fiordaliso

FIORDALISO C'HA LA MANO PESANTE: “HO PICCHIATO UN UOMO IN AEROPORTO, MI AVEVA RIEMPITO DI CORNA. GLI HO TIRATO UNA BOTTA” –  LA CANTANTE APRE LE VALVOLE AL "CORRIERE DELLA SERA", DAL FIGLIO AVUTO A 15 ANNI A VASCO: "MI PIACEVA, LUI NON MI VEDEVA PROPRIO. DIETRO LE QUINTE A SANREMO MANGIAVAMO PORCATE E FACEVAMO IL CORETTO A STEFANO SANI. LUI SUL PALCO: “LISA SE N’È ANDATA VIA”. E NOI, DI NASCOSTO, CANTAVAMO: “BRUTTA TROIA” – C’ERA ANCHE ZUCCHERO. IL TEMPO ME L’HA PORTATO VIA, NON ABBIAMO LITIGATO MA PRESO STRADE DIVERSE – VIDEO

 

Sandra Cesarale per corriere.it -Estratti

 

fiordaliso

 

Lei, Vasco Rossi e Zucchero: irresistibili debuttanti a Sanremo nell’82.

 

«Zucchero era un caro amico. Il tempo me l’ha portato via, non abbiamo litigato ma soltanto preso strade diverse».

 

E Vasco?

«Allora era un dj, non gliene fregava niente».

 

Insieme vi divertivate.

«Dietro le quinte mangiavamo quello che ci portavano, certe porcate!».

 

Facevate il coretto a Stefano Sani a sua insaputa.

«Lui sul palco: “Lisa se n’è andata via”. E noi, di nascosto, cantavamo: “Brutta tr...”. Eravamo giovani, un po’ cretini. Magari succede pure adesso anche se i cantanti mi sembrano più soli, protetti da manager e case discografiche».

 

Vasco lo ha rivisto.

«Due o tre anni fa, in Puglia. Il nostro è stato un abbraccio anni Ottanta, siamo tornati indietro nel tempo. E i suoi occhi blu sono sempre gli stessi, il suo sguardo non si batte».

 

Ne era innamorata?

«È un parolone. Mi piaceva, ma lui non mi vedeva proprio».

 

Sempre stata ironica?

«Certo, adesso sono anche un po’ acida. E non sempre le mie battute vengono capite, ma non me ne frega. Ha presente Ornella Vanoni? Moltiplichi per due milioni».

 

Ride Marina Fiordaliso, per tutti solo Fiordaliso, graffiante voce del pop italiano, nove Festival di Sanremo alle spalle. «Non voglio mica la luna». Era il 1983 ma la cantano ancora.

«Mi avevano detto che era prima in Spagna, partii e andai ai grandi magazzini El Corte Inglés per vedere dove avevano messo il disco».

 

Non lo trovò.

«Mi arrabbiai: “Perché mi devono dire bugie?”. Mi girai e c’era uno stand enorme solo per me».

fiordaliso

 

In Messico invece...

«Arrivo davanti gli uffici di una grande radio e vedo un sacco di gente in fila. Chiedo: “Che succede?”. “Sono tutti qui per te”. Una mia canzone, Viaggiano, era diventata la sigla dell’emittente, popolarissima».

 

(…)

 

I suoi Sanremo sono stati soprattutto negli anni 80.

«La golden age dell’eccesso e della spensieratezza, tutti vestiti da pazzi, suoni all’avanguardia, si cantava in playback. E c’era il divismo, a malapena ci salutavamo, per fortuna non ne ho mai sofferto, ero con i piedi per terra».

 

La più diva di tutte?

«Anna Oxa, sembrava irraggiungibile».

 

Mia Martini, una solitaria.

«E una gran signora. Mi capitò di parlarci a lungo nei camerini della Rai. È stato stupendo, dalla sua bocca non è uscita mezza cattiveria contro una collega. Eppure ne giravano di pettegolezzi».

 

Loredana Bertè?

fiordaliso

«L’ho incontrata meno. L’ho conosciuta meglio a Music Farm, e ho pianto quando è uscita dal reality: era entrata incavolata col mondo ed è uscita in pace con se stessa. Dovrebbe fare Zelig: è di un’intelligenza mostruosa e di una simpatia pazzesca».

 

Debuttò all’Ariston grazie a sua madre.

«Senza dirmi niente mandò una mia cassetta a Castrocaro che vinsi ex aequo con Zucchero, conquistando l’ingresso a Sanremo».

 

Avevate sbaragliato la concorrenza di un giovanissimo Eros Ramazzotti.

«Indossava una camicia di pizzo rossa, assomigliava a un cherubino con tutti quei ricci. Qualche anno dopo arrivò pure lui al Festival ma con un look diverso, da macho, che lo aiutò a sfondare».

 

Aveva 26 anni quando iniziò a farsi conoscere, la gavetta è stata lunga.

 

(…)

Era una ribelle?

«Ho avuto il mio primo figlio a 15 anni, faccia un po’ lei. Non so da chi ho preso, forse da papà che a 10 anni decise di scappare di casa. Si imbarcò su una nave e arrivò a Napoli, uno dei fratelli andò a riprenderlo e lo riportò indietro».

 

Fu mandata a Milano, in una casa famiglia.

«A casa scatenai un piccolo terremoto. E mi ritrovai al Villaggio della madre e del fanciullo. Arrivai incinta di quattro mesi con la pancia piatta. Il giorno dopo iniziò a crescere».

 

(...)

 

Ha da poco compiuto 69 anni.

«La mia è una vita tranquilla, abito tra Roma e Piacenza, penso alla mia famiglia, ai miei nipoti. Sono molto felice dei miei figli. Sono stata benedetta, ho potuto mantenerli da sola, con il mio lavoro, mi sono realizzata».

vasco rossi

 

 

«Ho macinato chilometri per vedere una persona, anche senza dormire per due notti. Ho detto di no a uno show della Rai per l’ultimo dell’anno con Pippo Baudo».

 

 

Perché?

«Scappai all’estero per una delusione sentimentale. E ho picchiato un uomo in aeroporto, mi aveva riempito di corna. Gli ho tirato una botta...».

 

Ne ha di progetti?

«Vivo alla giornata come gli africani: vediamo che succede domani, se ci saranno cose belle... se saranno brutte vado a letto e cerco di dimenticarle».

fiordalisofiordalisofiordalisofiordalisoFIORDALISOfiordaliso alda d eusaniofiordaliso e simona venturafiordaliso (1) foto di luciano di bacco fiordalisoFIORDALISOFIORDALISOfiordalisoFIORDALISOFIORDALISOpupo e fiordaliso durante un tour in russiafiordaliso

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?