2024pulci1611

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DALL’ANSA: "LO HA ANNUNCIATO IL MINISTRO DELLA CULTURA GIULI". SIAMO ALL’IPSE DIXIT - MAURIZIO BELPIETRO, DIRETTORE DE "LA VERITÀ", NELL’EDITORIALE DI PRIMA PAGINA RIFERISCE: "LE PRESTAZIONI NEL SUO COMPLESSO SONO QUASI 23 MILIONI". COMPLIMENTI PER LA CONCORDANZA FRA "PRESTAZIONI" (SOSTANTIVO PLURALE) E "SUO" (AGGETTIVO POSSESSIVO SINGOLARE)...

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

 

Ansa, lo ha annunciato Giuli

Emiliano Fittipaldi, direttore di Domani, in un convulso editoriale si esercita sui carabinieri e sulle dispute circa la nomina del loro comandante generale: «Detto questo, il governo – se nemmeno domani non trovasse la quadra – si assumerebbe la responsabilità di tenere ancora a bagnomaria l’intera Arma dei Carabinieri».

 

Nemmeno + non nella stessa frase equivale alla negazione della negazione, cioè il contrario di quello che pare volesse scongiurare Fittipaldi, e cioè il disgraziato bagnomaria dei carabinieri. A non conoscere i rudimenti della grammatica si finisce per sgambettare la realtà, come fa il direttore del quotidiano di Carlo De Benedetti.

 

•••

 

Nella rubrica Il caffè, sulla prima pagina del Corriere della Sera, Massimo Gramellini cita «il giornalista de La Stampa Salvatore Settis». Ci sentiamo di poter escludere che il professor Settis sia un giornalista, se non altro perché non risulta iscritto all’albo professionale. Diremmo semmai che trattasi di un occasionale opinionista, autore di quelli che al New York Times chiamano «Op-Ed», acronimo di «opposite the editorial page», articoli occasionali ospitati nella sezione del giornale riservata appunto alle opinioni.

 

maurizio belpietro

Settis sarà anche antipatico oltremisura e avrà preso spesso posizioni discutibili, come nella disputa sul papiro di Artemidoro con quell’altro amabile personaggio di Luciano Canfora, ma è stato pur sempre ordinario di storia dell’arte e dell’archeologia classica nonché direttore della Scuola Normale superiore di Pisa, è accademico dei Lincei e professore emerito (non tutti gli ordinari lo diventano dopo la pensione).

 

•••

 

Titolo dall’Ansa: «Lo ha annunciato il ministro della Cultura Giuli». Siamo all’ipse dixit.

 

•••

 

maurizio belpietro la verita

La scrittrice Teresa Ciabatti, sulla Lettura, recensendo Il Dio dei nostri padri (Harper Collins), il best seller di Aldo Cazzullo, fa sfoggio di cultura e cita una frase dall’introduzione di «padre Enzo Bianchi» alla Bibbia della collana I Millenni di Einaudi. Ma il fondatore della Comunità di Bose, che il Vaticano ha allontanato dal monastero piemontese, è un semplice laico, e non risulta che abbia figli.

 

•••

 

Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nell’editoriale di prima pagina riferisce: «Le prestazioni nel suo complesso sono quasi 23 milioni». Complimenti per la concordanza fra «prestazioni» (sostantivo plurale) e «suo» (aggettivo possessivo singolare).

 

•••

 

don filippo di giacomo foto di bacco

«Io che cito Andreotti è come un seminarista che cita Il Corano. Due mondi diversi. Che però qualche volta possono entrare in contatto. Così è per la frase “a pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca”». Questo l’incipit, sul Fatto Quotidiano, di un commento firmato da Gian Carlo Caselli. Ci duole per l’ex magistrato, ma non ha indagato a fondo. Come documentato da Stefano Lorenzetto nel libro Chi (non) l’ha detto (Marsilio), la frase citata non è di Giulio Andreotti, bensì del cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani (1871-1951), vicario generale del Papa per la diocesi di Roma e segretario della Congregazione del Sant’Uffizio.

 

Fu lo stesso Andreotti a confessare di averla sentita pronunciare dal porporato nel 1939 all’Università Lateranense, quando il futuro premier, all’epoca ventenne, era uno studente di giurisprudenza. Peraltro, in quello stesso anno la frase era apparsa sul Corriere della Sera, in apertura di un articolo pruriginoso intitolato «La dolorosa avventura di una donna onesta», pubblicato il 3 agosto nelle pagine della cronaca milanese.

 

•••

 

GIAN CARLO CASELLI

Nel medesimo commento, Gian Carlo Caselli censura con il seguente periodo i centri di permanenza e rimpatrio inaugurati dal governo Meloni in Albania: «Dunque spreco di soldi pubblici (tanti!), insieme a un danno reputazionale per le nostre istituzioni di portata incalcolabile». Le nostre istituzioni sono di portata incalcolabile? No? Allora Caselli avrebbe dovuto scrivere: «Insieme a un danno reputazionale di portata incalcolabile per le nostre istituzioni».

 

•••

 

Corriere della Sera, titolo a pagina 10: «Il leader Usa boccia Haley e Pompeo», concetto ribadito nel titolino sopra le foto: «Gli esclusi». Corriere Economia, pagina 5, stesso giorno: «Mike Pompeo, indicato Segretario di Stato». Mettersi d’accordo no?

MIKE POMPEO - HOWARD LUTMICK - SUSIE WILES - ROBERT F KENNEDY JR

 

•••

 

Il colto prete giornalista Filippo Di Giacomo, disquisendo del sinodo nella sua rubrica Cronache celesti sul Venerdì di Repubblica, commette un errore imperdonabile annotando che «Pio IX, nel Vaticano primo, a metà Ottocento, basandosi sull’infallibilità “in credendo” del popolo cristiano promulgò il dogma dell’Immacolata Concezione». Dopo aver consultato l’episcopato mondiale, papa Mastai Ferretti definì infatti, con la bolla Ineffabilis Deus, il celebre dogma mariano l’8 dicembre 1854, mentre il Concilio Vaticano I si aprì ben 15 anni più tardi, l’8 dicembre 1869, e il 20 ottobre dell’anno successivo, un mese dopo la Presa di Roma, fu sospeso sine die dal Pontefice.

 

•••

 

matteo salvini mike pompeo

Sommario dalla Verità: «“Il Washington Post” non si schiera e in Italia si parla di Trump che controlla i media». Per la legge della reciprocità, immaginiamo che nei giornali statunitensi le testate italiane si traducano, secondo i colleghi della Verità, in The Messaggero e The Gazzettino.

 

•••

 

Incipit di Serenella Bettin su Libero: «Una volta c’era la pastasciutta con un solo ciuffo di pomodoro che sguazzava col ragù dentro una vaschetta di plastica bianca». In che cosa consista il ciuffo del pomodoro non è noto, soprattutto se sguazza nel ragù. Capoverso successivo: «Il tutto si accompagnava alla pagnotta di pane». In attesa che sia brevettata la pagnotta di vino.

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?