soul

IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO A NATALE? IO VEDREI UN GRANDE CARTONE ANIMATO PER TUTTI COME “SOUL”, RAI TRE ALLE 21, 20. E’ UNA MERAVIGLIA - LA7 ALLE 21, 30 RISPONDE CON UN FILM DIVENTATO UN CLASSICO COL TEMPO, “PARENTI SERPENTI” DI MARIO MONICELLI. RIVISITAZIONE DARK DEL NATALE DELLA FAMIGLIA ITALIANA MEDIA. UN ORRORE. PURO CINEPANETTONE ANCHE SE NON TARGATO DE LAURENTIIS, “INDIVINA CHI VIENE A NATALE?” DI FAUSTO BRIZZI. C’È TUTTO. LE PALLE DI NATALE, JINGLE BELLS, CLAUDIA GERINI CON LA GUEPIÈRE A RETE CHE FA LA GIAGUARA - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

 

soul by pixar

Che vediamo a Natale? Io vedrei un grande cartone animato per tutti come “Soul”, diretto da Pete Docter e Kemp Powers, Rai Tre alle 21, 20, primo cartoon della Pixar che vede protagonista un afro-americano, che parla con la voce di Jamie Foxx, e vede alla regia un afro americano, il commediografo Kemp Powers, già autore della bellissima sceneggiatura di “A Night in Miami”.

 

 

 E’ una meraviglia. Anche perché rispetto agli altri film di Pete Docter, i pur sofisticatissimi “Monsters & co.”, “Up”, “Inside Out”, questo è meno filosofico, più divertente e la parte delle anime sospese in una sorta di vuoto laico in attesa di ricongiungersi con un essere umano è schiacciata dalla bellezza della parte diciamo di vita normale, quasi live, piena di vita in quel di New York, dove il professore di musica e jazzista Joe Gardner si ritrova nello stesso giorno assunto a scuola come insegnante e messo sotto contratto come pianista nel quartetto jazz di certa Dorothea Williams, con voce di Angela Bassett.

 

Il problema è che poi concluda questa giornata di successi imprevisti scivolando in un tombino e lottando così fra la morte e la vita, mentre le sua anima, “soul”, viaggia non si sa bene dove assieme associandosi un’altra animuccia giovane e ribelle, chiamata solo “22”, con voce di Tina Fey, che si ostina o non voler scendere sulla terra.

 

soul by pixar

Lo farà infine, assieme all’anima di Joe Gardner, solo che i due finiranno catapultati la prima, cioè l’inesperta 22, nel corpo di Joe all’ospedale, e il secondo nel corpo di un gattone rosso chiamato Mister Muffolla. Una complicazione che non ci voleva, diciamo. Perché Joe ha in testa solo la sua serata jazz con Dorothea Williams, coronamento di una vita mediocre vissuta all’ombra di un padre identico a lui e di una madre, padrona di una lavanderia, che vorrebbe per il figlio un po’ di sicurezza economica

 

parenti serpenti cena vigilia natale 1

.La7 alle 21, 30 risponde con un film diventato un classico col tempo, “Parenti serpenti” di Mario Monicelli con Marina Confalone, Paolo Panelli, Alessandro Haber, Cinzia Leone, Monica Scattini, Pia Velsi, rivisitazione dark del Natale della famiglia italiana media.

 

 Un orrore. Puro cinepanettone anche se non targato De Laurentiis, “Indivina chi viene a Natale?” di Fausto Brizzi con Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Raoul Bova, Carlo Buccirosso, Cristiana Capotondi, Cine 34 alle 21.

 

 

parenti serpenti

C’è tutto. Le palle di Natale, Jingle Bells, Claudia Gerini con la guepière a rete che fa la giaguara per sedurre Claudio Bisio, Diego Abatantuono che per farci ridere fa Giginho do Brasil al telefono, gli scherzi del cazzo (a Bisio), Angela Finocchiaro che rotea gli occhi, le botte in testa (sempre a Bisio), i pesci rossi defunti, Diego che rotea gli occhi anche a lui, i bambini stronzi, gli sponsor assurdi di salami e pagnotte, la nonnina buona, il nonnino buono che torna nel video di saluti finale, lo spirito non del Natale, ma di Matteo Renzi che aleggia ovunque, anche perché il regista, Fausto Brizzi, è stato suo consigliori.

 

Indovina chi viene a Natale

Ma, soprattutto, Raoul Bova senza braccia, bello e buono che guida coi piedi e viene imboccato da Cristiana Capotondi mentre i genitori di lei, Diego Abatantuono e Angela Finocchiaro fanno le facce e non la smettono di roteare gli occhi.

