mario giordano

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - STEFANO ZURLO SUL “GIORNALE”: “’FUOCO’ PRATESI, PRESIDENTE ONORARIO DEL WWF CHE AVEVA FONDATO NEL 1966, SE N’È ANDATO NOVANTENNE, DOPO UN BREVE RICOVERO”. QUANDO SI DICE SPEGNERSI - MARIO GIORDANO: “LEI, ‘VIVVADDIO’, LO HA INCASTRATO CON IL SUO NOTO ACUME”. DIO VIVRÀ ANCHE CON UNA SOLA ‘V’, COME DA DIZIONARIO - TITOLO DALLA “VERITÀ”: “IL NOBEL PARISI SBAGLIA I CALCOLI E DERAGLIA SUI MORTI PER IL COVID”. POVERETTI, TRAVOLTI ANCHE DA UN TRENO E UCCISI PER LA SECONDA VOLTA...

gianni agnelli con il cappotto 2

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”  e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

Incipit di Michele Masneri sul Foglio: «A cinquant’anni dal suo primo romanzo, appena uscito il ventesimo, Giorgio Montefoschi si aggira per Roma senza cappotto nel gelo invernale con la vera eleganza che sfocia nell’atermia (avete mai visto l’avvocato Agnelli col cappotto sopra la giacca?)». Sì. (Ma riconosciamo che sarebbe stato difficile vederlo con la giacca sopra il cappotto).

 

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«L’Europa parte dal fondo e, come le è già capitato in passato con le regole di Maastricht e con la Banca centrale, parte male». È l’attacco dell’editoriale di Maurizio Belpietro, direttore della Verità, in prima pagina.

 

MARCO TRAVAGLIO A OTTO E MEZZO

Solo che a pagina 3 la conclusione è diametralmente opposta: «L’Europa, invece di costruire qualche cosa cominciando dalle fondamenta, parte dal tetto». Si possono pertanto trarre due conclusioni. 1) Per Belpietro sulle fondamenta vanno posate le tegole. 2) Il fondo del fondo può contraddire l’incipit, segno che con il direttore della Verità sai come inizi, ma non come finisci.

 

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Dall’editoriale del direttore Marco Travaglio, sulla prima pagina del Fatto Quotidiano: «E ora, giocandosi il rapporto con gli Usa, Zelensky si è conficcato in un vicolo cieco». Ci si può conficcare una spina nella mano, ma nel vicolo cieco basta ficcarcisi. (Significato di ficcare: «mettersi, cacciarsi, infilarsi», Lo Zingarelli 2025).

 

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mario giordano

Incipit di un articolo dello psicoanalista Massimo Recalcati sulla prima pagina della Repubblica: «Il pontificato di Papa Francesco ha segnato, sin dalla scelta del suo nome, una profonda rottura nel linguaggio codificato della Chiesa». E se invece avesse scelto di chiamarsi Ugo, pontefice mai esistito nella bimillenaria storia della Chiesa, sarebbe stata una rottura meno profonda nel linguaggio codificato?

 

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gianni agnelli con il cappotto 3

Stefano Zurlo sul Giornale: «Fuoco Pratesi, presidente onorario del Wwf che aveva fondato nel 1966, se n’è andato novantenne, dopo un breve ricovero». Quando si dice spegnersi.

 

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Sulla guerra in Ucraina, sentiamo Claudio Pagliara in diretta da New York nel Tg3 delle ore 19: «Gli Stati Uniti segnano una sconfitta diplomatica all’assemblea generale delle Nazioni unite.

 

La loro risoluzione che chiedeva semplicemente, auspicava, una fine rapida del conflitto senza altre connotazioni è passata sì ma con un emendamento sponsorizzato dalla Russia e anche dall’Italia che invece punta l’indice chiaramente sulla Russia come responsabilità dell’invasione». Za zdorovye! Però è meglio rallentare con la vodka.

 

FEDELI PREGANO PER PAPA FRANCESCO A PIAZZA SAN PIETRO

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Per non essere da meno, Romana Fabrizi, inviata a Kiev, nella medesima edizione del Tg3 annuncia in diretta: «E anche ora che è notte, che è buio, ci sono molte persone che continuano ad arrivare qui in piazza Maidan».

