blackout spagna portogallo

HAI VOLUTO LE RINNOVABILI? E MO’ T’ATTACCHI – IL MASSICCIO RICORSO A SOLARE ED EOLICO POTREBBE AVER CONTRIBUITO AL CAOS ENERGETICO IN SPAGNA: LA PRODUZIONE “VERDE”, SECONDO GLI ESPERTI, CONTRIBUISCE A RENDERE LA RETE MENO STABILE – DAVIDE TABARELLI: “PROGRAMMARE E GESTIRE LE RINNOVABILI È PIÙ COMPLESSO. IL BLACKOUT HA COLPITO LA NAZIONE INTORNO ALLE 12: VALE A DIRE IL MOMENTO DI MASSIMA RICHIESTA DI ENERGIA MA CHE CORRISPONDE ANCHE AL MOMENTO DI MASSIMA PRODUZIONE DELLE RINNOVABILI STESSE…”

 

IL CAOS DEL BLACKOUT IN SPAGNA È COLPA DELLE RINNOVABILI?

Traduzione di un estratto dell’articolo di Sam Greenhill, David Averre, Elena Salvoni e Sophie Carlin per https://www.dailymail.co.uk/

 

 

blackout in spagna e portogallo 18

La rivoluzione dell’energia verde in Spagna è finita ieri sotto accusa per aver peggiorato in modo significativo i massicci blackout che hanno lasciato milioni di persone nel caos più totale.

 

[…] L’aumento della dipendenza della Spagna da solare ed eolico sarebbe stato un fattore aggravante dei blackout, poiché le rinnovabili possono rendere la rete meno stabile.

 

Il pandemonio è scoppiato all’ora di pranzo, quando solare ed eolico insieme rappresentavano oltre il 60 per cento della produzione elettrica.

 

blackout in spagna e portogallo 19

Le reti elettriche hanno avvertito che i disagi potrebbero durare diversi giorni. Hanno attribuito la colpa a “variazioni estreme di temperatura” in Spagna, che avrebbero causato una “forte oscillazione” nella rete elettrica – anche se questa spiegazione ha sollevato dubbi, poiché la temperatura era relativamente mite, 22°C, più fresca rispetto a diverse zone del Regno Unito.

 

La Spagna ha una delle percentuali più alte di energia rinnovabile – in media il 56 per cento – in Europa.

 

blackout in spagna e portogallo 17

E solo pochi giorni fa, il 16 aprile, la rete elettrica spagnola ha funzionato interamente con energie rinnovabili, tra cui eolico, solare e idroelettrico, per la prima volta nella storia.

 

Kathryn Porter, consulente energetica indipendente, ha dichiarato: «Più si inseriscono eolico e solare nella rete, meno stabile diventa quest’ultima, e più difficile è gestire i guasti.

 

Direi che c’è una forte possibilità che l’elevata quantità di solare presente nel sistema abbia creato le condizioni per un blackout diffuso e lo abbia reso molto più grave.»

 

blackout in spagna e portogallo 2

I generatori tradizionali, come le centrali a carbone, gli impianti idroelettrici o le turbine a gas, sono collegati direttamente alla rete attraverso pesanti macchinari rotanti che immagazzinano inerzia, la quale agisce come un ammortizzatore, proteggendo da eventuali interruzioni dell’alimentazione dovute a variazioni di frequenza elettrica.

 

La signora Porter ha aggiunto: «Quando ci si trova in una situazione a bassa stabilità, è molto più difficile controllare ciò che accade. I sistemi elettrici non tollerano variazioni significative di frequenza e si spengono da soli. Cominciano tutti a scollegarsi.

 

blackout in spagna e portogallo 16

Quindi, l’operatore di rete si sarà trovato lì a cercare di reagire ai cambiamenti di frequenza, ma non può farlo abbastanza rapidamente. Questo provoca un guasto a cascata nella rete.»