 

Come spiega il titolo, che venne malignamente parodiato su twitter "Indovina chi non viene al cinema a Natale?", dovremmo essere nel tipico film natalizio con la famiglia allargata, fratelli che poco o nulla c'entrano l'uno con l'altro e fidanzati che creano problemi rovinando prati, entrando con l'auto nella sala da pranzo, uccidendo i pesci rossi e cosucce del genere. Stavolta abbiamo ben due fidanzati problematici che entrano nella famigliona di Diego Abatantuono, padrone dei panettoni Galup (un tempo li pubblicizzava il vecchio Macario) e di sua moglie Angela Finocchiaro.

 

Indovina chi viene a Natale Claudio Bisio Claudia Gerini Carlo Buccirosso

Uno è Claudio Bisio, il nuovo compagno della sorella di Diego, una Claudia Gerini in versione bionda con due figlioletti a carico che non sopportano che la mamma abbia nuovi compagni e lo massacrano con scherzi atroci mettendolo in pessima luce con tutto il nucleo familiare.

 

E' sua la macchina che ha sventrato la porta della sala da pranzo perché i freni non erano tirati, è colpa sua se sono morti i pesci della nonna, l'adorabile Isa Barzizza, lui ha rovinato un quadro della scuola del Parmigianino (ma si vede bene che è una fotaccia appesa). Se il povero Bisio dovrà dimostrare alla Gerini di essere innocente, andrà peggio a Raoul Bova, fidanzato senza braccia di Cristiana Capotondi, la figlia di Abatantuono. Proprio questa trovata e il fatto che un bello come Bova sia senza braccia in una commedia natalizia trasmette al film, tutto sommato abbastanza tradizionale nel soggetto, una dose "bomb" di cultismo trashista.

 

Indovina chi viene a Natale

Perché tutte le gag che Abatantuono e Finocchiaro cercano di mettere in piedi per convincere la figlia a lasciare Bova puntando in pieno sulla sua diversità funzionano bene, per lo spettatore, sia come estremo imbarazzo che come divertimento perverso. Possiamo trovare il film, per questo aspetto, ambiguo, effettistico, moraleggiante, buonista, perfino "renziano" come molti sostengono, ma certo non ci lascia indifferenti e sfiora sia lo stato di culto del trash cinepanettonistico sia il massimo livello stracultistico. Certo, per fare accettare al pubblico un'idea simile, ci sarebbe voluta una certa eleganza, non far volare l'arto in aria, non mostrare Bova sullo snowboard come un Christian o un Boldi di dieci anni fa, ma così l'effetto è più diretto e più di genere.

 

Indovina chi viene a Natale

Meno interessante, anche perché meno sviluppata, la coppia Carlo Buccirosso-Rosalia Porcaro, cioè il fratellastro povero e napoletano di Diego e sua moglie con ben tre figli a carico. Servono solo, cinepanettonisticamente, per accontentare il pubblico napoletano. Ma allora andava dato loro più spazio. Alla fine tutto funziona come previsto. Le coppie nuove scoppiano e poi si ricompongono. C'è un grande momento di culto con Claudia Gerini che si tromba Claudio Bisio al ritmo di "Prendimi!", evidenziandoci che lei ama far l'amore con i delinquenti (non male come trovata).

 

parenti serpenti cena vigilia natale

C'è un finale con un videomessaggio del nonno defunto, Gigi Proietti, che farà piangere e ridere la famiglia. Su Rai Movie alle 21, 10 il biopic poco fantasioso “Gandhi” di Richard Attenborough con Ben Kingsley, Rohini Hattangadi, Roshan Seth, Candice Bergen, John Gielgud, Edward Fox. Piuttosto carino, ma nulla di più, Canale 20 alle 21, 10 “Sherlock Holmes”, il primo, quello diretto da Guy Ritchie con Robert Downey jr., Rachel McAdams, Jude Law, Mark Strong, Kelly Reilly, Eddie Marsan. Su Canale 27 alle 21, 15 abbiamo la “Jane Eyre” diretto da Franco Zeffirelli con Charlotte Gainsbourg, William Hurt, Anna Paquin, Elle Macpherson.

 

Indovina chi viene a Natale Claudia Gerini Claudio Bisio

Ma ci sono anche le adorabili Geraldine Chaplin, Joan Plowright, Billie Whitelaw e altre signore inglese del teatro ottime per dividere il tè il pomeriggio. Proprio Billie Whitelaw ricordava che William Hurt e Franco Zeffirelli, coi quali lei aveva ottimi rapporti, litigarono e si scontrarono per tutto il tempo della lavorazione del film. Non ne dubitavo. Non a caso il ruolo di Rochester doveva andare a Jeremy Irons.

 

Ma tra gli impegni politici di Zeffirelli, al tempo senatore di Forza Italia, e quelli di vacanze con la famiglia di Irons, si finì per sostituirlo. Sembra che lo scontro tra Zeffirelli e Hurt fosse nato dopo l’imposizione del produttore, il porcone Harvey Weinstein, di inserire nel ruolo di Blanche Elle Macpherson, bellissima modella ma pessima attrice. In un primo tempo avrebbe dovuto esserci Elizabeth Hurley, che uscì presto dal film. Zeffirelli subì le imposizioni di Weinstein senza fiatare. E Hurt si infuriò.