 

Non si dice «piazza Maidan», per lo stesso motivo per cui nessuno ha mai parlato di «piazza Trafalgar Square». Maidan (più esattamente majdan) è l’equivalente dell’inglese square: in ucraino significa appunto piazza. Quella da cui andava in onda Fabrizi era piazza dell’Indipendenza, per gli ucraini Majdan Nezaleznosti.

 

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gianni agnelli con il cappotto 1

Mario Giordano sulla Verità: «Lei, vivvaddio, lo ha incastrato con il suo noto acume». Dio vivrà anche con una sola v, come da dizionario.

 

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Titolo della Repubblica nelle pagine in cui si dà conto delle condizioni di salute di papa Bergoglio: «Il deficit preoccupa Francesco / nominata una commissione per aumentare le donazioni». Deficit respiratorio? Donazioni di sangue?

 

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Didascalia dal Corriere della Sera: «Il capo dello Stato Sergio Mattarella, 85 anni, durante il suo discorso all’Università di Marsiglia». Ci pare che li porti benissimo, considerato che ne ha 83 e ne compirà 84 il prossimo 23 luglio.

 

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sergio mattarella a gorizia 2

Titolo dalla Verità: «Il Nobel Parisi sbaglia i calcoli e deraglia sui morti per il Covid». Poveretti, travolti anche da un treno e uccisi per la seconda volta.

 

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Ci scrive Sabino Cassese: «Caro Lorenzetto, le sono molto grato per l’attenzione che ha prestato, nella sua rubrica ripresa da Italia Oggi, al mio articolo sulle metamorfosi di Bach, ma vorrei attirare la sua attenzione sulle pagine che provo a copiarle qui sotto, che può trovare sul sito dell’Accademia della Crusca, secondo cui l’uso più diffuso di acme è al maschile.

 

Anche il Dizionario Treccani, on line, segnala l’uso al maschile. Che ne direbbe di rendere pubblica questa nostra conversazione? È stato comunque un piacere avere l’occasione di questo scambio».

 

sabino cassese

Caro professore, la sua invidiabile urbanità meriterebbe di essere premiata pubblicando per intero le giustificazioni da lei addotte circa l’invalsa abitudine di usare acme al maschile anziché al femminile, come ha fatto lei sul Foglio, ma purtroppo esse occuperebbero uno spazio doppio rispetto a questa rubrica, senza contare l’aggiunta di due grafici.

 

Segnalo solo che la sua ricerca sulle attestazioni maschili di acme ha riguardato Google libri, gli archivi del Corriere della Sera e della Repubblica, tomi editi nel 1805 e nel 1835, i testi dei linguisti Aldo Duro, Luca Serianni, Tullio De Mauro e Salvatore Claudio Sgroi.

 

Anche se poi è lei stesso a riportare, nella sua lunga dissertazione, che «già nel Dizionario moderno di Alfredo Panzini (9ª edizione, Milano, Hoepli, 1950) si legge che acme “è femminile, non maschile come qualche volta si vede”».

 

La sua lettera termina così: «In conclusione, possiamo dire che, in base all’etimologia, il genere della parola acme è il femminile (così anche era in greco), ma l’uso di acme al maschile si è progressivamente affermato e, come è noto, la grammatica deve a volte inchinarsi al Signor Uso di manzoniana memoria».

 

fedeli in preghiera del rosario per papa francesco in piazza san pietro in vaticano. foto lapresse6

Ecco, le confessiamo che, da un giurista quale lei è, ci saremmo aspettati l’applicazione della regola più che l’appello all’uso, e che comunque, se proprio all’uso ci si voglia attenere, si arrendesse al dizionario di carta e inchiostro più diffuso, Lo Zingarelli 2025, che con quattro semplici abbreviazioni – «s. f., evit. m.» – raccomanda di evitare il maschile. Se anche in materia di lingua italiana non funge da Cassazione almeno il professor Cassese, docente emerito della Normale di Pisa, chi altro?

gianni agnelli con il cappotto 4fedeli in preghiera del rosario per papa francesco in piazza san pietro in vaticano. foto lapresse4MARIO GIORDANO

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