avengers infinity war

IL CINEMA DEI GIUSTI - ARIECCOLI GLI ‘AVENGERS’! STAVOLTA CI SONO TUTTI O QUASI, UNITI AI GUARDIANI DELLA GALASSIA CON TANTO DI GROOT TEENAGER, E THOR CON UN OCCHIO SOLO, PER COMBATTERE IL MALEFICO THANOS, PATRIGNO DELLA VERDOGNOLA GAMORA, CHE CERCA DI IMPADRONIRSI DI SEI BRILLANTINI. MA IN QUESTO POLPETTONE CHE STUPIRÀ I FAN, C’È IL GROSSO PROBLEMA DI BLACK PANTHER…

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Avengers: Infinity War dei Russo Brothers

 

avengers infinity war

Arieccoli gli Avengers! Stavolta ci sono tutti o quasi, uniti addirittura ai Guardiani della Galassia, con tanto di Groot teenager sempre con gli occhi su un videogioco, e Thor con un occhio solo, per combattere il malefico e gigantesco Thanos, patrigno della verdognola Gamora, che cerca di impadronirsi di sei brillantini, le Infinity Stones, gelosamente conservati dalle forze del bene, Vision ne ha una piantata nella capoccia, da inserire nel suo pugno di ferro alla Petrus Boonekamp in modo da controllare così l’Universo e decidere in maniera non classista (‘ndo cojo cojo) chi vivrà e chi morirà sul pianeta terra. Perché siamo in troppi. Si sa.

 

Bel discorso… Diciamo che siamo un po’ sul politico? Sull’antitrumpiano? Forse. Intanto, questo Avengers: Infinity War da 300 milioni di dollari diretto dai Russo Brothers, scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely, è un polpettone di due ore e mezzo molto dark, a tratti triste e dolente, che stupirà i fan, ma anche pieno di battute e di storie e sottostorie, la cui prima missione è soprattutto quella di non far scontrare tra di loro i fin troppi personaggi che mette in scena nella guerra contro il Thanos barbuto di Josh Brolin, che mischia cattiveria a tristezza shakesperiana.

 

avengers infinity war

Così sceneggiatori e registi devono stare bene attenti a rispettare le caratteristiche dei vari supereroi, da Thor in cerca di un martellone speciale sul pianeta dove è rimasto solo un fabbro, Peter Dinklage in versione “lunga”, che si porta dietro Baby Groot e il geniale Rocket, che seguita a chiamare “coniglio”, a Vision e a Scarlet Witch che vivono braccati dalle forze del male come due No-tav, a un Doctor Strange sempre così a posto e pronto a litigare con Iron Man su chi sia il vero leader della spedizione. Ma soprattutto sceneggiatori, registi e produttori si trovano davanti al problemino di Wakanda e di Black Panther con la sua tribù.

 

Cioè dopo il successo globale del suo film, Black Panther è diventato qualcosa a parte nel mondo della cultura americana del 2000, e è un personaggio e un universo che non puoi fare entrare per il finalone, per grande sia, o che fai giocare metà partita. Quindi devi stare attento a quel che fai. Perché adesso, malgrado tutti i soldi spesi, è più importante lo sviluppo di un Black Panther 2 che la seconda parte di Infinity War, che è già stata scritta e sceneggiata, e probabilmente anche girata, dallo stesso team e che uscirà con la regia dei Russo Brothers per maggio 2019.

avengers infinity war

 

Mentre Iron Man è un personaggio in via di esaurimento, Scarlett Johansson non ha più il piglio sexy e sbarazzino di un tempo, e Doctor Stange non ha quella forza mediatica, Black Panther, a parte l’Italia dove abbiamo un pubblico razzistuccio, è stato un caso in tutto il mondo e meriterebbe quindi un trattamento diverso. Ma devo dire che il film, generalmente, distribuisce bene personaggi e spazi, pensiamo solo all’entrata in scena dei Guardiani della Galassia e al rapporto di Gamora col patrigno Thanos, che sarà poi il cuore della vicenda, o pensiamo al rapporto fra Spider Man e Iron Man e all’incontro dei due con Doctor Strange e Wong.

 

E i bambini adorano queste ammucchiate di supereroi che lottano assieme contro i cattivi. Anche quando i loro eroi ne escono ammaccati. Ma forse Thanos è troppo dilagante. Spadroneggia come un coatto per due ore e mezzo e lo stesso farà nel prossimo film… E, allora, uno pensa, ma Thor non gli può dare una martellatona e la finiamo così?

 

i nuovi avengers sbancano al box office

Evidentemente no. La serie deve andare avanti. I critici americani sono molto divisi, ma c’è chi adora questo Infinity War e pensa che sia la giusta celebrazione di tutta la saga Marvel. Magari potevano farci entrare nel mucchio anche il Berlusconi di Servillo in Loro 1. Non avrebbe sfigurato. Esce oggi.

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…