VOLARE... OH, NO! - L'ENAC SOSPENDE LA LICENZA DI VOLO ALL'IMPRENDITORE GIORGIO OLIVA CHE, CON IL SUO ELICOTTERO, È ATTERRATO PIÙ VOLTE, SENZA AUTORIZZAZIONE, SULLE PISTE DA SCI - L'ULTIMO CASO IERI, 28 DICEMBRE: IL 66ENNE BRESCIANO HA "PARCHEGGIATO" IL SUO AEREO A BORDO PISTA. DUE SETTIMANE FA ERA ACCADUTA LA STESSA COSA. OLIVA SI ERA GIUSTIFICATO DICENDO AI CARABINIERI CHE "AVEVA FRETTA DI SCIARE" - NEL 2020, OLIVA SI È SCHIANTATO SUL MONTE ROSA. L'AMICO CHE ERA CON LUI È MORTO E IL 66ENNE È FINITO IN TERAPIA INTENSIVA...
Estratto dell'articolo di Pierpaolo Prati per www.repubblica.it
Non c’è due senza tre, ma questa volta il quattro non verrà da sé. Questa volta infatti è arrivata prima l’Enac e gli ha sospeso in via cautelativa la licenza di volo. Se vorrà andare a sciare Giorgio Bortolo Oliva, il 66enne imprenditore bresciano salito agli onori delle cronache per essere atterrato più volte sulle piste da sci con il suo elicottero, dovrà farlo come tutti gli altri: arrivandoci da terra.
A far scattare il provvedimento “d’urgenza” dell’Ente nazionale dell’aviazione civile è stato il terzo atterraggio sulle nevi del presidente delle Industrie riunite odolesi in otto mesi. Il secondo in due settimane sui pendii del Maniva, montagna che dista meno di un’ora d’auto dalla sede della sua acciaieria. Dopo averlo fatto il 13 dicembre, essere stato intercettato dai carabinieri di Bagolino, che poi hanno provveduto a segnalare l’episodio all’autorità che governa l’aviazione civile; Oliva si è ripetuto domenica 28.
Il suo atterraggio non è passato inosservato né agli sciatori, né alle forze dell’ordine. È stato filmato e postato sui social, ma anche notato dai militari in servizio sul comprensorio bresciano (ai quali l’imprenditore avrebbe mostrato lo screenshot di un’autorizzazione all’atterraggio di Enac) che non hanno potuto fare altro che segnalare nuovamente l’accaduto e dare il là all’iter che in meno di 24 ore questa volta ha determinato la sospensione della licenza di volo.
“A seguito dell’ulteriore segnalazione di ieri da parte dell’Arma dei Carabinieri, Enac ha emesso, in via cautelativa, un provvedimento d’urgenza di sospensione della licenza di volo del pilota che, dopo l’episodio del 13 dicembre scorso, è nuovamente atterrato con il proprio elicottero in prossimità delle piste da sci di Maniva Ski, in provincia di Brescia.
Il provvedimento d’urgenza, a tutela della sicurezza – si legge nella nota diffusa dall’Ente nazionale dell’aviazione civile – fa seguito al procedimento di sospensione già avviato da Enac lo scorso 18 dicembre, in ragione dell’atterraggio privo delle necessarie autorizzazioni in prossimità del comprensorio sciistico, con pregiudizio della flyght safety e dell’incolumità delle persone presenti presso l’area del sorvolo.
Episodio che si aggiunge a quello verificatosi, lo scorso aprile, presso gli impianti di Madonna di Campiglio, per il quale era stata già comminata al pilota una sanzione pecuniaria”.
Dopo Natale, rompendo il silenzio al quale si era consegnato sin dallo scorso mese di aprile, quando i carabinieri forestali gli elevarono una contravvenzione da 1.600 euro per essere atterrato sulla sommità del Grosté, Giorgio Bortolo Oliva era intervenuto sul suo profilo Facebook minacciando querele e, con riferimento all’episodio del 13 dicembre in Maniva, sostenendo di aver rispettato le regole.
“L’atterraggio in questione è avvenuto in un’area privata, esterna alle piste, il mezzo non è stato parcheggiato su alcuna zona da sci – aveva precisato Oliva sul suo profilo – né su aree destinate al transito degli sciatori e non ha messo a repentaglio l’incolumità di alcuno”. [...]
Alle autorità competenti Oliva – così ha scritto sui social – si è rivolto perché sia tutelata anche la sua incolumità. “La narrazione mediatica, che ha dipinto l’episodio come un atto di arroganza o di disprezzo delle regole – prosegue l’imprenditore – non solo non corrisponde alla realtà dei fatti, ma ha alimentato diversi messaggi di minaccia personale a Me e alla Mia famiglia.
Minacce che sono state portate al vaglio delle autorità. Ora Mi riservo di querelare coloro che hanno oltrepassato il diritto di cronaca, con attribuzione di atti, fatti e parole non veritieri. Il presente comunicato ha l’unico scopo di ristabilire la verità, senza intenti polemici, e di invitare a una trattazione dell’accaduto più accurata, responsabile e rispettosa”. [...]