 

Il gestore della rete portoghese REN ha attribuito la colpa a «variazioni estreme di temperatura nell’interno della Spagna» che avrebbero causato «oscillazioni anomale». Ma Steve Loftus, analista del settore delle utility, ha affermato: «Non vedo nulla di insolito nelle condizioni meteo che possa aver causato questo problema. Il cinico che è in me si chiede se ci siano persone che non vogliono ammettere che si tratti di un problema legato alle rinnovabili – se davvero lo fosse – perché molti sono fortemente investiti nel loro successo.

blackout in spagna e portogallo 3

 

Al momento del blackout, la rete era molto alimentata dal solare.»

 

Il parlamento spagnolo è stato chiuso e il torneo di tennis Madrid Open è stato sospeso. Il sindaco della capitale ha esortato i cittadini a restare dove si trovavano mentre la città fronteggiava il disastro. Ma si sono formate lunghe code fuori da negozi, banche e distributori di benzina, mentre residenti e turisti tentavano di fare scorte e prelevare contanti.

 

MAXI BLACKOUT, TABARELLI: “HACKER? NO, IL PUNTO È UN ALTRO: DIFFICILE GESTIRE L’ENERGIA DA RINNOVABILI”

Estratto dell’articolo di Federico Genta per www.lastampa.it

 

blackout in spagna e portogallo 14

«Un blackout di queste proporzioni è rarissimo. Proprio per questo è difficile riconoscerne in breve tempo le cause e proprio per questo tutte le ipotesi diventano, almeno in linea teorica, possibili». Davide Tabarelli è presidente e fondatore di Nomisma Energia, società di ricerca che dal 2006 opera nei campi dell'energia e dell'ambiente.

 

Personalmente non crede che ci possa essere la mano dell’uomo dietro alla paralisi spagnola, che ha coinvolto anche Francia e Portogallo?

«Dalle prime informazioni che abbiamo a disposizione, l’attacco hacker resta improbabile. Emerge, piuttosto, che all’origine del problema ci sia un incendio che ha coinvolto le linee di importazione dell’energia elettrica dalla Francia».

 

blackout in spagna e portogallo 1

[…] «E’ troppo presto per capire se un solo evento può aver avuto, da solo, un impatto così forte. Non abbiamo precedenti simili se non andando indietro di decenni». […] «Penso alla grande domanda di energia elettrica negli Stati Uniti che negli Anni 70 aveva provocato non pochi problemi, il blackout più clamoroso risale al ‘73. Tornando all’Italia, invece, penso all’incidente del 2003, anche quello legato a un sovraccarico di energia».

 

Oggi, da questo punto di vista, dobbiamo considerarci un Paese a rischio?

«Anche qui la domanda è in continua crescita ma non si stanno più registrando i picchi di qualche anno fa. La produzione di energia elettrica avviene prevalentemente attraverso il gas: produzione che è programmabile e quindi più facile da gestire. Ma  […] il rischio zero non esiste. Noi dipendiamo ancora molto dall’estero, in primis dalla Francia, è questo può essere un problema».

 

blackout in spagna e portogallo 15

La Spagna, invece, ha puntato e sta puntando molto sulle rinnovabili.

«E’ quella che tutti stiamo osservando come un’autentica rivoluzione, ma che mostra anche le sue incertezze, proprio perché programmare e gestire le rinnovabili è più complesso. Il blackout ha colpito la nazione intorno alle 12: vale a dire il momento di massima richiesta di energia ma che corrisponde anche al momento di massima produzione delle rinnovabili stesse».

maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 7blackout in spagna e portogallo 5blackout a lisbonablackout in spagna 1blackout in spagnablackout in spagna 2maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 2blackout in portogallo blackout in portogallo 1maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 8code ai bancomat in spagna dopo il blackoutmaxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 6maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 1maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 3blackout in spagna e portogallo 4maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 5scaffali vuoti nei supermercati i spagna e portogallo dopo il blackout 3maxi blackout in spagna portogallo foto lapresse 4scaffali vuoti nei supermercati i spagna e portogallo dopo il blackout 2scaffali vuoti nei supermercati i spagna e portogallo dopo il blackout 1blackout in spagna e portogallo 6blackout in spagna e portogallo 13blackout in spagna e portogallo 12blackout in spagna e portogallo 7blackout in spagna e portogallo 11blackout in spagna e portogallo 10blackout in spagna e portogallo 20blackout in spagna e portogallo 9blackout in spagna e portogallo 8

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?