matteo salvini giorgia meloni italia

È IN ARRIVO LA TEMPESTA PERFETTA SULL’ITALIA: I SOVRANISTI AL GOVERNO E LE “CONDIZIONALITÀ” DELLA BCE – FUBINI SPIEGA COME FUNZIONA LO SCUDO ANTI-SPREAD: “IL VINCOLO DI BILANCIO STA TORNANDO. IN PRIMO LUOGO UN PAESE NON DEVE ESSERE SOTTOPOSTO A UNA PROCEDURA PER DEFICIT ECCESSIVO. SE LA REVISIONE DELLE PENSIONI IN AUTUNNO FOSSE FATTA CON I COSTI DI ‘QUOTA 100’, ENTREREBBE IN TENSIONE LA STABILITÀ FINANZIARIA DELL’ITALIA” – “IL PARLAMENTO DEVE APPROVARE LA LEGGE DELEGA SULLA CONCORRENZA ENTRO L’ESTATE, ALTRIMENTI NON CI SARÀ TEMPO PER VOTARE I DECRETI ATTUATIVI ENTRO L’ANNO. A QUEL PUNTO IL PAESE PERDEREBBE UNA RATA DEL RECOVERY DA 19 MILIARDI…”

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Solo il provincialismo di una parte della classe politica italiana — incredibile dopo quasi un quarto di secolo di vita nell’euro — poteva creare un miraggio del genere: l’illusione che quel che succede a Roma resti a Roma. Che non sia legato da un rapporto d’influenza reciproca con quanto accade a Bruxelles o Francoforte.

 

Naturalmente è vero il contrario. Fra quel che accade in Italia e nei centri nevralgici dell’Unione Europea esiste una relazione riflessiva: ciascuna dimensione modifica l’altra in una serie di rimandi fra le due che possono produrre un equilibrio virtuoso, al meglio, oppure difficoltà e frustrazione da entrambe le parti quando a dominare sono l’ignoranza e l’incomprensione.

 

LAGARDE DRAGHI

La scelta di far cadere il governo di Mario Draghi rientra nel diritto del parlamento, ma è stata presa come se questa relazione di mutuo scambio non esistesse. Per questo si sente parlare così poco di alcuni fattori così ingombranti da imporsi inevitabilmente sulla campagna elettorale e sul governo che verrà.

 

Il primo riguarda la Banca centrale europea, che ieri ha alzato i tassi per la prima volta dal 2011. L’inflazione preoccupa quindi la Bce continuerà ad alzare i tassi, anche se non è chiaro per quanto. Proprio mentre aumentava il costo del denaro del doppio rispetto a quanto annunciato in giugno, la presidente Christine Lagarde ha parlato di «nubi» sull’economia.

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

 

L’umore dei consumatori dell’area euro è il più nero da quando viene misurato e la frenata internazionale in corso fa sì che i 30 materiali e materie prime fondamentali della globalizzazione — dal petrolio al litio, dall’acciaio, al cotone, al grano — nell’ultimo mese siano scesi di prezzo. Tutti, nessuno escluso.

 

Per ora però siamo entrati in una stretta monetaria che contribuisce a far salire i rendimenti del debito italiano — dunque il costo di sostenerlo — nel pieno di una crisi di governo. Lagarde ieri ha presentato uno «strumento» di protezione — un piano di acquisti — se i titoli di Stato finissero sotto un attacco «disordinato e ingiustificato». Il meccanismo è pensato per l’Italia.

 

MELONI - SALVINI - BERLUSCONI - FASCIOSOVRANISTI

Ed è sottoposto a condizioni perché esso possa scattare o magari, con il fatto stesso di esistere quale ipotesi, inibisca lo scatenarsi di una tempesta finanziaria. Perché l’ingranaggio sia credibile occorre però che le condizioni poste dalla Bce vengano rispettate dal Paese potenzialmente beneficiario. Ed esse vanno al cuore dell’agenda di qualunque governo si formi in autunno.

 

In primo luogo un Paese che voglia aver diritto allo «scudo» della Bce non dev’essere sottoposto a una procedura di Bruxelles per deficit eccessivo. O almeno deve darsi da fare per uscirne. Ciò non sembra rilevante oggi dato che il Patto di stabilità resta sospeso, invece lo è: da mesi la Commissione Ue sta chiedendo all’Italia (anche con Mario Draghi premier) di ridurre la spesa pubblica in proporzione alle dimensioni dell’economia e su questo punto può ancora aprire una procedura.

MATTEO SALVINI E QUOTA 100

 

Se dunque la revisione delle pensioni in autunno fosse fatta con i costi di «Quota 100» nel 2018, allora il rapporto fra Roma, Bruxelles e Francoforte entrerebbe in tensione e con esso forse anche la stabilità finanziaria dell’Italia. Non proprio ciò di cui si sente il bisogno, in mezzo a una pandemia senza fine e alle conseguenze di una guerra.

 

Le altre condizioni della Bce recapitano poi un messaggio che l’intera classe politica non ha capito. Vale per il prossimo governo come sarebbe valso per Draghi: il vincolo di bilancio sta tornando.

 

CHRISTINE LAGARDE JEROME POWELL

È finita la stagione dei bonus a pioggia da decine di miliardi di euro e altri simili miracoli. Il pagamento degli interessi sul debito occuperà sempre più spazio in bilancio, dunque ce ne sarà meno per il resto. Inoltre la Bce intende valutare e giudicare la tenuta e la traiettoria finanziaria di qualunque Paese possa beneficiare dei suoi interventi, dunque far scendere deficit e debito ridiventa importante.

 

Qui entra in gioco un secondo fattore dell’interazione fra l’Italia e il resto d’Europa, perché in questi mesi si stanno disegnando le nuove regole di bilancio. Si profila un compromesso che renda meno asfissiante la tabella di marcia di calo del debito, in cambio però le misure per chi viola sarebbero meno aggirabili. Se ora il prossimo governo italiano desse l’impressione di rifiutare i vincoli (o magari l’euro stesso), per reazione altri Paesi chiederebbero regole più soffocanti.

 

FLOP DI SALVINI ALLE AMMINISTRATIVE 2022 BY ELLEKAPPA

Anche un terzo fattore del gioco fra l’Italia e l’Europa è saltato fuori ieri nelle parole di Christine Lagarde: chi vuol essere protetto dallo «scudo» della Bce deve anche dimostrarsi puntuale nelle riforme indicate dal Piano di ripresa. E anche questo ha un significato concreto, una volta declinato a Roma.

 

Il parlamento per esempio deve approvare la legge delega sulla Concorrenza entro l’estate, altrimenti non ci sarà tempo per preparare e votare i decreti attuativi entro l’anno. A quel punto il Paese perderebbe una rata del Recovery da 19 miliardi, prevista a dicembre. Inutile dire che la legge di Concorrenza e i molti interessi che tocca sono fra i tabù infranti per i quali Draghi è stato appena giubilato. A meno che anche questo non sia stato puro teatro politico e alla resa dei conti tutti, ma proprio tutti, capiscono l’ovvio: quel che accade a Roma non si ferma a Roma.

matteo salvini federico sboarina giorgia meloni luca zaia matteo salvini giorgia meloni federico sboarina christine lagarde con mario draghi

 

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)