 

minority report

Altre voci dal set dicono invece che la scelta della modella fu un piacere che  Zeffirelli fece all’avvocato Agnelli. Magari sono vere entrambe le cose. Occhio a Maria Schneider nel ruolo di Bertha.

 

Bellissimo, Iris alle 21, 15, “Minority Report”, capolavoro di Steven Spielberg, sceneggiato da Scott Frank e Jon Cohen, tratta dal racconto di Philip K. Dick, con Tom Cruise, Colin Farrell, Samantha Morton, Max Von Sydow, Kathryn Morris. Ogni volta che lo guardo non riesco a capirci niente, ma il film ha un suo fascino innegabile e una storia magnifica. Leggo che doveva essere girato prima di “Intelligenza artificiale", ma Spielberg fece fare dei cambiamenti alla sceneggiatura e lo girò dopo.

 

parenti serpenti cena vigilia natale

Nel primo cast oltre a Tom Cruise c’erano Cate Blanchett, Matt Damon, Ian ;McKellen e Jenna Elfman. In realtà il film era stato previsto come sequel di “Total Recall”, scritto da Ronald Shusett e Gary Goldman, prodotto dalla Carolco, che fallì a causa del disastroso “Corsari”. Quando il progetto arrivò a Spielberg venne riscritto  totalmente. In un primissimo tempo, regista doveva essere Jan De Bont e Spielberg produttore. Ma Spielberg non si fidava troppo di Jan de Bont dopo “Haunting”. 

 

La Nokia spese 2 milioni di sponsor nel film, la Lexus 5 per avere un modello di auto del futuro. Ma adorerete anche “Stargate”, fantascientifico di Roland Emmerich con Kurt Russell, James Spader, Jaye Davidson, Alexis Cruz, Mili Avital, LA7Cinema alle 21, 15. Rai4 alle 21, 20 offre in prima visione l’horror natalizio per tutta la famiglia con “Krampus – Natale non è sempre Natale” di Michael Dougherty con Adam Scott, Toni Collette, Allison Tolman, David Koechner, Emjay Anthony, Stefania Owen.

minority report

 

E’ un horror natalizio, anche se neozelandese, anche “Black Christmas” diretto Sophia Takal con Imogen Poots, Aleyse Shannon, Lily Donoghue, Cary Elwes, Brittany O'Grady, Mediaset Italia 2 alle 21, 05. Si comincia a ragionare su un vero film natalizio con “Il ritorno di Mary Poppins”, sequel atteso anni della Disney diretto da Rob Marshall con Emily Blunt, Meryl Streep, Lin-Manuel Miranda, Angela Lansbury, Ben Whishaw. Ma troverete eccellente anche “Harry Potter e la pietra filosofale” di Chris Columbus con Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Robbie Coltrane, Maggie Smith, Tom Felton, Italia 1 alle 21, 30.

 

parenti serpenti cena vigilia natale 1

Per non parlare di “Jumanji”, avventuroso per ragazzi diretto da Joe Johnston con un grande Robin Williams, Kirsten Dunst, Bradley Pierce, Bonnie Hunt, Tv8 alle 21, 30

 

Rete 4 alle 21, 35 propone “Natale a tutti i costi” con Christian De Sica, Angela Finocchiaro, Dharma Mangia Woods, Claudio Colica, commedia natalizia che fu prima in classifica due anni fa nelle top ten di Netflix, scritta e diretta da Giovanni Bognetti e, ovviamente, remake di un successo francese di solo un anno fa, il divertente ma volgaruccio “Mes très chers enfants”, scritto e diretto da Alexandra Leclère con Josiane Balasko e Didier Bourdon. L’idea è quella di una coppia di genitori che, avvicinandosi il Natale, snobbati dai figli che vogliono fare la loro vita, li adescano fingendo di aver vinto 18 milioni di euro alla lotteria. Ma è tutto falso, perbacco. Qui la storia è la stessa, anche se al posto della lotteria c’è un’improvvisa eredità e i milioni sono solo 6. Al posto dei due protagonisti troviamo Angela Finocchiaro, che è l’opposto della Balasko, e Christian De Sica, molto più calmo che nei vecchi, gloriosi cinepanettoni. Il ruolo della figlia, che nel film francese lo aveva la forte e grottesca Marilou Berry, va all’interessante, ma completamente diversa Dharma Mangia Woods, mentre il ruolo del figlio un po’ bambacione va al buffo Claudio Colica, già noto come Er Kolica in “Grosso guaio a Roma Sud”, mentre ruoli minori, ma divertenti, vanno a Fiorella Mari, la nonna, e a Iaia Forte, la vicina napoletana.

minority report 1

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…