contagio quotidiani si sono manifestati in Slesia, tra i minatori delle miniere di carbone. Negli Usa, invece, i nuovi contagi sembrano in parte derivare dalle riaperture.

 

coronavirus russia 4

Gli Stati federali hanno una situazione molto diversificata: alcuni hanno superato il picco, come New York, e altri non lo hanno ancora raggiunto. Le nuove infezioni sono in aumento in quasi la metà degli Stati e preoccupano Florida, Arizona, Arkansas e Texas. In numeri assoluti, i primi dieci Paesi per maggior numero di nuovi casi al giorno sono quelli alla prima ondata: Brasile, Usa, India, Russia, Pakistan, Cile, Messico, Arabia Saudita, Perù, Bangladesh.

 

coronavirus, fosse comuni a manaus in brasile 1

Oltre al Brasile, primo per nuovi infetti (ben 25.982) e secondo per decessi, preoccupa l'India: qui l'impennata pare essere stata originata dalle riaperture, come in Pakistan. In miglioramento la Russia, che sembra aver raggiunto il plateau: da due giorni i contagi sono sotto gli 8.000. In termini relativi rispetto alla popolazione, il Paese che cresce di più è il Perù, che ha superato il Brasile, anche se i suoi numeri sono in calo rispetto ai picchi di fine maggio.

coronavirus controlli in africa

 

L'ultimo campanello d'allarme viene dall'Africa: ci sono voluti 98 giorni per arrivare a 100mila casi e solo 18 per raddoppiare a 200mila. Nella classifica dei Paesi che raddoppiano il numero di infetti in minor tempo, tra i primi dieci al mondo troviamo soprattutto Stati africani.

coronavirus pechino 7tamponi a pechino 1mercato xinfadi chiuso coronavirus pechino 1coronavirus pechino 3

coronavirus russia 7jair bolsonarocontrolli sul coronavirus in africa coronavirus russia 3coronavirus russia 2coronavirus, fosse comuni a manaus in brasile 2coronavirus, fosse comuni a manaus in brasile 12coronavirus russia 6

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